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<<Rebecca! Muovi quel culo e vattene a scuola!>> Le urlò la madre dalla cucina. Era certa che quella dormigliona di sua figlia non si sarebbe alzata nemmeno se il suo sposo fosse arrivato a reclamarla perchè si, tutti i demoni avevano una sposa o uno sposo. Tutte le demoni speravano di essere la sposa Erik, il figlio del diavolo, un bellissimo ragazzo, la carnagione pallida, gli occhi color pece con i capelli anch'essi neri, una muscolatura a dir poco da sbavatura, due spalle super muscolose, la voce sexy e roca, possessivo verso tutto ciò che gli apparteneva, una gelosia implacabile e la fedeltá. Tutte lo volevano ma lei non voleva uno sposo adesso a solo 18 anni tantomeno lui, che sa pure leggere nel pensiero! Non lo aveva mai visto a dire la veritá, ma sembrava veramente bello. Oggi per lui doveva essere il primo giorno nella Demony School, suo padre lo costrinse ad andarci per trovare la sua sposa. Reb si svegliò e si andò a fare una doccia veloce, dato l'immenso ritardo che aveva fatto e la sua migliore amica, Alex, la stava aspettando nel bar della scuola. Alex era una demone dai capelli color carota, delle lentiggini sul viso, gli occhi marroncini e delle labbra rosee sottili, il naso a patatina e un fisico alto e slanciato. Rebecca, dal canto suo, aveva dei capelli color prugna e degli occhi grigi, un fisico sodo e generoso, la statuta bassa e delle labbra carnose. Molti dei demoni speravano sia lei la loro sposa, era tanto bella quanto intelligente, le ragazze la invidiavano, i ragazzi le sarebbero saltati addosso se solo l'avessero vista al mare, ma lei, a lei non importava nulla di cosa gli altri credevano, no. Lei si sentiva brutta e stupida, credeva che il suo sposo potesse essere un pinguino perchè per lei non era all'altezza di nessuno.
Quando uscí dal bagno truccata con del mascara e matita e vestita con una canottiera nera e dei pantaloncini verdi si diresse in cucina dove salutó sua madre e suo padre per poi dirigersi verso la scuola.
<<Alla buon ora!>> Disse la sua amica con tono stanco.
<<Mi ero addormentata! Come mai questa fretta?>> Domandò iniziando a mangiare la sua brioche al cioccolato. Esattamente, mangiava come un bue e di tutto, non si preoccupava di ingrassare o altro, se era commestibile era buono.
<<Oggi a scuola c'è Erik! Potremmo essere la sua sposa! Ti rendi conto?>> Perchè la gente è cosí di buon umore gia la mattina presto e io vorrei solo uccidere il primo che parla?
Pensò Rebecca, storse la bocca al nome "Erik".
<<Io spero di non esserlo, non sono questo gran che, per lui sarei orrenda>> ammise piú a se stessa che alla amica.
<<Tu sei bellissima Reb, tutte le ragazze ti invidiano per la tua bellezza e bontá d'animo.>> La rassicurò l'amica. Era vero quel che diceva, tutte la invidiavano, alcune ragazze avevano pure fondato un club segreto per ammirarla, lei invece era sempre timida e arrossiva sempre, nonostante fosse super stronza con chi se lo meritava. <<Non importa, andiamo a lezione, altrimenti faremo tardi>> disse alzandosi. Inutile dire che tutti i ragazzi le ammirarono il culo.
Maledetti short!
Pensò.
Quando arrivarono agli armadietti: 633 e 634, Rebecca iniziò a sentire lo stomaco sotto sopra e il suo basso ventre fremere, il cuore le pompava veloce nel petto e tutto il mondo intorno a lei sembrò scomparire, come se fosse in una bolla, come se avesse fumato 4 spinelli di seguito. Non aveva idea di cosa le stesse accadendo, non ne aveva la piú pallida idea. <<tutto apposto Reb?>> Chiese subito Alex, lei si accasciò a terra e dopo poco il dolore sparí. Si rialzò frastornata per dopo incontrare due occhi neri come la pece.

🌼🌼🌼

Erik si stava dirigendo verso la classe di fisica, circondato da ragazze poco vestite anche per lui, quando un intenso profumo di lavanda lo investí in pieno, non sapeva a chi apparteneva ma sapeva benissimo cosa volesse dire: finalmente l'aveva trovata. Corse verso la direzione di quel profumo e raggiunse la caffetteria, seguí il profumo fino ad arrivare a un posto ormai vuoto dove trovò un braccialetto con lo stesso profumo di lei, lo avrá perso, pensò. Andò da una ragazza che subito si alzò eccitata e gli chiese <<Sai a chi appartiene?>> La ragazza strabuzzò gli occhi e delicatamente lo prese dalle mani di lui <<o Diavolo! Sto toccando il braccialetto di Rebecca, cavolo cavolo cavolo!>> Saltó la ragazza, il ragazzo non capiva il perchè di questa reazione perciò prese il braccialetto della sua sposa e si allontanò velocemente. Seguí il suo profumo e si ritrovò davanti una ragazza dai capelli color prugna a terra sofferente, il suo profumo era cosí intenso che subito la riconobbe. Era lei, quando si alzò da terra alzò gli occhi grigi sui suoi e un ringhio gli scappò dalle labbra <<sposa>>. Era bella, anzi no, bellissima! Ma cosa diceva era semplicemente Meravigliosa! Mai aveva visto una ragazza cosí bella. Sentiva il suo cuore battere allo stesso ritmo del suo, non parlavano, si guardavano ancora negli occhi e si sentí finalmente in "paradiso". La sua sposa era li, con lui finalmente ed era bellissima.
È bellissimo cazzo!
La sentí pensare, osservò il suo corpo, bello, tonico e sodo, aveva molte curve ma tutte perfettamente sode ma notò che aveva troppa pelle esposta, una rabbia lo pervase quando un ragazzo gli guardò il culo. Sentí i suoi occhi cambiare e diventare completamente tutti neri.
Oddio, potrei scopermelo ora!
Sorrise al pensiero, anche se sapeva che era il legame che la faceva pensare queste cose. Normalmente si aspetta la persona giusta per fare certe cose, ma con il legame senti il bisogno subito di quel contatto e se non lo avessero fatto presto sarebbero finiti per soffrire. A interrompere i pensieri di Erik fu un ragazzo che da dietro abbracciava la sua sposa, un ragazzo biondo con gli occhi marroni. Un "bastardo" come chiamava suo padre i mezzi demoni, figli di un demone e di quei insulsi pennuti alati. Odiava gli angeli piú di qualsiasi altra cosa al mondo, ma odiava ancora di piú che un ragazzo l'abbracciasse, la toccasse o anche solo la guardasse. Una gelosia piena d'ira gli crebbe nel petto, tanto che strinse forte i pugni.
<<Ti stacchi mezzo pennuto?>> Sputò acido. <<Tesoro lui chi è?>> Tesoro? Tesoro?!? Come poteva chiamarla cosí?!?
<<L-lui è il mio sposo>> rispose arrossendo.
Quant'è bella!
Pensò, arrossire ormai ci riuscivano poche ragazze.
Poi la ragazza si stacco dalle braccia di quest'ultimo e corse via.
Corre via da me?
Pensò, ma poteva fuggire dove voleva, lui l'avrebbe sempre trovata.
<<Tanto ti trovo piccolina!>> Urlò e iniziò a contare
1...2...3...4...5...6...7...8...9...10
<<Arrivo!>> E iniziò a correre anche lui

Il figlio del diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora