Io, te e il tramonto.

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Restammo a guardare il tramonto abbracciati, ma io non guardavo solo quello, guardavo anche la creatura tra le mie braccia. Il sole era andato via e lo splendore del tramonto, ma lei no, lei era sempre rimasta uno splendore. Decidemmo di mangiare in una pizzeria per poi riandare in spiaggia per guardare le stelle. Andammo in una pizzeria rustica dove facevano le pizze da Dio;Sophie prese una marinara e io una panda. Dopo aver riempito il nostro stomanco uscimmo; ci guardammo negli occhi e ci scappo' un sorriso sensa controllo, così all'improvviso; ci intrecciammo la mano e inizziammo a camminare nell'umida sabbia fresca. Mi sedetti e dissi 'vieni qua piccola, siediti su di me', lei obbedii e inizio a farmi i grattini sul mio braccio perché dice che gli piacciono le mie vene fuoriuscite, già mi fa impazzire in questo. 'La vedi quella stella grande e luminosa?' Dissi a Sophie, 'si, è bellissima' disse Sophie guardandola attentamente con lo sguardo perso, 'qui c'è una creatura che supera questa stella', 'e chi sarebbe?' Disse curiosa, 'guarda, è uno splendore di ragazza che è seduta sulle mie gambe.' Sophie stupita dalle mie parole mi iniziò a baciare dalle labbra al collo lasciandomi lividi. 'Ti amo.' Dissi con la sicurezza di amarla per davvero, 'anche io e tanto.' Passammo la notte sotto quelle stelle e la grande luna ma si fece tanto tardi e ritornammo a casa.

Non ci sono io se non ci siamo noi. 🎈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora