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Jules ritornò a casa dopo diverse ore, contento e sereno. Nonostante Logan fosse sgarbato, con modi poco ortodossi, poco delicato e un po' arrogante aveva la capacità di riuscire a farlo rilassare e ad esternarlo dal mondo. Appena chiuse la porta dietro alle sue spalle ci si appoggiò contro e un lento sorriso affiorò sulle sue labbra. Non avrebbe mai pensato che una persona come Logan avrebbe fatto parte della sua vita, cambiandola completamente. Trasformandola in un turbine di emozioni ed esperienze nuove.
«Ciao tesoro.» Disse la madre di Jules apparendo dal nulla e con il suo inconfondibile accento francese che ostentava a perdere.
«Ciao mamma, come mai a casa?» Chiese di rimando il figlio vedendola vestita comoda e struccata, cosa molto insolita per lei.
«Oh tuo padre è dovuto correre alla clinica, la signora Ferguson è entrata in travaglio. Sono due gemelli. Non so come faccia quella donna, è già alla terza gravidanza e questa volta sono addirittura due!»
«La signora Ferguson dovrebbe pensare a trovarsi un lavoro invece che sfornare altri figli, a malapena riescono a mantenersi in quattro, figurati in sei!»
«Jules! Modére ton language! Mon Dieu, qui vous a appris à parler comme ça?» [Jules! Modera il linguaggio! Mio Dio, chi ti ha insegnato a parlare così?] Esplose sua madre, anche se si vedeva chiaramente il sorrisino che aveva al lato delle labbra.
«Maman, nous sommes réalistes, que la femme est... un barattes enfants!» [Mamma, siamo realisti, quella donna è...una sforna bambini!] Disse scoppiando a ridere subito dopo aver parlato e sua madre lo seguì a ruota, con la sua risata fresca e cristallina.
«Vai in camera tua, spocchiosetto.» Disse sua madre ridacchiando.
«Ti chiamo per la cena e... la prossima volta che vedi quel ragazzo, invitalo a pranzo. Io e tuo padre vorremmo conoscerlo.»
Jules si fermò sulle scale e con un peso sul cuore salì in camera sua. Come diavolo aveva fatto sua madre a sapere che usciva con Logan? Sensi sviluppati da mamma? Jules non lo sapeva, ma lo avrebbe scoperto. Quando arrivò in camera si buttò sul letto e ripensò ai fatti accaduti nelle ultime settimane e mentre era perso nei propri pensieri il suo cellulare suonò sul comodino. Era un messaggio di Logan.

Logan: Ciao, che stai facendo?
Jules sorrise e aprì la chat per rispondere.
Jules: Ciao, niente di che, sono steso sul letto. Tu?
Logan: Sono davanti alla casa di un ragazzo bellissimo sperando che presto scenda e venga a darmi un bacio.

Jules sgranò gli occhi e corse alla finestra, spostò le tende color lilla e quando vide una sagoma sotto il portico il cuore gli salì in gola. Si spostò subito dalla finestra e corse al grande specchio montato sull'armadio, guardò il proprio riflesso e non vide una sola cosa decente, i capelli erano in disordine, i vestiti un poco sgualciti e il viso leggermente stanco. Poi ripensò alle parole di sua madre e non poteva certo far entrare Logan in casa, sarebbe stato imbarazzo puro. Quindi si affacciò nuovamente alla finestra e la aprì.
«Logan... vieni qui.» Il ragazzo si avvicinò e finalmente Jules poté vedere il suo bellissimo viso.
«Non posso farti entrare dalla porta, c'è mia madre di sotto.» Sussurrò al ragazzo nascosto in giardino.
«Che problema c'è? Salgo dalla finestra.» Jules non ebbe il tempo di protestare che Logan si stava già arrampicando lungo la grondaia fino alla sua finestra.
«Ciao dolcezza.» Disse quando arrivò davanti al biondo. E senza poter dare il tempo a Jules di ribattere lo baciò, fu un bacio delicato ma passionale come solito di Logan.
«Ciao...» Disse Jules mentre guardava Logan entrare nella sua stanza e guardarsi in giro.

Un'ora dopo erano sdraiati sul letto abbracciati a scambiarsi baci e carezze. Nessuno dei due sentiva il bisogno di parlare, bastava il leggero fruscio delle fronde degli alberi mosse del vento primaverile e il sottofondo dei loro respiri.
«Dovrei tornare a casa, mia zia si preoccupa se non torno entro un certo orario, e tu dovresti andare a cena.» Disse dopo un po' Logan, scostando un poco la testa di Jules dalla sua spalla.
«Va bene.» Rispose l'altro alzandosi a sedere con un'aria molto assonnata sul viso e Logan non si fece sfuggire l'occasione per farglielo notare.
«Ti stavi addormentando tesoro?» Chiese avvicinandosi al suo orecchio. Jules girò la testa nella sua direzione gli soffiò un flebile "no" sulle labbra poco prima di baciarlo. Man mano che il bacio si faceva più intenso i due ragazzi si avvicinavano sempre di più, fino a quando Jules non si ritrovò seduto sulle gambe di Logan con la lingua che si attorcigliava attorno alla sua.
«Basta...altrimenti non mi trattengo...devo andare.» Disse con il fiato corto il moro appoggiando la fronte contro quella dell'altro.
«Va bene...» Si alzarono e ognuno ricompose l'altro, senza guardarsi negli occhi, Logan allora alzò il viso di Jules e gli diede un bacio delicato sulle labbra.
«Buonanotte dolcezza.» Gli sussurrò in un orecchio per poi sparire dalla finestra con una grazia ed eleganza pazzesca, come se lo facesse da sempre. Appena se ne fu andato Jules crollò sul letto sospirando...per la prima volta in vita sua aveva voluto qualcosa di più di qualche bacio...

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