Capitolo 11: Amore nell'aria

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POV'S PERLA: Ho bisogno di rivederli, vedere i loro occhi, anche se velati dal ghiaccio. Mi reco nella stanza, che mi è stata vietata di aprire per non causare danni o dolori a me stessa, ma la curiosità mi sta uccidendo. Apro la porta guardandomi intorno furtivamente, entro velocemente e mi chiudo la porta alle spalle, con un lungo sospiro di sollievo. Davanti a me ci sono le statue esattamente come le hanno lasciate. Mia madre ha le braccia tese e lo sguardo quasi alzato. Mio padre invece ha la bocca socchiusa e tiene le mani strette a pugno. Vederli così è straziante, mi siedo accanto alle loro gambe e mi metto a piangere silenziosamente dalla rabbia.

La porta si apre, non faccio in tempo a nascondermi che compare Ade e in un secondo si inginocchia abbracciandomi, accarezzandomi i capelli. Stringo le mani alla sua maglietta e maledico il suo odore così buono, entrato a contatto con il mio olfatto, mi calma subito.

«Va tutto bene sono qui, sfogati con me»
«Ade io non so cosa mi prenda, sono arrabbiata, non perché mio padre non mi abbia visto danzare, ma più perché mi sento in colpa per non averli potuto dire che gli voglio bene»
«Loro lo sanno benissimo, sono vivi li dentro, vedono e sentono le tue emozioni verso di loro»
«Ho paura che non torneranno più alla normalità»

Prende il mio viso fra le sue mani e mi guarda fisso negli occhi. Questo mi mette leggermente in imbarazzo, ma non voglio distogliere assolutamente lo sguardo. Mi piace guardarlo da questa angolazione mai provata prima, in cui addirittura, mi sembra ancora più bello.

«Ti prometto che porteremo a termine la missione, li scongeleremo e niente potrà fermarlo, sopprattuto ora che siete più forti»
«Ade, tu sei già forte, per questo l'albero parlante non ti ha dato la pietra. Io più di tutti ne ho bisogno visto che non so reggere una sfera d'acqua»
«Sarà come dici tu, ma se la memoria non mi sfugge, hai creato un bel temporale giorni fa»

Scoppiamo a ridere e poi mi invita a uscire dalla stanza, dandomi un bacio sulla fronte. Mi aiuta ad alzarmi e dopo aver dato un ultimo sguardo ai miei genitori e zio Jason.

POV'S JASMINE: "Eccoli li. Non ci posso credere, ad Ade non può piacere quella smorfiosa secchiona, no no no". Mi viene data una pacca sulla spalla dal nulla e girando mi ritrovo mio padre che deve aver sentito i miei pensieri.

Mi prende per le spalle guardandomi in modo serio. Quasi mi fa paura e gli occhi si appannano dal terrore. Mi aspetto una sgridata, ma ad interrompere questo momento è la voce di Sky, che dice a mio padre di lasciarmi stare con tono molto coraggioso. Mio padre vedendo la mia paura nei occhi se ne va, ed io faccio un lungo sospiro di sollievo.

Vengo abbracciata, non troppo forte, dal mio piccolo principe coraggioso e portata in camera mia. Sky è pronto ad ascoltare le mie lamentele come tutti i giorni precedenti, si sdraia accanto a me e mi prende fra le sue braccia.

«Perla ti manca vero?»
«No»
«Jaas»
«Ho detto di no»
«Tanto lo so che ti manca»
«Quella smorfiosa sta cercando di fare il lavaggio del cervello a mio fratello»
«Perché dici così?»
«Perché lui deve stare con Rebecca, ma adesso sembra che non esista più»
«Deve essere lui a decidere chi gli piace»
«Beh è normale che siano usciti mano nella mano da quella stanza?»
«Che stanza? »
«La stanza delle statue di ghiaccio »
«Ci è stato proibito andarci»
«Si sa, lei le regole non le rispetta mai»
«Meglio che ti riposi, te la senti di allenarti oggi pomeriggio?»
«Certo»

Mi accoccolo a lui respirando il suo profumo che mi entra in corpo come un sonnifero. Chiudo gli occhi come quando si annusa la cioccolata calda o per sentire il lieve profumo di un fiore. Mi addormento pensando al piccolo che cresce in me e a quanto Sky sia perfetto forse già premuroso come padre. Non vorrebbe che combatta con loro, ma finché la pancia non si vede e non mi è d' intralcio

POV'S SKY: Dopo essersi addormentata, lascio Jasmine nei suoi sogni profondi e mi introduco nella stanza dove c'è mio padre congelato. Vedendolo così mi fa male il cuore e sfiorando il ghiaccio mi addolora. Decido di sfogarmi allenandomi nel combattimento con calci e pugni. Chiedo a un dominatore cercato da madre natura se può aiutarmi. Grazie ai suoi insegnamenti miglioro la mia modalità di volo e la forza del tornado aumenta. Sarà la pietra a darmi molti poteri, ma maneggiarli così bene mi fa sentire molto più forte.

Vengo raggiunto anche da mia madre che mi osserva attentamente e applaude ogni volta che centro il bersaglio con una sfera. Il maestro Osaka dice di riposarmi un po', ma l'adrenalina che scorre nelle vene mi renderà nervoso e nel momento in cui Jasmine avrà bisogno di me, dovrò essere pronto e libero con la mente.

POV'S ADE: In ppchi giorni il nostro allenamento è concluso. Resta poco tempo per Cristal e gli altri. Fra un pensiero e l'altro udo la porta aprirsi facendo entrare una luce che viene riflessa al muro delineando le forme del corpo di qualcuno. "Non so se girarmi e osservare l'intruso o continuare a far finta di dormire". Sono costretto a scegliere la prima opzione visto che la mia tenebra, in mia difesa, va ad attaccare l' ospite non atteso.

Si tratta di Perla e la con la sua tenebra che la difende da Zeus. Dormivo solo con dei boxer neri, ma non mi vergogno ad alzarmi e avvicinarmi a Perla per sapere cosa vuole, solo che la vedo arrossire e i suoi pensieri sono in grande imbarazzo verso di me. Vederla alla mia porta ora con la sua camicetta da notte bianca in seta e le guance rosse, mi da uno strano effetto.

«Qual buon vento»
«È stato Pepe ad aprire la porta»
«Non mentire Perla»
«Non sto mentendo»
«Vieni spesso a spiarmi mentre dormo?»
«No»

Fra i suoi pensieri ci sono frasi confuse come: "Vengo a vederti dormire solo tutte le notti". Devo ammetterlo, non so se sia la luce del corridoio a renderla così bella. Le dico di guardarmi seriamente e di dirmi la verità, ma dietro ogni sua frase sento un pizzico di falsità. “D'accordo io le piaccio ma non può mentirmi, non al suo migliore amico che legge la mente”

«Forse è meglio che vada, perdonami se ti ho disturbato»
«Non mi hai disturbato, non riesco a dormire»
«Sei agitato per domani. È normale, tu sappi che sei abbastanza forte per affrontare lo scontro»
«Sono preoccupato per te»
«Tranquillo. Starò sempre vicino a Lia il suo potere è molto efficace nello sciogliere il ghiaccio»
«È un'idea stupenda»
«Grazie»

Se ne va mormorando qualcosa alla sua tenebra, mentre io osservo la mia, rinchiusa in se stessa dormire in silenzio. Non so che mi prenda, ma piacere a Perla, non mi dispiace affatto. “Non mi dispiacerebbe nemmeno se ammettesse che le piace guardarmi dormire”. Intanto che i miei pensieri si concentrano su Perla riesco finalmente ad addormentarmi, e Rebecca ormai è scomparsa da ogni mio pensiero.

Buongiorno. Sto aspettando con ansia il giorno del mio compleanno. 17 Anni sono tanti? Bah sono comunque molto concentrata a scrivere, ma la mia ispirazione è pari a zero. Non sono brava quasi in niente. Ho la passione per cucinare ma non mi escono bene le cose. Ho la passione per la danza ma non mi sento portata. Lo stesso vale per lo scrivere questa saga, uff.

I Dominatori Degli elementi: I Discendenti (2022) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora