VI

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Arrivarono a casa e Rebecca iniziò subito a cucinare. Prese uova, pancetta e spaghetti per fare una carbonara, il suo piatto preferito.
<<Amore, la prima notte a casa nostra!>>
<<Verissimo, quindi tesoro, ora sei mia?>>
Lei annui mentre metteva i piatti nella lavastoviglie.
Visto che non avevano un salotto e una TV decisero di andare a letto a farsi le coccole.
<<parlami di te>>
<<beh, mi piace la musica, viaggiare, mangiare, fare i dolci, guardare la TV, cantare, i tatuaggi, disegnare. Poi boh, non so che dire>> rise lei.
<<e se aprissimo una nostra pasticceria?>> chiese lui.
Le si illuminarono gli occhi e annuí.
Si misero a letto e dormirono.
Un mese dopo
Era passato un mese e tra Rebecca e Erik andava tutto a gonfie vele, la pasticceria era aperta da si e no due settimane e ci lavoravano Reb e Alex e gli affari andavano molto bene.
<<Becca, puoi venire fuori?>>
<<arrivo Alex>>
Andò fuori e subito si accorse della scritta per terra "Mia principessa, vuoi sposarmi?"
Le lacrime scesero dagli occhi e subito corse ad abbracciare Erik. Doveva dirgli anche lei una cosa, ma non sapeva come poteva prenderla, e se l'avesse mollata? Nessuno sapeva di quel suo segreto, nessuno tranne la madre.
<<si Erik, ti voglio sposare>>
Nessuno sapeva nulla di quella piccola violenza causateli da un angelo maledetto. Difatti la guancia coperta da un chilo di trucco non si vedeva nulla di quel piccolo livido violaceo. Tanto più che l'aveva baciata contro la sua volontà e gli aveva toccato il culo, lei in tutta risposta gli tirò un pugno e un calcio nel punto più sensibile di un uomo. si sentiva così sporca che nemmeno sei docce l'avevano pulita. 
<<Erik, devo parlarti...andiamo a casa...>>  disse lei. lui annuì e con il su "super potere" furono subito nella loro stanza, lei le disse di aspettarla sul letto e così lui fece. 
entrò nel bagno e si tolse tutto il trucco rivelando l'ematoma che spiccava nel suo viso. se ne tornò in camera e non appena Erik si voltò e il suo sorriso si spense. 
<<chi ti ha toccata?>> furono le sole parole che disse.
<<l'angelo..e tutto è successo perchè mi ha baciata e toccato il culo...ma io gli ho tirato un pugno e un calcio nelle palle e lui mi ha tirato un pugno...e ti prego no-non m-m-mi mol-mmoll-are, io ti amo>> disse piangendo. Si alzò dal letto e la prese per mano attirandola a se in un abbraccio. 
<<sei stupenda amore, non ti lascio perchè non è colpa tua. ora ci penso io.>>


Più passava il tempo più era furioso, gli avevano toccato l'unica persona che non dovevano toccargli: Rebecca. trovò l'angelo al parco e come comandato dall'ira andò dietro di lui e gli strappò le ali con forza tale da scaraventarlo a metri di distanza. 
<<piccolo scarto umano, dimmi, come hai osato toccare la mia ragazza? dimmi ora che fine fai se ti brucio le ali?>> il piccolo angelo lo guardò sperduto e sconfitto si lasciò morire.

IL CAPITOLO E' PICCOLISSIMO, LO SO, MA IL MIO TELEFONO E' UNA CACCA E NON MI FA PUBBLICARE. ENTRO FINE MESE LO CAMBIO E PUBBLICHERO' PIU' SPESSO.

APPENA ARRIVA IL TELEFONO NUOVO ARRIVO SUBITO CON IL CONTINUATO <3

SCUSATEMI <3

Il figlio del diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora