Capitolo 9

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Gilbert entrò nella stanza del capitano urlando al mondo la sua idea geniale di far imparare a tirare di scherma al piccolo italiano.

Lo spagnolo guardò storto "Ma se non sta neanche in piedi!" gli rispose.
"Ma si dai, lo aiuteremo noi! Portalo fuori!"
"E va beeeeeene" si alzò dal letto "forza alzati" disse al piccolo italiano. Lovino sbuffò, mettendosi in piedi e camminando verso la porta.
"Wow! Hai fatto progressi Lovi!" si complimentò il prussiano.
"Si..." Sussurrò il piccolo, arrossendo leggermente. 

Antonio uscì "Franny vai a prendere le spade, che gli diamo una dimostrazione"
"Già prese" disse con le spade in mano.
"Veloce come al solito" ridacchiò prendendone una e cominciando a lottare con Franny. Lovino li guardava attentamente, aiutato da Gilbert per tenersi in piedi mentre aspettava.
"Antonio è uno dei migliori spadaccini al mondo...se non il migliore!" gli spiegava l'albino.

Antonio e Franny si destreggiavano sul ponte della nave ma il francese faceva fatica a tenergli testa.
"Vai Franny! Non farti battere!" Lo incitava Gil.
"È facile per te dirlo" schivò un colpo.
"Muoviti!" Continuò Gilbert mentre Lovino guardava i tre con un leggero sorriso sulle labbra. Si vedeva che erano amici da molto tempo.
"Vuoi che ci fermiamo Franny?" chiese ridacchiando.
"Non te la darò vinta tanto facilmente Tony!!" fece un affondo ma Antonio lo schivò abilmente per poi colpirlo sull'impugnatura facendogli cadere la spada puntandogliela contro. 
"Scacco matto"
"Okay hai vinto tu.........di nuovo"
"Bravo Antonio! Sapevo che avresti vinto, amico mio!"
"Ora tocca a te Gil" fece un sorrisetto puntandogli la spada.
"Ah-Ah, no grazie"Disse l'albino, alzando le mani.
"Hai paura?" chiese prendendolo in giro.
"Ah! Il magnifico me non ha MAI paura!"
"E allora prendila" disse guardando la spada che aveva fatto cadere Franny. Il prussiano sbuffò, prendendo la spada da terra e puntandola allo spagnolo "Siete davvero una rottura voi due, sapete?"
"Lo sappiamo" dissero in coro Antonio e Francis. Alzò gli occhi al cielo e fece la sua mossa, attaccando l'amico.  Antonio la parò.
"Tutto qua?" Lo provocò il moro.
"Tsk" affondò di nuovo, cercando più volte di colpire lo spagnolo ma senza riuscirci.
"Dai Gil che mi sto annoiando" fece finta di sbadigliare. Gilbert gli ringhiò contro, tentando un altro attacco. Gil stava quasi per colpirlo ma Antonio lo schivò all'ultimo minuto.
"La cosa si fa interessante, hai fatto pratica?" gli chiese contrattaccando.
"Mi hai beccato" ridacchiò l'albino, schivando il colpo. "Non potrai essere sempre tu il più bravo spadaccino"
"Tu dici?" fece scontrare la sua spada con quella di Gil. Il prussiano cercò di ribattere, tenendo testa allo spagnolo, ma presto perse la sua presa sulla spada, che volò dall'altra parte e cadde sulle travi del ponte. Guardò l'amico e gonfiò le guance, corrucciando leggermente le sopracciglia "Uffa..."
"Dai stavi andando bene non ti lamentare" Antonio diede una pacca sulla spalla all'amico.
"Bhom...ora dobbiamo concentrarci sul piccolo Lovi!" Esclamò con di nuovo il suo sorriso e Lovino arrossì, spalancando gli occhi. "E-eh?! No, non se ne parla"
"È facile se ce la fa lui, ce la fa chiunque" disse indicando Gilbert con il pollice.
"Oi!" si lamentò il prussiano che si era seduto vicino a Francis.
"Ahahhaha.......dai scherzo, non prendertela" disse per poi prendere due bastoni di legno "Per cominciare useremo questi" disse dandogli uno.
"O-okay..." Sinceramente, Lovino aveva un po' di paura a fronteggiare lo spagnolo...dopotutto, aveva visto quanto fosse bravo e lui invece non aveva praticamente mai toccato una spada in vita sua! Si mise di fronte a lui.

"Le prime cose che devi imparare sono la parata e l'affondo" cominciò a spiegare facendo qualche esempio "Capito?"

Lovino annuì, ripetendo gli stessi movimenti dello spagnolo. "Così, no?"

"Si......ora prova ad attaccarmi"
"Eh?!"
"Tu fallo"
Il sirenetto si morse le labbra ma fece come gli aveva detto, cercando di attaccarlo e, magari, in una qualche strana possibilità o miracolo divino, colpirlo. Antonio non schivò l'attacco e gli arrivò il palo in testa.
"Aiaiaiaiaiah!!! Che male!! Mi hai colpito hai vinto"
Lovino fu sorpreso dal fatto che lo spagnolo non avesse schivato il colpo, ma sorrise.
"Ah! Ben ti sta a sottovalutarmi!"
"Io vado a mettermi qualcosa di fresco in testa, credo di avere un bernoccolo" si toccò la testa "Tu continua pure con Gilbert" gli diede il bastone.

Intanto Francis si avvicinò a Gil "Secondo te lo ha fatto apposta?" Gli sussurrò.
"Sicuro che lo ha fatto apposta" rispose l'albino, prendendo il bastone e chiamando Lovino.
"Bene, continuiamo la lezione Lovi?"
Il ragazzo, che si era incantato un attimo a guardare lo spagnolo andarsene, tornò alla realtà e annuì all'albino difronte a se.

