Suonai il campanello di casa Irwin e mi aprì la piccola sorella di Ashton.
"Ciao Lauren." Esclamai abbracciandola e subito ricambiò con un bel sorriso.
"Entra." Mi fece entrare dentro casa e subito andai verso la cucina con la speranza di trovarci Anne. Ormai quella casa l'avevo frequentata così tante volte che avrei potuto girarci anche ad occhi chiusi.
"Ehi, ciao Sum." Disse sua madre con un tono allegro e spense qualche fornello per poi venirmi incontro. Mi abbracciò e mi baciò la guancia.
"Ho portato qualche muffin che ho preparato stamani."
"Oh, grazie mi fa piacere." Le sorrisi timidamente e lei mi afferrò il vassoio pieni dei dolcetti al cioccolato.
"Ashton è in garage a suonare." Annuì e mi diressi verso il lungo corridoio che mi avrebbe portato fino a quella stanza. Aprì la porta e subito il suono della batteria rimbombò ovunque. Alzai lo sguardo e lo trovai dove sempre in una specie di angolino a suonare con così tanta energia e passione e con un po' di sudore che gli faceva luccicare il viso e il petto. Mi appoggiai con la schiena al muro di fronte a lui ed incrociai le braccia al petto aspettando che mi notasse. Dopo pochi minuti si accorse di me e mi sorrise vedendomi lì da lui. Posò le bacchette sopra il tamburo e si alzò.
"Sum, pensavo che fossi con Bella al centro commerciale." Scossi la testa ed abbozzai un timido sorriso.
"Mi ha scritto dicendomi che oggi usciva con un tipo." Lui fece una risata e poi si avvicinò verso di me.
"Irwin, sei hai intenzione di toccarmi, puoi scordartelo." Rise di gusto e allungò le braccia per stringermi al suo petto.
"Ashton!" Mi lamentai facendolo ridere di nuovo.
"Mollami, sei sudato ed appiccicoso." Mi lasciò e fece il broncio, gli baciai la guancia per farmi perdonare per come avevo reagito.
"Ho un'idea." Esclamò e mi afferrò la mano portandomi fino allo sgabello. Si sedette e mi fece segno di sedermi sulle sue gambe.
"Tieni." Mi porse le due bacchette di legno e appoggiò la testa sulla mia spalla.
"Allora, ti insegno a suonare la mia bellissima e tanto amata batteria." Esclamò con tanto orgoglio ed io feci una piccola risatina per il tono di voce che aveva usato.
"Vedi, con il piede destro tengo il tempo con la cassa e con il sinistro tengo premuto questo pedale." Iniziò a spiegarmi i vari tempi e le cose che dovevo fare per poter iniziare un tempo semplice. Dopo un bel po' che eravamo lì a divertirci, mi tolse le bacchette di mano con molta delicatezza e mi abbracciò affondando così la testa tra i miei folti capelli.
"Hai un buon profumo." Mormorò ed io sorrisi.
"Forse perché mi sono fatta la doccia stamani." Lui rise e poi mi baciò la guancia tenendomi ancora stretta a lui.
"Ed è il caso che te la faccia anche te, puzzi." Dissi prendendolo in giro. Si alzò caricandomi sulla spalla ed io risi di gusto mentre lui si divertiva a correre verso l'interno della casa.
"Lasciami." Gridai mentre ridevo a crepapelle.
"Mai, sei mia." Continuò e salì le scale portandomi con sé. Mi gettò sul suo letto sommerso dai suoi morbidi cuscini e mi fece il solletico. Gridavo, ridevo e mi dimenavo dalla sua presa, non riuscivo proprio a smettere e lui si divertiva a darmi fastidio.
Dopo qualche giorno andai con la mia migliore amica Bella al centro commerciale. Ci sedemmo sul bordo di una fontana e finimmo di mangiare il nostro gelato.
"Sai, ho pensato che forse potremmo andare al mare uno di questi giorni." Io annuì distrattamente, ero troppo concentrata a gustarmi quel buonissimo cibo.
"Credo che Calum sia bellissimo." Mormorò sottovoce ed io roteai gli occhi al cielo, la sua solita cotta che andava avanti da qualche anno. Era pazza per quel ragazzo, in pratica avrebbe fatto di tutto pur di ottenere uno sguardo da lui, un sorriso oppure il suo numero di telefono.
"Sei ossessionata da lui, Bella." Ridacchiai e lei scosse la testa arrossendo.
"Dimmi se i miei capelli sono apposto." Continuò sistemandosi la sua folta chioma castana con le mani.
"Perché? Stai bene, perché così tanta agitazione?" Mi girai cercando di capire cosa o chi stava guardando e quando vidi i tre ragazzi che avrei voluto evitare di più sulla faccia della terra che stavano camminando poco lontano da noi, sospirai e mi girai dall'altra parte.
"Non è carino? Indossa anche i jeans neri attillati." Sbuffai e la ignorai sperando che se ne andassero presto dalla nostra vista.
"Ehi ciao." Esclamò una voce, quella voce alle mie spalle.
"Ciao Cal." Balbettò la mia migliore amica arrossendo violentemente.
"Oh, vedo che sei in compagnia." Lei annuì e mi diede una gomitata nel fianco per spronarmi a parlare.
"Ciao." Risposi ed ottenni la solita risposta con stesso tono freddo che avevo usato anch'io.
"La sfigata con la sua amica sfigata." Esclamò Michael ridacchiando e vidi Calum dargli un pugno sul braccio e sussurrargli qualcosa nell'orecchio.
"Bene, volevo sapere cosa ci fai in pubblico. Voglio dire, non dovresti girare con qualcosa che ti possa coprire la faccia o addirittura l'intero corpo?"
"Clifford, non ti sei ancora stancato di queste inutili battutine?"
"Mai, mi piace stuzzicarti."
"Non ti sopporto... possiamo andare?" Mi alzai gettando il gelato nel cestino lì vicino ed incrociai le braccia al petto aspettando la mia migliore amica che si muovesse a fare altrettanto per andarcene via da loro il prima possibile.
"Prima che tu vada, volevo farti vedere una foto che gira da un po'." Disse il ragazzo che ogni giorno che si svegliava si faceva una tinta per capelli diversa. Guardai il suo telefono e vidi una foto che ritraeva due persone su un letto molto vicini.
"Quindi?"
"Non hai riconosciuto chi sono?" Scossi la testa e sbuffai.
"Siete te ed Ashton."
"E con ciò?"
"Girano voci che Ashton ti ha usato e che lui ora si è dimenticato di te perché ha ottenuto quello che voleva." Spalancai gli occhi ancora un po' confusa.
"Come?"
"Già, dicono che avete scopato ed ora lui ha chiuso i ponti con te."
"Io ed Ash siamo ancora migliori amici e non abbiamo fatto niente di male."
"Insomma, se guardi bene la foto sembrava che vi state per baciare."
"Mi stava facendo il solletico, non c'è niente di sessuale in questa foto." Loro risero di gusto.
"Anche perché se Ashton si scopasse una sfigata come te, cadrebbe davvero in basso." Commentò il biondo e battè il cinque con gli altri due e se ne andarono via.
"Sum, non devi ascoltarli." Mormorò la mia migliore amica ed io sospirai scuotendo la testa come per togliere le loro parole dalla mia mente.
"Questa estate sarà il momento in cui potrò riscattarmi, voglio mostrare cosa posso essere e cosa potrò diventare." Lei annuì gioendo con me e mi trascinò in vari negozi per rifarmi quasi un intero e molto più femminile guardaroba.
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Midnight shadows [#Wattys2017]
FanfictionAshton e Summer sono migliori amici fin da quando erano piccoli, non c'è un attimo in cui loro due non siano insieme. Lei aperta, socievole, carina e lui con tre migliori amici: Michael, Calum e Luke i quali si divertono a rovinare l'intera esistenz...