4.

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I tre si diressero all'obitorio.

Il primo uomo era biondo e aveva la carnagione chiara. Il secondo aveva un tipico aspetto inglese. Entrambi erano bianchi come la neve e avevano una cucitura sulla fronte.

Sherlock e John si misero ad esaminare i corpi cercando qualcosa. Non c'era nulla. Il problema non era fuori ma dentro. Sherlock guardò le dita di entrambi i corpi ma non trovò nulla.

-qualsiasi cosa c'era su quel violino deve essersi volatilizzato. Una polvere magari- dedusse Sherlock.

-quale polvere può scomparire nel nulla?- chiese John.

-purtroppo non lo so- rispose a bassa voce.

[...]

-quindi questo è lo spartito- lo osservò Sherlock per bene. Era imbustato e sigillato in una busta trasparente.

Sospirò prima di poggiarlo sul suo leggio e prendere il proprio violino.

Iniziò a suonare una melodia molto semplice. Era palese che non erano le note ad indurre la fusione degli organi interni.

-interessante- aggiunse.

-cosa ha visto? - si avvicinò Grace.

-c'è una variazione che è praticamente impossibile da suonare con un solo strumento. E non è solo qui, si ripete ritmicamente- disse mostrando le note incorrette.

-cosa significano? - chiese John.

-ultrasuoni- aggiunse lui.

-ultrasuoni? Ma non sono pericolosi- ragionò Grace.

-ogni oggetto ha un proprio suono che emana e quando viene a contatto con altri, questi determinano la posizione esatta e la distanza. Quello che fanno i pipistrelli per orientarsi.
Se ad un bicchiere di cristallo viene somministrato un suono a volume più alto che corrisponde, gli atomi del cristallo si allargheranno fino a rompersi- espose lui.

-quindi qualcuno può aver trovato il suono che corrisponde al sangue umano?- disse non molto sicura Grace.

-così da far bollire il sangue in tutto il corpo e dunque anche nel cervello- concluse John.

-fantastico! Eccezionale! Un'arma letale ad ultrasuoni- rispose tutto felice Sherlock.

-dunque il violino può raggiungere note acute che in certe frequenze può creare danni al cervello- spiegò Grace.

-può un violino farlo davvero? - chiese John.

-questo no, ma un violino accordato in un modo speciale- disse fissando il violino ritrovato.

-lo estrasse dalla busta e lo sistemò-

-hai davvero intenzione di suonarlo?!- chiese John preoccupato.

-suonerò la nota più bassa, sarà la meno dolorosa- rispose Sherlock.

Erano pronti ad avvertire dolore ma non appena la suonò, non fece nulla, non sembrava acuta. Era come un comunissimo violino.

-perché non ha fatto nulla? - chiese John.

-avete toccato il violino o avete sistemato le corde? - chiese Sherlock pensieroso.

-nulla. Allora perché quei due uomini sono morti? - chiese Grace.

-quindi niente ultrasuoni- sbuffò John.

-faremo delle ricerche sui due uomini- annunciò Grace.

Sherlock - La Chiave Di TerpsichoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora