Capitolo 15 - till the grave

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Harry's pov

Pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato.

Avevo immaginato una lunga vita insieme. Ci saremmo sposati giovani, su un prato verde, tra alberi altissimi e rose bianche. Lei ama le rose bianche.
Avremmo litigato durante i preparativi perché io avrei voluto fare la cerimonia in spiaggia, ma lei odia il mare. Alla fine l'avrei fatta vincere.

Avremmo vissuto in una casa enorme. L'avrebbe costruita mio padre con la sua ditta. Avremmo avuto un gatto, anche se li odio. Avrei preferito un cane, ma lei ne ha paura. La nostra camera sarebbe stata sommersa dei suoi vestiti neri. Non mette mai niente in ordine; ma questo è uno dei motivi per cui la amo.

Dopo due anni di matrimonio avremmo avuto un figlio. Un piccolo Harry con i capelli ricci e il suo viso perfetto. Avrebbe avuto i suoi occhi marroni e il mio naso. Avremmo passato notti intere a pensare al suo nome, a come l'avremmo educato.

Sicuramente sarebbe stata un'ottima madre. Avrebbe imparato dagli errori di sua mamma e sarebbe migliorata giorno dopo giorno.

Saremmo invecchiati insieme, seduti sulle nostre poltrone al centro del nostro salotto, ad amarci ancora dopo tanti anni.

Non avrei mai smesso di amarla.

Avrei tanto voluto che non smettesse mai neanche lei. Avrei voluto che avesse continuato ad amarmi per tanto tempo ancora, ma la vita è stronza. È falsa e ingannatrice.
Si prende il nostro tempo e i nostri cari. Le opportunità di ieri non ci saranno più domani. L'amore della tua vita ti lascia e il tempo che avresti potuto passare con lei si esaurisce.
Vorresti tornare indietro per recuperare quel tempo perso per vivere quelle esperienze alle quali hai rinunciato, per vedere la persona che hai abbandonato.

Vorresti poter fare qualcosa... ma è troppo tardi.

Luke mi passa un fazzoletto bianco e lo accetto volentieri, passandolo sulle mie guance per asciugare le lacrime che mi sono sfuggite.

Sua madre è seduta affianco a me e stringe con forza il foglio con su scritta una preghiera. Cassidy è seduta affianco a Luke. Non ha smesso di piangere da due giorni, come me. La mia famiglia ha cercato di farmi stare meglio, parlando di lei e dicendo cose fantastiche. L'hanno sempre apprezzata molto, sono sconvolti quanto me in questo momento.

Non riesco a credere che suo padre non sia qui oggi. Pensavo che almeno in questo momento si sarebbe fatto vivo, almeno per salutarla un'ultima volta. Speravo fosse stato umano per un giorno.

Luke si alza dal suo posto. Hanno chiesto a lui di fare l'elogio funebre, perché nessuno di noi altri ci sarebbe riuscito. Non si chiede mai alla madre di parlare al funerale della sua bambina, ed io e Cassidy siamo troppo codardi per parlare davanti a tante persone mentre piangiamo.

Ci saranno almeno cinquanta persone, forse anche di più. Non conosco la metà di queste persone, ma li ho visti a scuola. Ovviamente lei aveva un sacco di amici. È normale dato che riusciva a farsi voler bene da tutti.

"...come penso anche Harry e Cassy" sento dire a Luke. Non stavo ascoltando il suo discorso, ma faccio un segno di approvazione comunque.
Stiamo vivendo lo stesso dolore, probabilmente ha detto questo.

Luke la elogia in modi fantastici. Racconta un aneddoto di quando erano piccoli, facendo sorridere sua madre tra le lacrime. Le prendo la mano, che stringe anche troppo forte.

Sento ancora Luke mentre racconta il suo ultimo giorno. Avrebbe potuto raccontare di come si è sentito mentre chiamava l'ambulanza; cosa ha detto prima di entrare in sala operatoria; cos'hanno detto i medici e cosa ha provato quando Cassidy gli è crollata addosso tra le lacrime. Avrebbe potuto racconta di come ha rotto un distributore di bevande in preda alla rabbia. Avrebbe potuto raccontare di come l'ho aiutato per sfogarmi, e di come la sicurezza per poco non ci cacciava dall'ospedale. Avrebbe potuto dire come non è riuscito a dirlo a sua madre quando il giorno dopo è arrivata in ospedale. Non avrebbe mai potuto dare brutte notizie a sua mamma. Alla fine gliel'ho detto io. L'ho stretta tra le braccia per un'ora, mentre lei singhiozzava tra le lacrime, seduti a terra in un corridoio vuoto, finché non si è sentita pronta per vederla.

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