- Segui il tuo cuore -

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CAPITOLO 40

Abbiamo superato alla grande l'Inghilterra agli ottavi, battendola 2-0. Giocavamo a Katowice, la mia seconda città e c'era tutta la mia famiglia a vedermi. Ho fatto anche un bel gol, sono soddisfatto. Mia mamma e Jessica sono state tutto il tempo vicine, ormai è ufficiale che siamo tornati insieme.
Io e Jessica stiamo organizzando una vacanza a Bora Bora, ma non sappiamo ancora in che data, dipende tutto da come vanno questi europei.
Stasera giochiamo il quarto di finale contro la Germania, una partita difficilissima ma allo stesso tempo bellissima. Loro sono pieni di campioncini e sono i campioni in carica. Noi puntiamo a fare bella figura e perché no, a cercare di vincere.
La partita si mette subito bene per noi, la nostra ala destra segna un gol bellissimo ad appena dieci minuti dall'inizio della partita. Giochiamo bene, io ho diverse palle gol che non riesco a sfruttare e la Germania non riesce a pareggiare. Andiamo all'intervallo sull'1-0 e quando torniamo in campo cerchiamo di resistere il più possibile alla loro pressione e ci riusciamo bene fino all'80' poi ci trafiggono con un micidiale uno due che capovolge il risultato. La partita finisce così e noi siamo fuori dagli europei organizzati a casa nostra.
Siamo lo stesso molto orgogliosi e anche il pubblico lo è, ci applaudono nonostante la sconfitta.
Torniamo in albergo e ci prepariamo per dormire, domani io, Jessica, Piotr e Laura abbiamo l'aereo di ritorno per Napoli. Dobbiamo prendere alcune cose e poi partiamo insieme per Bora Bora. Alla fine proprio stasera le ragazze hanno prenotato dal 15 al 30 luglio, dato che io e Piotr il 2 agosto dobbiamo tornare di nuovo a Napoli.
"Siamo pronti?" Urlo, dato che sono già le undici e mancano poche ore al volo.
"Si eccoci"
Scendiamo tutti, salutiamo i nostri compagni e con il taxi ci avviamo all'aeroporto.
Il viaggio dura tre ore e un quarto, e quando arriviamo troviamo un caldo assurdo e un sole che spacca le pietre.
"Adoro Napoli, c'è sempre il sole" dice Laura e noi annuiamo sorridendo.
Prendiamo due taxi diversi e ce ne torniamo a casa.
Mi faccio una doccia veloce e mi metto qualcosa di fresco, prendo le chiavi dell'auto e passo a prendere Piotr, dobbiamo andare un attimo a Castelvolturno per fare dei test atletici prima di partire per le vacanze.
"Ci daranno anche la dieta da seguire?"
"Sicuramente, altrimenti come facciamo?"
"Infatti.." risponde Piotr e alza il volume della radio.
Arriviamo al centro sportivo e salutiamo tutti, qui c'è sempre un clima cordiale e disteso. Incontriamo Tommaso che ci fa il caffè, il dottor D'avino che ci abbraccia caloroso e alla fine andiamo dal dottor De Nicola che ci fa la visita completa e ci dà le indicazioni da seguire e la dieta per le vacanze. Tutto perfetto.
Salutiamo, auguriamo buone vacanze e usciamo. Nei corridoi incontriamo Nikola, che appena ci vede corre da noi e ci fa i complimenti per l'europeo.
"Siete stati bravissimi, vi ho seguiti"
"Grazie Niko"
"Vi aspetto ad agosto allora, tornate carichi"
"Certo che si" rispondo ma poi mi viene un dubbio "ma tu che ci fai qui? Non dovresti essere in vacanza?"
"Dovrei.. ma con la gravidanza gemellare e la nonna di Helly in ospedale siamo riusciti a fare solo qualche weekend qui e lì" risponde e resto a bocca aperta.
"Gemellare? La nonna in ospedale?" Chiedo.
"Si, beh, io e Helly avremo Riccardo e Viktoria, mentre la nonna ha avuto un infarto qualche settimana fa e ora è in osservazione in ospedale"
"Congratulazioni per i bambini Niko" diciamo abbracciandolo, poi io continuo.
"Come sta la nonna?"
"Se la cava, dovrebbe tornare a casa qualche giorno prima del matrimonio.." dice abbassando la voce sull'ultima parola, come se per me fosse un tabù.
"Ho capito.. e in che ospedale sta?"
"È in una clinica a Pozzuoli, perché ci vuoi andare?"
"Se riesco, ci passo. È una brava donna e le voglio un gran bene"
"Domani mattina ci vado, vuoi venire con me?"
Guardo Piotr che non mi sembra d'accordo, lui dice che devo tagliare ogni legame con Lil e la sua famiglia ma questo è un caso particolare e so che capirà anche lui.
"Si va bene, dove ci vediamo?"
"Ti vengo a prendere io alle 10, va bene?"
"Si, d'accordo..a domani allora" dico e ci salutiamo.
Torno a casa e inizio a preparare le valige, mentre Jessica mi racconta delle cose che le sono successe. Parla, parla, parla senza sosta per almeno un'ora e io mi limito a sorridere ed annuire.
Ceniamo con un'insalata di patate e pomodori, un bicchiere di vino bianco e poi andiamo a dormire.
La mattina dopo mi alzo presto, mi preparo e faccio colazione. Alle dieci in punto, Nikola mi manda un messaggio avvisandomi che è fuori che mi aspetta.
"Dove vai?" Mi chiede Jessica.
"A trovare una persona con Nikola"
"Ah.. partiamo oggi, non te ne dimenticare"
"No tranquilla, un paio d'ore e torno" le rispondo e lasciandole un bacio a volo sulla bocca, raggiungo Nikola in auto e insieme andiamo in clinica.
"Queste cataratte fanno brutti scherzi.." dice la nonna sbattendo le palpebre quando ci vede.
"Nonna, come stai?"
"Bene Nikola, bene.. ma ora fatti da parte" gli dice e si rivolge a me.
"Tu, qui. Perché?" Mi chiede dubbiosa.
"Perché si. Ti voglio bene e nonostante tutto, questo non cambierà mai, nonna"
Mi guarda ancora dubbiosa per qualche secondo, poi spalanca le braccia e io la stringo tra le mie.
"Che bravo ragazzo, quando ti ho visto stava per prendermi un altro infarto" dice e poi scoppia a ridere.
"No, nonna, per piacere stai calma eh.." Nikola interviene.
"Fatti abbracciare anche tu, vieni, non fare il geloso" tira a sé Niko e lo stringe.
È una donna così forte, spero che si rimetta presto e che possa tornare alla sua vita spensierata a casa sua.
"Con Lily ci hai parlato?" Mi chiede improvvisamente.
"Ehm..no e non è in programma nulla del genere"
"Nonna, lei tra nemmeno quindici giorni si sposa.."
"Al diavolo! Si sposa perché sa che rende felice il padre e che è la strada più comoda, ma lei.." mi prende la mano "lei ha te nel cuore" dice, puntandosi l'indice sul petto.
"Scelte sue. Io devo andare avanti.." dico.
"Già, ora cambiamo argomento. I medici quando hanno detto che ti fanno uscire?"
Nikola e la nonna parlano e io ascolto, intervenendo quando lo ritengo opportuno. È già passata un'ora e stiamo salutando quando qualcuno entra nella stanza.
Qualcuno di cui non scorderò mai la voce.
"Arek?"
"Che ci fa lui qui?"
Mi volto e mi ritrovo difronte Lil con Luca.
"Voleva solo vedere come stava la nonna, ce ne stiamo andando" dice Nikola e mi fa cenno con la testa di andarcene.
"Si infatti, ciao nonna, riguardati mi raccomando"
"Ciao biondino mio, pensa a ciò che ti ho detto!"
"Si, ciao"
Mi allontano ma di nuovo la sua voce mi cattura.
"Grazie" dice semplicemente, guardandomi appena.
Io annuisco ed esco.
Non poteva andare peggio di così.

L'ho capito al primo sguardo che eri l'errore giusto. || Arkadiusz Milik ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora