Capitolo 12

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Pietro's Pov

Mentre camminavo tranquillo per entrare nel ristorante, Giorgio mi venne addosso e per un soffio riuscì a prenderlo al volo. "Ohi Compà, tutt'apposto?" "Si si Giampy, grazie" rispose lui e divenne tutto rosso. Poco più avanti Amelia ci stava osservando e se la rideva sotto i baffi. Giorgio la raggiunse e le diede una gomitata. Che strani che erano quei due, avevano passato tutto il pomeriggio a parlare chissà di cosa e adesso si comportavano così, io boh.
Durante la cena Amelia e Giovanni bisbigliavano qualcosa tra di loro e ogni tanto si giravano a guardare me e Giorgio, era parecchio fastidioso, come se stessero parlando alle nostre spalle, così lo dissi a Giorgio. "Non lo trovi fastidioso?" "Cosa scusa?" "Amy e Giova, continuano a parlare e ogni tanto si girano verso di noi, come se stessero parlando male di noi." "Lasciali fare, staranno progettando qualcosa." Disse lui.
Mangiammo tutti insieme e dopo essere tornati in hotel salutammo gli Inoob e Amy. Mi distesi sul letto e poco dopo Giorgio mi raggiunse. "Compà, di cosa avete parlato tu e Amelia oggi pomeriggio?" Ci fu un minuto di silenzio, come se si stesse inventando qualcosa. "No niente Giampy, un po' di tutto, mi ha raccontato di come è nata la storia tra lei e Giova, poi abbiamo parlato di scuola, un po' di te anche." Di me? Perché avrebbero dovuto parlare di me? "Cosa avete detto di me?" "Ah niente, del nostro rapporto e di quanto tu faccia schifo." Disse per poi fare una piccola risatina. Restammo per parecchio in silenzio, pensavo si fosse addormentato. Probabilmente lui pensava lo stesso, visto che mi diede un bacio sulla guancia e dopo essersi appoggiato al mio petto sussurrò "Ti amo Pietro."

Restai tutta la notte sveglio a pensare. L'unico rumore era il respiro regolare di Giorgio, ancora appoggiato al mio petto. "Ti amo". Non mi capacitavo ancora delle parole che avevo sentito. Facendo il minimo movimento possibile presi il mio telefono sul comodino, erano le tre di mattina. A me Giorgio piaceva, si insomma, era il mio migliore amico e ho riflettuto molte volte sul mio possibile amore per lui, ma ora che avevo sentito quelle parole mi sentivo strano. Da una parte ero felice, sentivo di amare pure io Giorgio, ma dall'altra avevo paura. Ci conoscevamo da quattro anni ormai, se lo stare insieme avesse rovinato il nostro rapporto e quello con gli altri? I nostri amici ci avrebbero accettati? Forse era di questo che Amelia e Giorgio avevano parlato il giorno prima, ecco perché Giorgino era così strano. Gli diedi un bacio in fronte, "Ti amo Giorgio". Si, lo amavo, ne ero convinto. Quando sono con lui è tutto più bello e vederlo così vicino a me, mi faceva sentire bene, il mio corpo veniva scosso da continui brividi.
Un altro problema però si insinuava nella mia mente, come potevo dirlo a Giorgio? "Ehi ciao l'altra sera non stavo dormendo e quando mi hai detto che mi ami ho sentito tutto e ti amo anche io"
Seh certo, la peggior dichiarazione di sempre, avevo bisogno di aiuto. Mandai un messaggio ad Amelia. "Sono innamorato di Giorgio, ho bisogno del tuo aiuto."
Dopo aver inviato il messaggio accarezzai la testa di Giorgio e gli diedi un altro bacio in testa, per poi addormentarmi.

Giorgio's Pov

Venni svegliato dalla vibrazione di un telefono, era quello di Pietro. Lo presi, Amelia. "Amelia, sono Giorgio, Pietro sta dormendo." "Oh scusa Giorgio, vabbe gli dico dopo, ciao!" E mette giù. La chiamata più strana al mondo. Pietro era stupendo, aveva un leggero sorriso sul volto, come se fosse in paradiso, era così perfetto nella sua semplicità. Gli accarezzai la guancia e gli diedi un bacio sul naso. Poco dopo si svegliò. "Buongiorno principesso!" "Buongiorno mio principe." Mio. Le farfalle nel mio stomaco si erano svegliate nell'udire quella parola e quella bellissima voce, un po' roca.
"Andiamo a fare colazione?" Disse poi, interrompendo i miei pensieri. In tutta risposta mi alzai e lo buttai giù dal letto. "Muoviti che ho fame!" Piagnucolai io. Pietro si tolse la maglia del pigiama e io rimasi ad osservarlo, era perfetto, nonostante fosse molto peloso. Aveva le braccia muscolose e la pancetta morbida. Lui si mise la maglia rossa della crew e la felpa della crew grigia con la zip, mentre io osservavo ogni suo minimo movimento. "Giorgio andiamo dai?" Disse lui scuotendomi leggermente. "S-si adesso a-arivo" balbettai io. Andammo a fare colazione, Federico era già sveglio ed era intento ad addentare un croissant al cioccolato. "Giampy per me il solito grazie!" Dissi con una voce acuta mentre mi sedeva accanto a Federico. Lui mi sorrise, strano. "Dormito bene Mikeshowsha?" "No, per niente, sentivo Brazo russare dalla stanza accanto, non so come abbia fatto Luca a dormire!" Poco dopo Dexter arrivò sbadigliando, che accortosi della faccia di Federico, esclamò "Fede che hai fatto stanotte?" Lui lo guardò incredulo. "Non dirmi che non hai sentito come russava Brazo" lui scosse la testa. "Mi sono attrezzato, tappi per le orecchie!" Disse scoppiando a ridere. Poco dopo Dex prese il telefono e ci annunciò. "Ragazzi oggi le riprese si fanno a casa di Amelia, visto che probabilmente piove, Camper ci aspetta da lui e poi andiamo insieme da lei."
Detto questo ci alzammo dal tavolo, io e Giampy andammo da Andrea mentre gli altri andarono a svegliare gli addormentati e ci avrebbero raggiunto di lì a poco.
Mentre camminavamo in silenzio le nostre mani si sfioravano continuamente finché Pietro non fece una cosa del tutto inaspettata, mi prese la mano ed intrecciò le nostre dita, tutto questo senza dire niente. Nel mio stomaco si erano liberati sciami di farfalle e il mio corpo era ricoperto di brividi. Perché lo aveva fatto? Non lo abbiamo mai fatto, perché proprio ora? In tutto questo eravamo rimasti in silenzio, Pietro era impassibile, come se niente fosse.
Arrivati da Camper le nostre mani si staccarono, a malincuore. "Ah ragazzi siete solo voi due?" "Per ora si" risposi io. "Emh beh, mentre venivate in qua avete visto un condominio blu?" "Sì circa, c'era una casa assurda affianco, ho notato quella io." Disse Giampy. "Ecco, quella è la casa di Amy, potete andare da soli mentre io aspetto gli altri? Al massimo se vi perdete chiamate Giova." "Certo Andre, tranquillo." Dopo che Camper fu tornato in casa, Pietro prese la mia mano e ci incamminammo nuovamente, solo che stavolta entrambi avevamo un sorriso stampato in volto.

Spawn & I [COMPLETA IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora