twelve (cashton)

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Doveva essere un capitolino-ino, e invece sono 2699 parole.
SXUSATE

Calum.
Circa 2 anni prima (4 gennaio 2015)

Quella sera il locale era pieno di gente, correvo da una parte all'altra del bancone alla ricerca di Quella tequila, quella vodka, shottino?, un bicchiere di  birra per favore, da più di quattro ore.

Ero sfinito, ma nonostante tutto non mi lamentavo; ero in prova in quel locale da circa un mese e un po', la paga era okay e avevo bisogno di un lavoro per potermi permettere gli studi, e poi fare e servire drink mi piaceva.

Urlai a Catrice, la ragazza addetta alla merce, che fosse rimasta solo una cassa di vodka.
Sarebbe finita in meno di un'ora.

E così fu.

Mi concessi qualche minuto per riposarmi prendendo lo sgabello che stava dietro la cassa e sedendomici, poggiai i gomiti sul bancone.

"Una vodka liscia" alzai la testa di colpo, sentendo una voce particolarmente acuta vicino a me.

I capelli ricci e chiari, indefiniti, gli cadevano dappertutto.
Sorrideva poco, di un sorriso che si vedeva fosse tirato ma pensai fosse così bello che non importava, perché avrebbe fatto sorridere chiunque.
Il suo sorriso era contornato da delle fossette che lo rendevano così hot eppure così carino che quasi mi girò la testa.

Si sistemò la camicia nera dal colletto, sembrava abbastanza teso nonostante quel suo sorriso stampato in volto.

Pensai di aver appena visto il ragazzo più bello di tutta la mia vita.

E ne avevo visti davvero tanti, io.

"Come scusa?" In realtà avevo sentito ciò che aveva detto, ma avevo semplicemente voglia di risentire la sua voce.

"Una vodka, cazzo- ci senti?" era spazientito, il tono stridulo di prima era stato sostituito da qualcosa di ancora più acuto e fastidioso, se possibile.

Aveva decisamente bisogno di una scopata, per quanto fosse teso.

"Sì, solo che- che abbiamo finito la vodka, al momento. Scusa" mi sentivo avvampare ovunque senza un vero motivo, mi sentii particolarmente ridicolo per questo.

"Ok, senti. Io ho proprio bisogno di bere oggi, quindi dammi qualunque cosa tu abbia qui e fai in modo che sia davvero forte"

Non me lo feci ripetere due volte, mentre preparavo il suo qualunque cosa davvero forte pensai che avrei dovuto provarci con lui.

In fondo non avevo nulla da perdere.

"Come mai hai tutta questa voglia di bere? Problemi di cuore?"

Lui sembrò infastidito dalla mia domanda e infatti roteò gli occhi, però rispose comunque. "Già" un monosillabo, solo quello. Però mi sarebbe andato bene comunque.

"Qualche stronzo che ti ha lasciato?" tirai ad indovinare, perché l'80% delle
volte si trattava di questo

"Cosa? Sì, no. Cioè, si parla di una stronza."

"Ah, una ragazza?" ero stupito, ma poi non così tanto. Era ovvio che dopo aver trovato il ragazzo della mia vita, quello fosse etero.

"Già, sembrava così ovvio che dovesse trattarsi di un ragazzo?" sembrava davvero serio, con quella domanda.

Sextape | MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora