Harley: "Puddin!" lo bacia con passione
Joker: ricambia il bacio "che ne dici se portiamo la piccola a giocare?"
Harley: "aaww si" prende la piccola in braccio
Joker: "che ne dici se la chiamiamo Jewell?" dice sorridendo sadico alzandosi dal diva...
Jewell andò di nuovo a casa. "Papà?" Lo cercò in varie stanze
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"Ah eccoti" ridacchiò "Dove sei stata?" Chiese come se fosse un mezzo ubriaco. "In discoteca. Ci andiamo domani insieme?" Lo abbracciò sorridendo sadica "Si" guardò la sua pistola "Vuoi che vada?" Lo guardò "No. Resta qui e sdraiati con me" Si sdraiò a terra e così fece anche lei sistemando la testa sul suo petto. "È molto bello qui papà" Sorrise guardando i coltelli. "Una mia collezione gioiello" giocò con i suoi capelli emettendo un versetto simile a un ringhio. "Papà tu una volta mi hai raccontato della Suicide Squad. Mi racconti di più?" Chiese curiosa "Come sai tua madre era stata intrappolata e io l'ho salvata" "E in quel periodo la Suicide Squad contro chi stava lottando?" Lo guardò "Una strega" "Wow. Doveva essere divertente allora" ridacchiò sadica "Mamma mi ha detto che si chiamava Incantatrice" "Si, gioiello" "Doveva essere figa" Sorrise ripoggiando la testa sul suo petto. Passò qualche secondo a guardare il soffitto. "Usciamo adesso. Ti va mio gioiello?" La mise sulle sue gambe. Lei annuì e si alzarono. "Vado a chiamare mamma" Jew andò da Harley avvisandola per uscire e così si prepararono. Joker si mise al posto di guida e partì dopo che loro entrarono, arrivarono alla discoteca e presero il loro solito posto. Jewell e Joker stavano giocando a poker mentre Harley era a ballare.
"Ehi amico come va?" Si salutarono due persone "avevi detto che non ci entravi più qui" si strinsero la mano. "Volevo affrontare la paura come si dice qui Robin." Notò Jew "Devo andare un attimo" uscì dalla discoteca.
A Jewell la voce pareva familiare, si girò e guardò Jason. "Tocca a te gioiello" guardò le carte Joker "Ah si evvero. Che sciocca" ridacchiò e puntò una carta. "Papà io vado un attimo fuori. Vengo subito" uscì furtiva nascondendosi e lo trovò sopra un piccolo palazzo a lottare sotto la pioggia con altri due uomini. Lei lo guardò fin quando non li mise a terra e scapparono. "Bravo. Davvero bravo" rise applaudendolo "Cosa vuoi?"
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"Ti sembro una che vuole qualcosa da uno mascherato? No grazie" "Allora lasciami stare" si girò "Ti sto sul cazzo? Dentro questo palazzo c'è una sala d'attesa per che cosa me ne freghi. E non scordare il bigliettino eh" Scoppiò a ridere "Tu sei solo pazza" Roteò gli occhi "Grazie" gli fece l'occhiolino
