Capitolo 6

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Erano le due, io non mi degnavo di chiudere occhio, sapevo che questa notte sarebbe stata lunga e tempestata di incubi, quel bacio mi aveva migliorato, ma da un lato mi aveva reso una delle sue puttanelle, lui non era un ragazzo di cui fidarsi era il classico donnaiolo.
Ero sul letto che fissavo il soffito,  quando sento lo squillo del mio cellulare attutito dalle lenzuola che lo coprivano.

DA JON
"Ehy, ora puoi uscire?"

A JON
"Ma sei scemo!? Sono le due di notte!"

DA JON
"Ma dai, fallo per me ;,("

A JON
"Okey ma solo per poco, se mia mamma se ne accorge sono morta"

Mi affacciai e notai la sua macchina, aprii la finestra e scesi dalle scale anti incendioper non fare molto rumore.
Lui era appoggiato di schiena alla sua macchina e io con il mio pigiamino di cotone color rosa confetto ero a un metro da lui, dopo quello che era successo non volevo e non me la sentivo di avere qualsiasi tipo di contatto mi sentivo viscida e usata.

"Nemmeno un abbraccio ora?"

"Emh no" Scoppiò in una risata, ma non era di gioia forse era per la rabbia, prima lo bacio e poi mi rifiuto di abbracciarlo...

Erano passati dieci lunghi minuti in cui siamo stati in silenzio quando inizia a tirare vento, tanto che i brividi mi corrono lungo tutta la schienae avrei fatto di tutto per stare fra le sue braccia ma non volevo, io mi guardavo la punta dei piedi non mi degnavo di alzare lo sguardo, la situazione che si era creata era troppo imbarazzante.

"Scusa Jon forse è meglio se rientro"

"..."

"Cosa c'è? Scusami"

"Io non lo so proprio..."

Sentivo le lacrime che erano sull'orlo pronte a solcare il mio viso.

"Cosa c'è?!"Il mio tono era un misto fra disperazione, disprezzo e rabbia.

"Io dalla prima volta che ti ho visto ho notato qualcosa in te, ma non so cosa e da tempo che ci sto pensando e ormai sono trascorsi mesi"

"Allora vado, magari pensaci su"Feci per andarmene quando con voce bassa.

"Amanda io TI AMO."

Mi prese e mi attirò verso di lui e mi diede un bacio casto sulle labbra, io avevo un sorriso che non mi ero mai vista prima lui era rosso, rosso come un peperone.

"Ora puoi anche andare"

Mi strinse la mano e mi lasciò andare in casa, mentre salivo le scale sentivo il suo sguardo scrutarmi e quando mi chiusi le finestre alle spalle sentii la sua macchina sfrecciare nel buio della cittadina.
La mia vita era completa, non potevo desiderare di meglio, così decisi di andare a dormire per finire in bellezza questa fantastica giornata.

Vento d'AutunnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora