And you?

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Non ho la più pallida idea di dove mi sta portando questo pullman. Mi basta che mi porti via da qui. Luca. Si chiama Luca pure lui! Ci mancava solo che avesse avuto gli occhi marroni, fosse un po' più basso e sarei già all'ottavo cielo!
Devo smetterla di fissarmi. Forse avrei dovuto dargli una possibilità. Troppo tardi oramai. Mi avrà presa per una pazza psicopatica. Una che se ne va su due piedi, così!
Vedo tutti quanti scendere e faccio lo stesso, avrei voluto non aver scassato il cellulare. Perché in questo momento ne ho seriamente bisogno.
Mi accorgo di essere arrivata al mare.
Arrivataci mi tolgo le scarpe e affondo i piedi nella sabbia. Il vento scompiglia i miei lunghi capelli. E io già mi sento meglio. Solo a me il mare fa questo effetto?
Appoggio la testa sulle ginocchia e mi lascio cullare dal rumore delle onde.
Qualcuno si viene a sedere vicino a me, non m'importa. Non ho voglia di parlare. Non ora.
Rimango così fino a quando una folata d'aria ancora più fredda mi fa rabbrividire. Sento uno strano calore sulle spalle e vedo che qualcuno ci ha appoggiato una giacca di pelle.
"Luca!" Luca Ciocca è qui. Seduto vicino a me. "Hey!" Mi fa sorridente. "Che ci fai qui tutta sola?" Mi chiede. "Cosa ci fai tu qui!" Chiedo a mia volta. Si gira verso il mare, "Ho seguito il pullman" dice a bassa voce. "Come?" "Con la macchina!" Mi fa come se fosse la cosa più ovvia al mondo. "Ma quanti anni hai? Ma soprattutto chi sei? E perché mi hai seguita?" Mi sembro Claire. "Ho 19 anni e frequentiamo lo stesso istituto, solo che tu non te ne sei mai accorta, oggi ti ho vista sola, e pensavo che un po' di compagnia non avrebbe fatto niente di male. Ma mi hai stregato. Quando ti ho detto chi sono sei scappata. E io mi sono sentito in dovere di seguire quel maledetto pullman e portarti via con me." Dice alzandosi in piedi. Anche io mi alzo, "Cosa significa, tutto questo?" Gli chiedo. Si gira verso di me e mi prende il viso tra le sue mani calde. "E me lo chiedi? Mi sono innamorato, Elena. E di te!" Non mi da il tempo di ribattere che le sue labbra sono sulle mie.
Rimango sorpresa dal suo gesto.
Si stacca e mi guarda dolcemente "Ti serve un passaggio a casa?" Annuisco solo. E lui mi ribacia, con più passione questa volta. Lo spingo via da me. "Devo andare a casa" sussurro. "Certo, vieni!" Mi dice un po' stranito. Ci avviamo verso il parcheggio, mi apre la portiera della sua mini Cooper blu.
Una volta a casa scendo senza salutare, vado dritta sul letto e mi addormento sperando, che, domani mi accorgerò che era solo un sogno.

Crazy In Love *(Sospesa)*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora