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Un altro giorno a scuola. Sono seduta in classe vicino alla mia "amica". Lezione di matematica.
Siamo sedute in fondo...qui mi sento più sicura di me. Sono...tranquilla.
Ascolto la lezione finché la prof. non decide di andare alla ricerca di un volontario per risolvere un esercizio.
Istintivamente abbasso lo sguardo, faccio finta di fare qualcosa ma, sto semplicemente ricalcando dei numeri facendo finta di niente.
Lei continua a fare pressioni...nessuno si fa avanti...mi fa male il cuore...sento solo fitte e alla fine...
"-Spencer, credo di non averti mai chiamata su, d'altronde sei sempre nascosta zitta, zitta...dai vieni non è difficile... - ".
Tutti si voltano a guardarmi...no,no,no!
Cerco di alzarmi senza fare un passo falso, ma è tardi già sento vociare alle mie spalle.
Ma perché ridono? Cosa gli ho fatto di male?
Mi avvicino in silenzio alla lavagna, prendo il gesso e comincio...
Non mi è mai piaciuta la matematica ma giunta alle superiori ho iniziato a cavarmela piuttosto bene...
Termino l'esercizio in fretta accompagnata dalle risatine dei miei coetanei...Poi torno a sedere con i loro sguardi che mi scortano fino al mio banco.
"- Bene, Spencer, ottimo lavoro-".
Già ottimo lavoro Spencer, mi ripeto, magari riuscirai a far fronte a questo incubo un giorno...

SPENCERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora