Capitolo 1

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Il mio sguardo seguiva, con bramosia, il profilo di quelle labbra che era solito mordicchiare mentre leggeva, facendo poi uscire la punta della lingua da un lato di quelle splendide labbra socchiuse...

Era circa una settimana che mi ritrovavo a studiare con lui, a qualunque ora, appena ne avessimo l'opportunità e ringrazio il cielo che stavamo preparando lo stesso esame; perchè non eravamo mai stati così tanto tempo a contatto, mai così tanto tempo insieme, mai così tanto tempo vicini.

La cosa mi frastornava non poco; ogni volta che tornavo nella mia stanza, il mio cuore tornava finalmente a battere in maniera regolare; l'arsura della mia gola svaniva e le mani smettevano di sudare. Non so come potesse essere possibile che un ragazzo e soprattutto uno come lui, potesse ridurmi così, OGNI VOLTA.

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Non inizierò dicendo cose tipo "tutto iniziò... oppure c'era una volta..." quelle sono solo cazzate sentimentali! Io sono una persona troppo realista e sfortunata per poter fare questo tipo di introduzione.
E poi che modo è di introdurre le persone?
Sarà che sono troppo vecchio per fare queste cose... non so.. però comunque... vi volevo avvertire che le cose che dirò sembreranno sconclusionate, e avrete ragione, ma con la memoria che mi ritrovo è già tanto se mi ricordo come mi chiamo. Non potete sentirmi, ma sto ridendo alle mie stesse parole! Sono proprio senza speranza...

Tre anni fa, dopo la lezione di Diritto pubblico, mi ritrovai ad andare a mangiare con il mio caro amico Junmyeon. Stavamo chiarendo alcuni punti della lezione appena terminata, non mi era proprio entrata in testa la definizione di monopolio, così lui con tutta la pazienza che aveva in corpo, mentre ci dirigevamo alla mensa dell'università a mò di passeggiata, cominciò a rispiegarmi in maniera più semplice quel concetto a me tanto difficile. In realtà, spesso mi divertivo e mi diverto tuttora da morire a chiedergli spiegazioni su qualunque cosa, anche se ne conosco appieno il significato, perchè adoro la sua reazione: sbuffa, fa un respiro profondo e con calma inizia a spiegare, poi si appassiona talmente tanto all'argomento che gli occhi gli prendono a brillare... Mi piace tantissimo avere questa piccola enciclopedia portatile, è come assistere ad un documentario su Discovery Channel! Scusatemi, ma mi distraggo molto facilmente, ve ne accorgerete.

Camminammo per circa 15 minuti quando ad un certo puntò ci fermammo.

<< In realtà non è così difficile come sembra, spero che finalmente tu abbia capito, se poi hai difficoltà, fammi sapere, tanto sai dove abito >> disse sorridendo.

Ebbi giusto il tempo di fare un cenno con la testa che, un ragazzo, in controluce, si avvicinò a noi.
Era alto, molto alto, con una figura slanciata e una mano alzata. Inizialmente non capii chi stesse salutando, dato che l'unica persona che conosco con una tale altezza, non abitava più in Italia, eppure istintivamente alzai la mano per salutare. Vi racconto questo piccolo segreto, spesso, quando incontro le persone e loro si presentano, dimentico di averle conosciute e quando mi salutano per strada, ovviamente per gentilezza saluto, ma in realtà non ricordo chi siano. Ecco perchè, vedendo qualcuno dirigersi verso di noi, alzai la mano per salutare. Junmyeon si girò verso di me e mi guardò con un'espressione confusa, poi, vedendo il mio braccio alzato, lo afferrò e abbassandolo iniziò a ridere.

Dopo qualche passo riuscii finalmente a scorgere i dettagli di quella figura: gli occhi erano di un marrone talmente scuro che guardandoli era come perdersi in un buco nero, la pelle chiarissima e perfetta, le labbra non troppo sottili, ma che sembravano morbidissime, quei vestiti quasi cuciti addosso e quei capelli, per amor del cielo, erano color dell'arcobaleno.

Lucky One [&quot;main story&quot; in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora