Capitolo tre

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Charlotte's pov
Si era lui, non avevo dubbi. Quegli occhi color ghiaccio li avevo impressi nella mia mente dal primo istante in cui li avevo visti.

Continuai dritta accanto ad Alice fino all'entrata del negozio dove una ragazza, che stava distribuendo dei volantini, me ne porse uno risvegliandomi dai miei pensieri. -Ehi Al, guarda un po' qua! Sta sera inaugurano un nuovo locale, ti va se ci andiamo?-
-Sarebbe perfetto- disse facendo una linguaccia, che capii al volo, e le tirai una piccola sberla sulla nuca.
-Ahi! Ma che ho detto di male...-
-Oh nulla. Dai entra in negozio scema!- dissi spingendola un po'.

Dopo quasi due ore avevamo già svuotato il reparto donna così andammo a pagare e uscimmo.

Cameron's pov
Stavamo passeggiando in una delle tante vie di Phoenix ed era quasi mezzogiorno quando i miei pensieri vennero interrotti da Aaron. -Ehi bro che hai? In questi giorni sei un po' strano. Che ti è successo?-
-Nulla tranquillo. Stavi dicendo?-
-Ah sì, sta sera inaugurano un pub vicino a casa mia. Andiamo vero?-
-Certo certo. Alle sette passo da te, okay?-
-Va bene-

Camminammo ancora un po' in silenzio e intanto buttavo l'occhio qua e là su qualche ragazza, ma nessuna era come lei. Possibile che pensassi ancora a quella... Alice? Erano passati due giorni dal nostro incontro eppure non smettevo un attimo di ricordarla nella sua perfezione.

Qualcosa mi scosse e mi ritrovai una ragazza tra le braccia. -Tutto ok?- le chiesi raccogliendo le borse che le erano cadute. Quando gliele restituii, alzai lo sguardo, e rimasi intrappolato nei suoi occhi. -Sisi tutto ok grazie. Scusami... Cameron, non volevo, è che non guardavo dove andavo perché stavo scherzando con Charlotte e...-
-Shh tranquilla- la interruppi-non è successo nulla.- dissi tranquillizzandola. Dio quant'era bella.

Restammo a parlare per un tempo che parve infinito e alla fine ci scambiammo tutti e quattro i numeri di cellulare per rimanere in contatto.

Alice's pov
Sono le quattro ed io e Charlotte siamo ancora per negozi perché non abbiamo trovato il vestito giusto per questa sera. "Quanto è bello quel Cameron... devo ammetterlo, è molto carino. Quando mi ha guardata negli occhi, e dio che occhi, le ginocchia ero sicura non avrebbero retto" pensai.

Fui risvegliata dai miei pensieri da Charlotte che sventolava la sua mano davanti al mio viso.
-Ehii terra chiama Alice, ci sei?-
-Oh sì, scusa Charl, ero persa nelle mie riflessioni. Dicevi?-
-Ti stavo mostrando questo vestito. Ti piace? Secondo me addosso ti starebbe da dio.-
-Sì, è molto bello.-
-Dai tieni, vai in camerino a provarlo.-
-Sissignore, va bene signore.- dissi scherzando e beccandomi una sberletta sulla spalla.

Mi provai il vestito. "Wow, è proprio bello questo abito" pensai. Era nero, attillato, con un po' di pizzo fino al seno e dietro, sulla schiena. Risaltava molto le mie curve e, dovendo andare in un pub, era assolutamente ciò che ci voleva. Charlotte optò per qualcosa di ancora più vistoso, sotto certi aspetti. Un vestito bianco, attillato, lungo fino a neanche metà coscia e con una scollatura che arrivava poco sotto il seno.
*Foto*

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Andammo alla cassa per pagare e poi tornammo in hotel con un taxi perché le borse pesavano troppo

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Andammo alla cassa per pagare e poi tornammo in hotel con un taxi perché le borse pesavano troppo.

Erano le sette e mezza ed eravamo pronte. Chiamammo un taxi che ci portò al locale.

Eravamo sulla porta e già sentivamo la puzza di alcool e fumo riempirci le narici. Prendemmo un bel respiro. -Andiamo.- disse Charlotte porgendomi la sua mano che strinsi alla mia.

-Vado a prendere qualcosa da bere.- urlai all'orecchio della mia migliore amica e lei annuì.

Ero al bancone che aspettavo il mio bicchiere quando sentii prendermi per un braccio e trascinarmi in un angolo. Ero al muro e qualcuno mi bloccava i polsi. Mi dimenai e cercai di capire chi fosse, ma ero in controluce e il volto era oscurato. -Non dovresti stare in un locale così affollato da sola.- disse con un tono come... preoccupato? Ma chi era? E cosa voleva?
-Lasciami andare che diamine! So badare a me stessa.- dissi e mi liberai dalla morsa. Andai verso il bancone ma riuscì a bloccarmi per il polso. Mi girai di scatto e lo vidi in viso. Oh dio, ma era...

SPAZIO AUTRICE
Ehi ragazze, come state? Spero vi piaccia la storia. Fatemelo sapere nei commenti. Questa settimana doppio aggiornamento❣Baci.
-Ange❤

I want you || CAMERON DALLAS ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora