Capitolo 4- Amira, non stronza (?)

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Nota: Saalve, mi scuso.. forse è un po' scarso questo capitolo ma vorrei smettere di lasciare cosí tanto tempo tra un capitolo e l'altro.. :c
Beh spero vi piaccia lo stesso, in futuro cercheró di renderli migliori.
Ricordatevi di votare, e se avete qualche commento fare pure, certo.. un insulto non renderá migliori voi e non mi fará cambiare a me.

Buona lettura! <3
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Ero fattissima, meno male che mi sono addormentata e Zack mi deve aver portata a casa, mia madre lo conosceva bene e gli voleva bene, diceva che era un gran bravo ragazzo ed era pure carino. 

Zack è cubano ed ha un bel fisico, non dico un palestrato tutto pompato, ma la sua buona massa muscolare c’è l’aveva pure lui. I suoi lineamenti erano ben definiti, non dico come una statua greca. Ovviamente le sue imperfezioni le aveva pure lui, e forse erano proprio queste a renderlo affascinante.
Su di lui potevo contare, ne ero sicura.
Era come se fosse un fratello, gli ho sempre voluto un gran bene ed anche lui a me.
In effetti la gente pensava fosse il mio ragazzo o che tra di noi potesse nascere qualcosa, ma è qualcosa di assurdo. È come se mi mettessi con Felix o Felipe.

La sveglia suonò alle 7:00.
Dio quanto odio alzarmi di prima mattina, soprattutto per andare a scuola.
Mi lavai, mi vestii, mi truccai, presi lo zaino e andai a fare colazione.
C’erano Zack,Martha ed il mio fratellino Felix.

“Ciao ragazzi. Woh sei sorridente oggi Fefo?”
“Ciao Amy.”
“Al contrario di te Amitonta”

Presi mio fratello sottobraccio e lo spettinai, anche se ormai facevo fatica.
Era cresciuto molto durante l’estate, saranno gli ormoni. Mi aveva superato in altezza ormai giá da un po’, anche se d’altronde non ci voleva molto a superarmi dati il mio metro e 62 scarso.

"Fefo vieni con noi?"
"Sísí, Willy non c'è oggi."
"Va bene."

Dopo aver mangiato qualcosa ci siamo incamminati verso scuola ed arrivammo in anticipo di 10 minuti, Zack mi faceva essere puntuale a scuola.

“Oddio non ci credo! Quella è una Audi R8. Ehi Amy guardá lá, non l’ho mai vista prima di chi sará?”

Mio fratello andava matto per le macchine. Voleva sempre passare vicino ai parcheggi per vedere quale nuova macchina ci fosse.
Guardai in direzione della macchina, cavolo una grande macchina davvero.
Di chissá quale snob, riccone caga soldi era.
Beh, lo seppi subito.
Dalla macchina uscí una ragazza dai capelli rossi con una camicia rossa a scacchi, una canottiera bianca, un paio di jeans, All Stars basse bianche ed un caffè in mano.

Natalie.

Mi vide, i nostri sguardi si incrociarono.. mi sentí strana.
La salutai e mi sorrise.
Vidi che non l'accompagnava nessuno, ed almeno da ció che sembrava non aspettava nessuno cosí dissi agli altri di andare e mi avvicinai.

"Ehi."
"Ehi, come stai?"
"Bene bene, tu? Com'è andato il primo giorno di scuola?"
"Bene grazie, oh bene."

Mi sentivo..
Non so esattamente come mi sentivo, era un po' come un imbarazzo.. Non sapevo che dire, che fare.
Ci incamminammo verso l'entrata della scuola.

"Beh..come ti sembrano i professori? Che lezioni hai avuto?"
"Non lo so... non sembrano male. Dopo inglese ho avuto psicologia, 2 ore di letteratura e matematica."

Sembrava cosí timida..parlammo dei professori, gli raccontai alcune cose successe, gli dissi quanto fosse socio a volte quello di inglese e strana la supplente di psicologia.

"Ma.. ieri tu non c'eri a matematica?.. Oppure hai cambiato classe?"
"Oh giusto, siamo a matematica insieme vero? Nono, non c'ero a scuola ieri pomeriggio."
"Sí.. beh se non mi sbaglio. Oh capito.."

É cosí timida, che carina.

"Ed oggi cos'hai? Hai anche tu il pomeriggio libero?"
"Oggi? mh non ricordo dovrei guardare, so che ora ho 2 ore di scienze poi non ricordo e finisco con 2 ore di filosofia ed una di francese, finisco alle 14:10. Tu?"
"Oh capito, wow francese? É un corso extra vero? Io finisco a mezzogiorno e 25.. dove mangi?"
"Sísí.. i miei hanno voluto che continuassi, anche se penso che smetteró non me la cavo male. Oh non lo so penso che mangeró in mensa, ieri mia madre aveva 2 ore libere sul pranzo cosí ho mangiato con lei.. perchè?"
"Oh capito, no cosí chiedo.. io forse vado al Mc Donald's, se ti va puoi venire con me c'è anche un mio amico."

Eravamo un po' in ritardo e le nostre classi erano in due piani diversi.

"Oh.. io.. sí, se non sono di disturbo.."
"Mavvá! Allora ci vediamo qua a mezzogiorno e 25?"
"Certo."
"Ci vediamo allora, a dopo!"
"Ciao Amira, buona lezione."
"Grazie anche a te."

Andai in classe, le lezioni mi parveró non finire piú. Senza Zoe erano molto piú noiose e quella tossica aveva deciso di restare a casa.
Cosí feci ció che Zack voleva facessi, stare attenta. Erano stupide ripetizioni, che palle.
Durante l'intervallo parlai con Zack e gli chiesi se andavamo al Mc Donald's con Natalie, in realtá non avevamo programmato niente.. ma non importa. Mi venne spontaneo chiedere a Natalie di uscire.

"Come mai questo interesse per la ragazza nuova?"
"Eh? In che senso interesse?"
"Capisci che intendo... ti piace?"
"Haha ma sei scemo? É una bella ragazza tutto qui. Non è che mi piace."
"E allora come mai fai la simpatica e non la stronza come a tuo solito?"
"Beh.. mi sembra una simpatica, stiamo a vedere no?"
"Se lo dici tu."

Dopo l'intervallo avevo algebra e come se non bastasse ero da sola con quella arrogante di Abigail, che rottura di coglioni.
L'unica materia un po' interessante era filosofia, era una materia che capivo bene e per la quale non studiavo, forse era per quello che ero ancora nella classe intermedia invece che quella avanzata. Beh ero in quella intermedia per far piacere ai miei genitori, non è che mi importasse tanto di quale livello frequentavo.
Cioé, a me affascina la filosofia.. ma sono troppo pigra e piuttosto che studiare mi faccio un bel cannone.
Comunque sia pure le 2 ore di filosofia passarono e finalmente arrivó la pausa pranzo.
Aspettai con Zack Natalie ai parcheggi.

"Ehi.."
"Ciao Natalie, questo è Zack, anche lui è in classe con noi in alcune materie."
"Oh sí.. è da parte a te a inglese..credo."
"Sí, piacere. In realtá mi chiamo Zacarias, ma chiamami pure Zack."
"Piacere mio, Natalie."

Ci incamminammo verso il Mc Donald's, era pieno di gente ma per fortuna oggi c'era un tipo che aveva una cotta per me, poveretto.
Decidemmo di tornare a scuola a mangiare, cosí gli facevamo fare un giretto della scuola a Natalie.
La portammo un po' ovunque, parlandogli un po' di tutto.
Purtroppo la pausa era solo di un'ora e il tempo sembró passare in pochi minuti.
Salutammo Natalie e ci incamminammo verso casa.

"Ti vedo sorridente eh Amy?"
"Eh?"
"Haha niente niente."
"No dimmi cosa volevi dire."
"No niente, dico.. simpatica Natalie no? Cioé ti vedo sorridente, siam stati bene."
"Oh.. Mh ma si dai."

Ci salutammo ed andai a casa, misi apposto le mie cose ed aiutai mia madre al ristorante.
Passai il pomeriggio al ristorante, poi dopo cena andai a guardarmi un film sul pc e mi addormentai.

Mi sentivo.. bene.

Amira e Natalie; due ragazze un solo amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora