Entriamo, lui si siede comodamente sul lette mentre io rimango in piedi davanti alla scrivania dove c'era il libro di matematica aperto su una pagina, ho notato un'iniziale probabilmente della ragazza che li piace, mi giro e lo guardo.
"Hai voglia di studiare matematica?" Ride Chase.
Con la sua risata noto anche le sue piccole fossette. Che dolce.
"No è che... mi sono dimenticata di fare i compiti, tanto non mi può interrogare mi ha già interrogata." Scoppio in una risata un pò isterica.
Lui mi guarda, si alza e si avvicina.
"Il bagno dove si trova?" Chiedo per sfuggire da quella situazione imbarazzante.
"Esci fuori ed è la prima porta a destra" Mi sento i suoi occhi addosso finchè non svolto l'angolo e esco dalla sua vista.
Nel bagno c'era silenzio e tranquillità così ho colto l'occasione di controllare il telefono quando trovo un messaggio da una persona che non mi sarei mai aspettata dopo ieri.
DA JON
"Sei una grandissima stronza!"A quelle parole sento una lacrima calda scendermi lungo il viso ero triste forse anche troppo, dovevo tornare da Chase così mi sciaquo il viso con un pò di acqua fresca per non far notare i miei occhi arrossati ed esco dal bagno e torno da Chase che nel frattempo si era cambiato aveva na canotta e dei pantaloncini da calcio.
Mi vede, vede i miei occhi forse sempre un pò arrossati, mi viene incontro e mi abbraccia, mi stringe sempre più forte, io mi sentivo al sicuro fra le sue braccia era come se tutto il resto non esistesse più si era fermato il mondo."Che è successo?" Chiede con voce premurosa.
"No nulla" Non volevo parlargli di Jon di quello stronzo.
Lui insisteva ma io ho fatto di tutto per non fargli capire nulla non volevo parlargli di Jon così per spezzare la tensione dopo avermi abbracciato decide di prendermi per i fianchi e buttarmi sul letto e inizia a farmi il solletico io contraccambio e scoppiamo entrambi in una ragorosa risata, fino a che non casco dal letto.
"Ahi"
"Scusa!"
Mi rialzo e lui è lì sul letto, mi avvicino a lui ma qualcuno apre la porta, menomale non era sua mamma ma era Lorenzo.
"Viva la festa eh" dice lorenzo con un piccolo sorrisetto.
Io divento rossa, rossa come una fragola e penso che anche Chase non sia molto diverso da me.
Dopo essere stati a giocare tutti e tre insieme sua mamma ci chiama per la cena.
Scendiamo le scale e la tavola è imbandita tipo pranzo di Natale mangiamo e dopo aver riso e scherzato tutti insieme decido di togliere il disturbo."Grazie per la cena e per avermi fatto finire la ricerca, sai la scuola" mi rivolgo a sua mamma Marisa.
"Stai tranquilla, d'ora in poi potrai venire quando vuoi, non disturbi" Sorride e mi dà un pò di calore da mamma.
Alle sue parole sul mio volto si forma un lieve sorriso, dopo aver salutato Marisa e Lorenzo Chase mi accompagna a casa, prende le chiavi della sua macchina e si va in garage dove c'era una mercedes nera.
Arrivata a casa rimango ferma sul sedile del passeggero lo fisso poi mi limito a dargli la buonanotte e mi allontano, vado verso la porta di casa mia mi volto e lo vedo sfrecciare via.
Arrivo in camera mi butto sul letto e mi addormento senza alcun pensiero felice al tempo stesso per ciò che era accaduto ma un pò delusa per il messaggio di Jon.
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Vento d'Autunno
RomanceÈ impressionante come una buona dose di tempismo e fortuna possa stravolgerti la vita. È ciò che è successo ad Amanda, ragazza prodigio con una passione ineguagliabile per la musica, la quale un giorno si è ritrovata a fare i conti con l'amore. Dur...