Parmenide

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La tesi più famosa e incomprensibile di Parmenide è la seguente:

L'ESSERE È E NON PUÒ NON ESSERE, IL NON ESSERE NON È E NON PUÒ ESSERE.

Ma che diamine significa?

Che solo ciò che esiste è reale, mentre ciò che non esiste e appunto per questo non può essere pensato.

Per 'essere' in questo caso si intende l'insieme di ogni cosa che esiste, e ha varie qualità:

ingenerato, cioè non ha un inizio
imperituro, perché non può morire
eterno, perché se non lo fosse prima o poi morirebbe
immutabile e immobile, perché se cambiasse o si spostasse significa che assume una diversa forma o posizione che prima non aveva e quindi non esisteva
unico, perché se ce ne fosse un altro vorrebbe dire che qualcosa mancava nel primo essere, e questo è impossibile
finito, perché comprende tutto quello che esiste.

Questa tesi si basa su due principi logici: il principio di identità, cioè ogni cosa è se stessa, e il principio di non-contraddizione, secondo cui una stessa cosa non può essere e contemporaneamente non essere ciò che è.

Inoltre, per Parmenide ciò che esiste può anche essere pensato e detto. Di conseguenza, c'è corrispondenza tra essere, pensiero e linguaggio.

Ma non è finita qui!
Parmenide sosteneva che ci fossero essenzialmente due vie nella ricerca: alétheia e dòxa.

Alétheia è la verità, basata sulla ragione, l'unica via grazie alla quale possiamo giungere a capire la realtà.

Dòxa è l'opinione, basata sui sensi, che ci porta a conoscere quella che sembra la realtà.

Distingue inoltre due tipi di dòxa:

-la dòxa fallace, che include il non essere: cioè, data una coppia di elementi opposti (tipo luce e buio) si suppone che uno di essi sia l'assenza dell'altro (in questo caso il buio è l'assenza di luce, e la luce l'assenza di buio);

-la dòxa plausibile, che esclude il non essere: cioè riconosce due opposti come due diverse manifestazioni di un'unica cosa (il buio non è assenza di luce, ma è con essa in una stretta relazione: se non ci fosse il buio, non riconosceremmo la luce come tale).

E questo è quanto.

Ma parla come mangi! - La filosofia in parole povereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora