Ed ecco che mi ritrovai davanti all'ingresso della scuola, ero talmente assorta nei miei pensieri che nemmeno mi accorsi di essere arrivata, era come se le mie gambe mi avessero guidato mentre la mente vagava cercando di farsi una prospettiva dell'anno a venire. La scuola ha lo stesso aspetto di sempre, imponente e oppressiva, con tutte le sue guglie e bassorilievi i quali facevano intuire che la struttura era assai antica.
Suonata la Campanella mi avviai in classe quasi strascicando i piedi perchè mi pesava iniziare scuola dopo tre mesi di spensieratezza e divertimento con le mie due migliori amiche Tamara, una ragazza molto allegra e estroversa; lo era talmente tanto da risultare quasi invadente, a volte. Bianca, invece, è totalmente il suo opposto: pacata e timida quasi con tutti, a eccezzione di me e Tamara. Le prime tre ore passarono molto lentamente perchè i professori iniziarono a farci discorsi sull'anno a venire e alternanza scuola-lavoro, a interrompere questi futili discorsi fu la mia amata ricreazione, si a me piace scuola sono un piccolo genio però chi é quella persona che ama stare seduta a giornate a studiare? Penso ben poche.
Mi alzai e andai verso la porta di classe mia per uscire nel cortile accanto a me avevo da una parte Bianca e dall'altra Tamara quando ad un tratto ci affiancarono dei ragazzi, io non ci feci caso, almeno non me ne fregava nulla ma Tamara e Bianca sbavarono solo alla loro vista.
Nel cortile della scuola c'era un grande albero sembrava quasi centenario, sotto ad esso c'era una panchina mi ricordava gli anni passati qui, in questa scuola. Mi sedetti con le mie amiche e si iniziò a parlare del più e del meno come fanno tutte le ragazze della nostra età ma io mi sentivo diversa non mi trovavo in quei pettegolezzi, io ero una ragazza diversa.
Finita l'ultima ora mi avviai verso casa. Arrivata corsi in camera mia per fare i compiti e dedicarmi alla mia unica passione la musica io la amo, mi ha fatto entrare dentro questo mondo mio papà un'uomo acculturato con una particolare familiarità con la musica. Io sono figlia unica ma ho mia mamma e mio papà che sono sempre pronti ad aiutarmi nelle mie anche se banali difficoltà adolescenziali.
Sono tornata ora dalle lezioni di pianoforte, eh già suono anche il pianoforte sono una ragazza prodigio se così mi posso definire, vado in camera per farmi una doccia quando mi squilla il telefono lo guardo e noto il messaggio di Bianca
DA BIANCA
'Amanda ti va stasera dopo cena di andare a fare una passeggiata fra amiche?'Io sospirai dandomi il tempo di pensare alla risposta alla fine ho deciso di andare.
A BIANCA
'Si vengo, alle nove sotto casa mia'Allora iniziai a prepararmi siccome era già tardi feci tutto con molta fretta come sempre, fatta la doccia mi infilo dei jeans metto la prima maglia che capita e corro giù per le scale, prendo le chiavi di casa e esco.
"Mamma papà io esco"
Sentii mia mamma mugugnare qualcosa dalla cucina ma non ci feci caso ed uscii.
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Vento d'Autunno
RomanceÈ impressionante come una buona dose di tempismo e fortuna possa stravolgerti la vita. È ciò che è successo ad Amanda, ragazza prodigio con una passione ineguagliabile per la musica, la quale un giorno si è ritrovata a fare i conti con l'amore. Dur...