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MIA POV'S
Arrivò un altro giorno, quella mattina ero sveglia già prima dell'arrivo di Carola. Pensavo a come sarebbe stato tornare nel mio passato, toccare gli oggetti che mi appartenevano, rivedere le foto della mia famiglia, rivedere tutti quei bozzetti di vestiti disegnati e mai realizzati, tornare a casa mia, toccare ancora quella gelida maniglia della porta che era l'ultimo ostacolo per sentire l'odore di casa, quel profumo accogliente e quella luce calda che ti avvolgeva; inoltre pensavo alla mia barca, a quanto mi mancasse sentirmi libera. Entró Carola ad interrompere i miei pensieri, teneva un vassoio con del cibo che decisamente non avevo intenzione di mangiare.
《Tesoro ti ho portato la colazione》 disse con un sorriso a labbra strette, chiaramente di compassione.
《Non la ricordo così la colazione. Scendevano tutti a tavola e c'era odore di caffè, ridevamo,ci prendevmo in giro per come mangiavamo e rimanevano una buona mezz'ora tutti insieme; è così che la ricordo》
Carola si fece spazio accanto a me e con una mano mi accarezzava la testa
《Mia non possiamo tornare indietro, ma possiamo andare avanti e vedrai che troverai la ragione per farlo》detto questo mi diede un bacio sulla fronte e mi lasció sola con John che nel frattempo aveva sentito la nostra conversazione
《Dovresti mangiare》disse cambiando discorso.
《Dovrei...ma non lo faró, sono di cattivo umore questa mattina, non ho avuto un bel risveglio》
inizió a visitarmi e seguitó a parlare con voce sempre più dolce
《Posso rendere in qualche modo il tuo risveglio più piacevole?》
《puoi farmi tornare a casa con la mia famiglia alla colazione della domenica mattina?》
Abbassó lo sguardo e tristemente rispose di no.
《Appunto.》dissi acida
Sì passó una mano tra i capelli e quasi innervosendosi mi disse:
《cavolo Mia, è ora di andare avanti! Smetti di fare così! Non puoi buttarti giù ora, dov'è quella bambina che entrava in ospedale con la sua contagiosa forza di vivere che influenzava tutti i pazienti?!?!?》
Si mise a sedere dinnanzi a me sul letto.
《Quella bambina è morta a causa del coma》
Mi prese il viso tra le mani e poggió la sua fronte sulla mia dicendo con rabbia:
《Non è morta, nessun uragano l'avrebbe potuta trascinare via...》continuó ora in un sussurro
《Lo capisci...sei qui...Ed io ho sperato di rivedere i tuoi occhi miele fino al secondo prima che tu ti risvegliassi. Trascorrevo con te le giornate e neanche per un secondo ho dubitato di risentire la tua voce, il calore della tua pelle e rivedere le tue labbra rosee》lo abbracciai forte, fortissimo e Mai avrei potuto ringraziarlo per quello che ha fatto per me
JOHN POV'S
Sciolsi delicatamente l'abbraccio, la presi per mano e la condussi alle cure giornaliere. La feci accomodare e feci per uscire dalla stanza ma lei mi fermó
《john...grazie》
Le feci un cenno con la testa ed uscí.

Mi recai al bar in attesa che le cure di Mia finissero. Ad un tratto Collins si sedette al mio tavolo
《Ehi Adams se continui a mescolare quel capuccino si ribellerá. Fammi indovinare....Mia Johns.》
《Accidenti Collins mi conosci fin troppo bene!》
《Oh amico che è successo?!》
Gli risposi continuando a guardare e girare il mio Capuccino ormai freddo
《Stamattina era strana, è come se si fosse stufata di vivere. Sai come vanno le cose Collins quando i pazienti mettono giù lo scudo è la fine e  il passato è la spada che li trafiggerá》
Fece una risata amara
《Molto poetico Adams, ma lei è sola, fai in modo che non si senta più così》

MIA POV'S
finalmente John tornó e mi portò in camera mia.
《Sono molto stanca John, mi sento debole. Il tempo passa ed inizio a non riconoscermi più; guardami, non ho più nulla di mio, ho solo questa catenina e inizia a non bastarmi, non ho più sogni e...sono sola》
Venne verso di me e mi mise le mani nelle sue.
《Non sarai mai sola e questo lo sai, se non ti ricordi chi tu sia allora ti aiuterò io, te lo prometto》affermó stampandomi un bacio sulla fronte.
《Domani mattina farai le tue cure, ti sveglierai presto così potremmo partire e la mattina saremo di nuovo qui per la terapia. Andremo a casa tua, lì troverai la Mia che stai cercando, prepara le valige》
Ovviamente dopo la notizia mi affrettai nell'avvertire Carola che si catapultó in camera mia a chiedermi spiegazioni.
《Oh mio dio tesoro non ci credo! Una notte fuori con John! Qua bisogna assolutamente andare a fare shopping!》

Passammo tutto il pomeriggio a girare per negozi, Carola fu la mia seconda mamma e si offrí di pagarmi tutto!
《Oh no tesoro...Pago io, decido io! Dunque abbiamo preso un vestito per la sera, due per il giorno...manca la cosa più importante notte e intimo!》
《Carola...John è il mio medico...non farti strane idee!》
《Sì tesoro mio marito era il mio professore ma ciò non esclude che poi sia diventato mio marito. siete giovani avete tutto il diritto di divertirvi un po'.》
Ero estremamente imbarazzata ma provai a tenerle testa
《Carola avevo 15 anni capisci...A lui interesseranno donne più mature che una povera malata morente》
《Ma perfavore Mia! Non farmi arrabbiare, morirai se non ti darai una svegliata, sei una giovane donna ora. Chi vuoi che veda sta tutto il giorno con te, non ti lascia nemmeno per un secondo da sola》
Carola mi costrinse a provare le cose più immettibili che io abbia mai visto, ma alla fine optammo per una veste da notte che lasciava poco all'immaginazione e un completo di pizzo nero il più scomodo, elegante e provocante che io abbia mai visto in vita mia.
Tornammo in ospedale e iniziammo a comporre la valigia, prima di chiuderla Carola estrasse una bustina
《Tesoro penso ti possa servire anche questo》
Vidi cosa c'era nella busta e spalancai gli occhi
《No Carola non potrei mai mettere una cosa del genere, insomma è il mio medico e questo body è bello ma...non  è adatto》
《Sciocchezze...senti tesoro non è detto che tu lo userai...ma gli uomini hanno idee ben precise quando dicono che vogliono passare una notte fuori. Mia sei grande ormai, ma ciò non toglie che decidi tu di essere pronta o meno. lui sará aspettarti, lo ha fatto per quattro anni infondo...》

Anche se non è un per sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora