Stesi l'uno di fianco all'altro, respiravano affannosamente. Si guardarono. Sorrisero.
- Wow – disse Claudio.
Mario rise, di gusto, a voce alta. L'altro provò a zittirlo, senza successo.
- Sveglierei tutti – disse, prima di cominciare a ridere anche lui.
Si abbracciarono ancora e poi si baciarono.
- Oddio – disse Claudio – mi hai sfinito –
- A chi lo dici – rispose Mario.
I loro sorrisi si intrecciarono nel contatto delle labbra, la loro felicità si fomentava di abbracci. Tutto il mondo era tagliato fuori da quella bolla fatta di sensazioni indescrivibili. Forse un bambino avrebbe potuto comprenderle, cresciuto con le fiabe riconosceva ad occhio la principessa innamorata del principe fin da subito. Questa fiaba però era diversa, normale nel suo essere speciale, riguardava due principi. Ma dovunque sbocci, l'amore è amore.
- Secondo te abbiamo svegliato tutti? –
Mario alzò le spalle. Poi disse che non sarebbe un problema.
- Al massimo ci possono invidiare –
Risero di nuovo e si abbracciarono. Accoccolati l'uno nell'altro vivevano la gioia del momento. Si sa la felicità è fatta di piccoli attimi che vanno colti e di ricordi da mettere in cassaforte. Ci sono poi volte in cui si fa di tutto per farli durare ancora e ancora. In cui si cerca di rubare lo spazio al tempo per renderli illimitati nell'universo. Quello che più spesso si dimentica è che ogni attimo si può essere felici e sta a noi deciderlo.
Lo stomaco di Claudio decise di intromettersi tra i due, con un brontolio molesto, grave, rumoroso, deciso a farsi sentire.
Mario lo guardò alzando un sopracciglio e corrucciando appena la fronte.
- Scusa, ho fame –
Aprirono la porta cercando di fare il meno rumore possibile. La luce imponente illuminava tutta la casa, entrando con prepotenza dalle finestre spalancate. Il condizionatore del soggiorno era acceso ed arrivava al corridoio una leggera aria fredda. Si diressero accorti a non far rumore verso la cucina. Poggiavano il tallone a terra e poi piano abbassavano la punta. Mario davanti e Claudio dietro. La porta della cucina comunicava con il soggiorno, sul divano Dafne dormiva a pancia in giù, con un braccio penzolante. Mario si voltò e alzò l'indice posandolo sulla bocca, mostrando l'inchiostro nero che componeva la scritta "Shhh". Claudio quasi non riusciva a trattenersi dal ridere, quell'immagine gli sembrava così buffa e quel tatuaggio così utile. Emetteva versi gutturali con le guancia piene, gli occhi semichiusi; annuiva nel contempo. Mario corrucciò lo sguardo e lo spinse verso la cucina.
- Fammi un caffè che ne ho bisogno – disse Dafne, alzando solo la mano penzolante.
Mario e Claudio la guardarono, tentando di capire se fosse sveglia o dormisse.
- Lo st già facendo io – disse una voce in cucina.
I due si voltarono. Il rumore di una porta che si apre li fece poi girare di scatto verso il corridoio.
- Ah, buongiorno – disse Marco.
- Ma siete tutti svegli? – chiese Mario.
- Dormire con voi due che bombate di brutto è un po' difficile. Penso vi abbiano sentito anche dal palazzo di fronte – rispose Dafne, mettendosi seduta.
Marco rise, anche Lucia che era in cucina rise. Mario e Claudio invece si guardarono e arrossirono.
- E dai, almeno qualcuno scopa – disse Marco, passandogli davanti e tirando un buffetto sulla guancia di Mario.
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LOVEisLOVE
Fanfictionla felicità sta nell'amare e nell'essere amati. Claudio e Mario si piacciono, si vogliono. Una storia d'amore perfetta se non fosse per Francesco. Il cuore di Claudio è combattuto, il cuore di Mario rischia di spezzarsi. ...