Anassimandro, contemporaneo di Talete, individuò invece l'origine di tutto in un principio infinita e indeterminata chiamata apeiron, una sorta di materia i cui elementi non sono ancora distinti.
La nascita della vita avviene dalla separazione dalla sostanza primordiale, dalla quale si generano infiniti mondi.
Secondo costui, la terra in realtà è un cilindro sospeso nel mezzo del nulla, poiché non si muove.
La sua tesi più importante, però, è che "gli uomini derivano da altri animali", dato che, non sapendo produrre il proprio cibo da soli (come le piante), non sarebbero potuti sopravvivere se fossero nati la prima volta come sono ora.
Interessante vedere come con questa teoria Anassimandro abbia anticipato di secoli le teorie sull'evoluzione, e il tutto partendo da una semplice osservazione.
STAI LEGGENDO
Ma parla come mangi! - La filosofia in parole povere
Non-Fiction"L'essere è e non può non essere" "Poiché dunque esisto, dal momento che m'inganno, come posso ingannarmi a credere che esisto, quando è certo che io esisto dal momento che m'inganno?" E che diamine significa?!? La maggior parte dei filosofi, essend...