Quando Antonio tornò aveva un panno freddo sulla testa. Si sedette per terra per vedere Gilbert che spiegava a Lovi. Gli si avvicinò Francia

"Hey Tony, va meglio la testa?"
"Si..."
Franny si sedette vicino a lui "Perché prima non hai schivato il colpo"
"Ero distratto"
"Non mentire tu non sei mai distratto"
"Va bene l'ho fatto come incoraggiamento, visto che......."
Franny non lo lasciò finire la frase e la finì per lui "....tuo fratello faceva cosi, si lo so" gli sorrise

Intanto Gilbert stava ancora insegnando a Lovino come utilizzare la spada.
"Bene, hai capito?"
"Si!"
"Allora, in posizione.." Gli disse, mettendosi lui stesso in posizione di partenza e Lovino fece lo
stesso. "..ee..via!"
Gilbert fece un affondo, ma Lovino glielo bloccò, sorridendo.
"Bravo! Impari in fretta piccolo!"
"Non sono piccolo" mugugnò

Intanto Antonio e Franny osservavano i due.

"Si sta facendo tardi" disse Franny "la pancia comincia a reclamare, a dopo" si alzò andando sottocoperta.
"Si a dopo" Lo salutò lo spagnolo.

Lovino a Gil continuarono per un altro po' finché le gambe del piccolo non cedettero e il moretto cadde a terra. L'albino fu veloce e lo prese prima che colpisse terra.
"Hey hey, tutto bene?" Gli chiese dolcemente, posandogli una mano sulla guancia e guardandolo negli occhi. Lovino arrossì e annuì, guardando dall'altra parte. "S-sto bene...grazie"
"Tsz......" Antonio si alzò e andò verso di loro "Spero non farai così domani davanti a Elisabeth, altrimenti non verrà mai con te " ridacchiò lo spagnolo.
"Eh? Così come?" Chiese confuso l'albino, continuando a tenere fra le proprie braccia la sirena.
"Così abbracciato a Lovi sembrate una coppietta, magari lei malinterpreta" ridacchiò.
Lovino spalancò gli occhi, allontanandosi dall'albino ma cadendo contro il petto dello spagnolo.
"Ooooh okay! Vedrò di non farlo!" Disse sorridente, tirando su il pollice. "Allora vado ad aiutare Franny in cucina, ciao ciao!"
"Ciao!" lo salutò il pirata "Allora hai imparato qualcosa di utile oggi?" gli chiese mentre Lovi era ancora aggrappato alla camicia di Antonio. Lovi alzò lo sguardo sul viso dello spagnolo, arrossendo "A-ah...si, è stato davvero un bravo insegnate.."
"Ammetto che Gil è bravo a spiegare le cose...........io invece prendo bastoni in testa ahahah~" rise.
"Lo hai fatto apposta, non pensare che non lo avessi notato" mormorò, abbassando lo sguardo e giocherellando con la stoffa fra le sue dita.
"Cavolo, mi hai scoperto" si grattò la nuca nervoso. Lovi corrucciò leggermente le sopracciglia, riportando lo sguardo sullo spagnolo. "Perchè lo hai fatto? Sapevo che probabilmente non ti avrei colpito..."
"È un segreto" gli fece l'occhiolino "Andiamo a mangiare?" chiese poi per cambiare discorso.
Dopo qualche secondo di silenzio, annuì, seguendo lo spagnolo per prendere qualcosa da mangiare.

Passarono la serata mangiano ridendo e scherzando con tutta la ciurma.
"Mi raccomando mangiate tutto" disse Franny servendo i piatti di patate e fagioli.
Lovino prese la forchetta in una mano e esitò un attimo prima di mettere in bocca il cibo che vi era sopra. Bhe...non era male....

"Franny ci hai viziati con i tuoi soliti piatti e oggi ci servi questo?"
"Non lamentati in cucina non ho più nulla!!! Domani vi preparerò un pasto degno di un re"
 "Va bene" cominciò a mangiare. Per Lovino già era strano mangiare quello che mangiavano loro...ma bhom, si sarebbe arrangiato. 

Una volta finito di mangiare.....
"Sono pienooooooo" disse Antonio accasciandosi sul tavolo. Lovi aveva mangiato tutto. Era comunque da un po' che non mangiava quindi aveva una fame da lupi e FINALMENTE era riuscito ad avere un pasto, circa, decente. Si voltò verso Antonio, sospirando per la posizione in cui era. "Torniamo in cabina?"
"Okay" si alzò sbadigliando "Andiamo?" gli chiese vedendo che non si alzava. Lovino annuì, alzandosi lentamente e aggrappandosi allo spagnolo per non cadere. Tutto l'allenamento aveva sfinito le sue gambe ancora deboli. Con l'aiuto del pirata raggiunsero inseme la sua cabina. Antonio lo accompagnò fino al letto per poi andare a cambiarsi. Lovino si sistemò, accoccolandosi abbracciato ad un cuscino. Ci affondò il viso per cercare di non guardare il pirata

Intanto il moro si tolse gli stivali e la camicia per poi buttarsi sul letto "Mamma mia, che sonno" si girò verso Lovi chiudendo gli occhi "Notte"
"N-notte..." Sussurrò di rimando imbarazzato, sentendo il corpo mezzo nudo dell'altro vicino a se. Antonio si addormentò dopo pochi minuti e Lovino lo seguì quasi subito, rilassandosi lentamente e addormentandosi beatamente.


La città perduta di AtlantideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora