5 (il natale: prima parte)

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Era l'ultimo giorno di scuola.

Ovviamente, come ogni volta, festeggavamo per 2 ore e per le altre due studiavamo come non so cosa.
Ma era divertente.

Ero negli unltimi banchi, insieme a Justin.
Ad ogni lezione di matematica io e Justin iniziamo a parlare, perché la matematica è troppo noiosa per i nostri gusti, ma ad ogni verifica prendiamo sempre voti alti, ma questo non centra niente.
Avevamo italiano le prime due ore.
Infatti parlammo dei più grandi poeti esistiti in questo mondo.
Parlammo dell'Orlando Furioso e ovviamente di Ariosto.
Le due ore più infinite di tutta la mia vita!!
A volte le mie palpebre si chiudevano dalla noia, però io cercavo di tenerle aperte perché sapevo che dopo mi sarei divertita, infatti dovevo dare il massimo di me le prime due ore e in quelle dopo scatenarmi come un cavallo imbizzarrito. Comunque , passate le due ore noiosissime, abbiamo aperto quei 10 pacchetti di patatine, popcorn e altre schifezze deliziose.
Tirammo fuori anche 5 bottiglie di coca, 3 di fanta, 9 di sprite.
Purtroppo perdemmo una bottiglia di coca, perché un mio compagno di classe aveva preso la bottiglia e aveva iniziato a squoterla. In più un altro mio compagno a voluto aprirla e così il suo contenuto uscì tutto.

Finita la scuola Justin, come ogni volta, mi riaccompagna, ma questa volta fu diverso.
Nessuno aveva aperto bocca.

Appena arrivati al portone di casa, lui mi salutó con la mano e io feci la stessa cosa.

Che strano, oggi non abbiamo parlato, apparte qualche cosa come "mi passeresti la matita?" o "che fai a natale?", sciocchezze!
Comunque non mi interrogo molto su queste cose, come dico sempre "Quello che deve succedere, succederà".

Ero in camera quando il campanello suonò: "si"
"Ciao sono la nonna."
Giusto oggi è il 23 e ogni 23 dicembre i miei nonni vengono a casa mia e rimangono fino al 26.
"Accomodati nonna. Siamo al 3 piano"

Entra mia nonna seguita da mio nonno.
"Che bella casa, Ari" dice mio nonno curiosando.
"È molto più bella dell'altra" afferma mia nonna abbracciandomi.
"Grazie" rispondo io.
Ci siamo trasferiti quest'anno, ed è il mio primo natale in un altra casa, e quindi anche quello dei miei nonni.

"Dove è la mamma?" chiede mia nonna
"A lavorare"
"Allora visto che non è in casa, ne approfittiamo per fare dei giri nella città." dice mio nonno

I miei nonni non abitano Boca Raton, ma a Miami e quindi solo per natale vengono a farci visita, perche se no spendono troppi soldi.

"Se volete, andate" li rispondo con differenza, mentre, dentro di me, speravo che se ne andassero.
"Se per te va bene allora andiamo!" dice mia nonna con il sorriso.
Aprii la porta e in un batter d'occhio la mia casa era ridiventata silenziosa come un cimitero.
Ma questo silenzio durò solo qualche minuto, infatti suonarono, dinuovo, al campanello.
"Sii" dissi con una voce molto stanca.
"Salve sono Justin potrei entrare, signora Grande?"
"Si certo. Guarda che sono io, Ariana!"
"A si scusami"
"3 piano"
Aspettai 10 minuti Justin, ma lui non arrivava.
Allora lo chiamai:"Ma dove ti sei cacciato?"
"Mi sono perso per i piani"
Cosa?! S'era perso per i piani?!!
"Ma come hai fatto?" dissi ridendo a crepapelle
"Si non trovo il tuo piano, sono salito fino al 100 piano e non sono riuscito a trovare il tuo appartamento!"
"Ma sono al 3 piano"dissi spelandomi dalle risate
"A allora corro!"
"La porta è aperta!!"

Entrò dicendo:"è permesso?"
"Si certo entra pure!"dissi con un sorriso.

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Ecco qua la prima parte della storia di natale, spero che vi piaccia.
Scriverò il resto tra qualche giorno

un amore inaspettato (Jariana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora