Aprì gli occhi leggermente,controvoglia.
Nella stanza non filtrava nemmeno un raggio di luce,la porta era socchiusa e da essa penetrava una luce fioca e sottile che però mi bastò per inquadrare la stanza,o le quattro mura. Nella stanza vi era solo il letto sulla quale ero distesa,niente oggetti alle pareti,niente cassettiere,niente di niente,neanche una finestra.Scostai le coperte,scesi dal letto e vidi che indossavo dei vestiti tutti neri,una tuta con tantissime tasche,una maglia nera con le maniche corte,una felpa con cappuccio e delle scarpe da ginnastica,ovviamente anch'esse nere.
Feci qualche passo verso la porta,ma prima di raggiungerla essa si spalancò ed entro un ragazzo.
"Sei sveglia,era ora".
Accese la luce della stanza e subito mi dovetti coprire gli occhi per il fastidio. Dopo qualche secondo mi abituai e volsi lo sguardo verso lo sconosciuto.
Aveva capelli color castano chiaro leggermente ondulati,qualche ciocca ricadeva sul viso coprendo parte della fronte. Due occhi scuri che lasciavano intravedere il mare per quanto brillanti fossero. Era tutto vestito di nero,con la stessa tuta,la stessa maglia e la stessa felpa che avevo io.
Rimase a fissarmi per un po',impalato,poi qualcosa in lui scattò e si ricompose all'istante.
Si avvicinò e poggiò sul letto ciò che reggeva tra le mani.
"Ecco,ho portato tutto ciò che ti serve,spazzolino,dentrificio,un asciugamano,un cambio di vestiti e un borsone. Qui dentro devi mettere tutto ciò che è tuo,non devi mai e dico mai lasciare cose tue sparse in giro. Cambiati,rifai il letto e poi esci fuori,io ti aspetterò qui,ti do dieci minuti,non un secondo di più".
"Tu chi sei...e dove mi trovo?" Ero spaesata,e sto qua si presenta così come se nulla fosse a dettare legge. Dove cazzo ero? Poi ricordai...la bambina! La bambina di Central Park!
"La bambina! Dov'è la bambina!"
Lui mi guardo come se fossi uscita fuori di testa.
"Di che diavolo stai parlando?" Chiese nel tono più aspro possibile. Fece qualche passo verso la porta e poi lo senti borbottare:"cazzo,proprio a me dovevano affidare la novellina sfasata".Affidare? Che?
Lo raggiunsi prima che uscisse della porta.
"Ti prego dimmi almeno dove sono? Chi sei tu? Che ci faccio qui? In che senso 'affidare',che vuoi dire? Che ore sono? Che cazzo di giorno è oggi? Perché mi trovo qua...i-io".Caddi a terra,tra le lacrime,che cazzo stava succedendo.
Due braccia muscolose mi fecero alzare.
"Hei..va tutto bene..capisco che sei scossa ma è tutto ok...devi sbrigati.. su va a darti una rinfrescata,il bagno è di là.. ti aspetto qui fuori..ma fa presto..al capo non piace aspettare". Mi 'consolò' lo sconosciuto.Mi sollevai da terra "o-ok..". Ma poi pensai alle sue parole e rimasi di sasso.
"Aspetta capo? Qualche capo?". Gli domandai,ma quando mi girai lui era già andato via.
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Welcome to a new age
Fantasy"E dove sta scritto che l'Apocalisse sia la fine? Magari è l'inizio di qualcosa che ancora non conosciamo. Se non ci proveremo andremo incontro alla fine certa. Dovremmo quanto meno provarci!"