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"Allora, mi chiamo Harry e ho 20 anni.
Vivo con i miei genitori non molto distante da qui, mia madre fa la cameriera e mio padre il cuoco, lavorano nello stesso ristorante.
Io faccio l'università di legge".

Lo vedo molto attento quando parlo, capisco che non si perde una parola e questo in qualche modo mi rende contento perché capisco che ho catturato il suo interesse.

"Io studio a casa, non frequento le lezioni perchè in questo modo durante il giorno posso lavorare per aiutare i miei e cercare di pagarmi gli studi. Prima di venire qui da te lavoravo in un negozio di dolci, mi piaceva molto solo che circa un mese fa la proprietaria è morta e il negozio è stato chiuso.
Ho cercato un altro lavoro ma poi mia madre mi ha parlato di tua madre che cercava aiuto, allora mi sono offerto e sono felice di averlo fatto".

Arrossisce lievemente quando pronuncio le ultime parole e abbassa lo sguardo.

Sorrido inconsapevole e senza pensare gli afferrò un ciuffetto di capelli.

Lui sussulta ma non si allontana, capisco che sta cercando di fidarsi anche se sento che il suo corpo sta tremando.

Tiene sempre la testa bassa e questo un po mi dispiace perchè il suo viso è bellissimo... Non pensate che mi piaccia è, ma non si può negare che sia un ragazzo davvero bello.

Sposto la mano dai suoi capelli pensando che mi stessi spingendo troppo in là.
Non ha mai conosciuto nessun ragazzo, non lo ha toccato mai nessuno in questo modo quindi è meglio se procedo lentamente.

Appena riporto la mia mano sulle mie gambe lui sospira.

Scrive qualcosa sul suo libro che io mi affretto a leggere

Fallo ancora.

Rimango stupito e rileggo quelle due parole non so quante altre volte.

"Voi che ti accarezzi ancora?"

Sempre a testa bassa annuisce, vedo che è a disagio.

Riporto delicatamente la mia mano tra i suoi capelli mentre vedo le lui chiude gli occhi.

Sembra un piccolo gattino che ha bisogno di coccole e questo mi fa impazzire.

"Ti piace?"

Sento che spinge la testa verso la mia mano e questo basta a farmi capire che gli deve piacere tanto.

Il mio cuore fa le capriole, il mio stomaco è in subbuglio e la ragione dio solo sa dove è andata a finire.

Spingo la sua testa verso la mia spalla in modo che si appoggi a me.
Lui si lascia andare, lo sento più rilassato.

Vedo che riprende il libro che stava per scivolare a terra e scrive qualcosa con la matita

Possiamo mettere un film?

"Certo, vuoi sceglierlo tu?".

Si alza dal divano allontanarsi da me e già sento freddo.
Si avvicina alla TV dove sotto c'è una mensola piena di DVD.

Sceglie di vedere Dirty Dancing
"Vuoi una mano?"
Mi fa segno di no con la testa, così rimango seduto sul divano ad aspettare che lui torni accanto a me, a sperare mi chieda ancora di coccolarlo un po.

Louis inserisce il DVD e prende il telecomando, torna sul divano e preme il tasto play.

Il film parte, gli prendo il telecomando dalle mani per appoggiarlo sul tavolino davanti a noi e lui fa lo stesso con il suo libro.

Mi rilasso contro lo schienale del divano e nel mentre sento un piccolo peso sulla mia spalla.

Louis ci ha riappoggiato la testa, senza dire niente e questo mi fa sorridere un po.
Tiene la testa rivolta verso la televisione per non incrociare il mio sguardo che brucia su di lui.

Come faccio a guardare il film con accanto questo tesoro?

Sento che si rannicchia verso di me allora gli passo una mano dietro la testa circondandogli le spalle.
Gli accarezzo il braccio lentamente e sento la sua pelle d'oca sotto la felpa.

"Hai freddo?"

Mi fa segno di si con la testa sempre un po intimidito allora mi alzo dal divano.

Voglio andare a cercare una coperta ma appena cerco di fare un passo sento due mani che mi prendono il braccio.

Mi volto e vedo Louis che mi guarda, ancora mi sta trattenendo il braccio; forse non ha capito ciò che voglio fare

"Scusa, voglio solo andare a prendere una coperta".

Mi lascia il braccio e annuisce con la testa per poi prendere velocemente il suo libro e la matita:

Ce ne una in camera mia, è sulla sedia.

"Grazie".

Mi abbasso e gli accarezzo una guancia "poi posso tornare a coccolarti se ti va".

Lo vedo spalancare gli occhi e diventare di mille colori diversi.

Abbassa immediatamente la testa, spero di non aver esagerato, ma amo vederlo in imbarazzo.

Poi scrive velocemente qualcosa

Solo se vuoi ancora.

Sorrido come un ebete, e sento che se non mi allontano subito potrei non rispondere delle mie azioni perciò corro al piano di sopra per trovare la coperta.

Entro nella stanza di Louis e subito noto la sedia con sopra una coperta verde con delle righe rosse.

La prendo velocemente e esco dalla stanza prima che mi venga lo sfizio di curiosare in giro.
Per quanto sarebbe bello conoscere di più Louis sarebbe irrispettoso da parte mia ispezionare la sua stanza.

Deve essere lui a raccontarsi e non io a curiosare tra le sue cose.

DO YOU WANT TO SPEAK WITH ME? ~ LARRY❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora