- Ti sento -

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CAPITOLO 15

Siamo in Croazia già da ieri, oggi i ragazzi giocheranno ma prima di scendere in campo, io, Piotr, Arek e Szczesny dobbiamo fare la prima intervista delle due. Andiamo in sala conferenza e ci sono una ventina tra giornalisti, polacchi, russi e croati. Fanno cinque domande ad ognuno di loro che rispondono sempre con grande diplomazia. La conferenza dura circa un'ora poi i ragazzi vanno a prepararsi per la partita.
Croazia - Polonia è una partita molto fisica ma anche molto veloce, finisce 1-1 con gol di Kalinic e Lewandowski. I ragazzi sono abbastanza soddisfatti perché  un pareggio fuori casa non è da buttare, ma contro il Kazakistan in casa bisogna vincere.
Quando arriviamo in Polonia è notte e fa freddissimo, Arek è sempre vicino a me, non mi lascia mai sola. Anche Piotr ci fa compagnia e gli altri che parlano italiano.
"Ti va una cioccolata calda?"
"Qualsiasi cosa sia portatrice di calore, è ben accetta" rispondo e poi lo guardo negli occhi. Arek si avvicina a me e appoggia le sue labbra alle mie, si muove piano ma incessantemente. La sua lingua volteggia con la mia e mi riscalda l'anima.
"Anche questo?" Mi chiede.
"Soprattutto questo" rispondo e stavolta sono io a baciare lui.
"Arek! Su, pomiciate dopo!" Szczesny, il portiere della Roma, ci richiama perché siamo finiti infondo al gruppo e per poco non perdiamo il pullman che ci deve portare in albergo.
"Arriviamo Woij!"
"Eddaje che te la stai a scopà qua fuori, aspetta almeno di arrivare all'albergo"
"Ti stai zitto?" Gli dice Arek raggiungendolo e dandogli uno schiaffo dietro al collo.
Arrivati in albero, ognuno va in camera a farsi una doccia e a riposare, anche io sono a letto quando mi arriva un sms di Arek.

'La cioccolata è pronta'
'Dove si prende?'
'In camera mia'
'E Piotr?'
'Anche lui ti sta aspettando per prenderla insieme'
'Ok arrivo'

Esco di soppiatto dalla mia camera e vado in camera loro. Mi siedo sul letto con Arek e beviamo la cioccolata calda in un batter d'occhio.
"Ci voleva" dice Piotr.
"Absolutely"
"Ok ragazzi allora buonanotte, ci vediamo domani che abbiamo l'intervista alle dieci"
"Notte Lily a domani"
"Io ti accompagno in camera" Arek si alza e mi segue.
Usciamo e arriviamo alla mia stanza, entriamo e accendo le luci.
"Allora buonanotte, per qualsiasi problema, chiamami"
"Va bene montagna di forza" dico avvicinandomi a lui e abbracciandolo. Lui ricambia, mi stringe forte e mi bacia i capelli.
"Questo è per te" mi dice e mi dà un Bacio Perugina.
"E questo è per te" rispondo io, dandogli un bacio, un vero bacio sulle labbra.
Il calore che esplode dentro me quando Arek mi bacia non è descrivibile, sento solo che è imparagonabile con qualsiasi altra cosa sulla faccia della terra. Adoro quando mi tiene la testa ferma con forza e adoro ancora di più quando alla fine di ogni bacio mi prende la parte inferiore della bocca e mi morde.
"Arek.."
"Yes?"
"Cosa c'è tra il volere bene e l'amare?" Gli chiedo e lui mi guarda perplesso.
"Non saprei..forse c'è il sentire, il percepire ogni particolare dell'altra persona?"
"Ecco, allora io ti sento, ti sento fortissimo Arek"
Mi guarda e mi tira a sé abbracciandomi. Restiamo stretti nell'abbraccio per tanto tempo, talmente tanto che quando mi lascia mi sento le costole indolenzite ma è un male che mi fa stare bene.
Le sue braccia sono il mio posto preferito nel mondo.
"Anche io ti sento, in ogni cosa che mi circonda" risponde.
"Buonanotte Arek e grazie per il Bacio"
"Notte My Lil"

Il giorno dopo, alle dieci precise siamo in aula conferenza e l'intervista in russo inizia.

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L'ho capito al primo sguardo che eri l'errore giusto. || Arkadiusz Milik ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora