13.

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Sherlock non aveva chiuso occhio. Si fece una tazza di tè come consuetudine.

Si mise accanto alla finestra e sposto la tendina ricamata. C'era tanto buio e probabilmente qualche animale notturno che usciva fuori.

La tazza di tè tremava. Sherlock non riusciva a tenerla ferma.

-terremoto- disse lui pazzamente. In realtà non stava avvenendo nessun evento sismico. Era la droga a farlo andare fuori di testa.

Appoggiò la tazzina non appena vide due figure uscire dalla casa di fronte.

Si avvicinò al vetro per vedere meglio. Una figura era sicuramente la signorina Duncan, l'altro era un uomo perché era più grosso.

Sembravano scambiarsi segni d'affetto. Sembravano. Perché Sherlock drogato vedeva la realtà alterata.

-bast... lasciami!!- urlò la donna. Lì capì subito che i due stavano litigando.

Un uomo normale avrebbe dovuto correre subito e salvarla. Sherlock tirò la tenda e rientrò in cucina.

-cavoli suoi- disse mentre barcollando posò la tazza sul bancone.

Le urla si facevano però sempre più forti.

-che vicini maleducati- borbottò lui.

Ma prima di fare qualcosa si premette le tempie doloranti, rollò gli occhi e urlò.

-VA BENE CI VADO!-

E così scese le scale e corse dall'altra parte della recinzione. Sorprese l'uomo alle spalle e lo strattonò via dalla donna. L'uomo era più forte e lucido e ci mise poco per spedirlo via.

-Signor Holmes fermo!- disse la donna.

Sherlock con tutta forza prese la rincorsa e si buttò contro l'uomo. Però finì a terra dolorante più di prima.

-ma è impazzito?- chiese la donna avvicinandosi.

-la stavo salvando da quell'uomo!- disse lui toccandosi la testa dal dolore. Era ancora disteso a terra.

-quale uomo?!- chiese la donna preoccupata.

Sherlock confuso si sedette e vide che non c'era nessun uomo che la stava aggredendo.

-l'ho vista lottare- disse guardandosi in giro.

-ho solo portato fuori la spazzatura- rispose lei.

-ma l'ho sentita urlare-

-non ha urlato nessuno!-

Sherlock si tirò in piedi e quasi ricadde per terra.

-posso offrirle da bere, una camomilla magari?- chiese la signorina Duncan vedendo lo stato di salute dell'uomo.

-accetterei volentieri un tè- rispose lui traballando.

Sherlock - La Chiave Di TerpsichoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora