Cap•6
Marinette non vedeva l'ora che arrivasse il thé con Chloé, ma io sapevo bene che era meglio non star tranquilli: ero sicuro che quella vipera ci avrebbe giocato qualche brutto tiro.
Vederla così felice mi faceva quasi male, non avevo il coraggio di dirle che qualcosa sarebbe potuto andare storto.
«Adrien, che ne pensi?»
Aveva un sorriso così dolce, raggiante; come avrei fatto poi a vedere il suo bel viso rigato dalle lacrime se Chloè avesse mostrato il peggior lato di se stessa?
«Marinette, vieni qui. » lei si avvicinò, mi abbassai leggermente così da guardarla dritta negli occhi.
Lei ricabiò il mio sguardo e mi sentii sprofondare in quell'oceano che aveva al posto degli occhi.
«Sei una ragazza buona e intelligente... Ecco, Cloé non lo é. »
«Adrien non è carino dire queste cose » scostò leggermente lo sguardo, per poi tornare subito su di me.
L'avrei protetta.
«Hai ragione, ma quello che voglio dire è... lascia stare, ma se non ti senti a tuo agio possiamo tornare subito a casa. Va bene? » annuì, ma comunque non mi sentivo tranquillo.
«Ehi! Ma guarda un po' che splendore che sei Marinette! »
«Ninò! Grazie, alcune modifiche le ho fatte io » fece ondeggiare leggermente la gonna, sembrava un fiore delicato smosso dal vento.
«Hai talento piccina » rispose Nino facendole l'occhiolino
«non si bussa più? » dissi io ridendo
«Mi ha aperto la domestica...a proposito ,è davvero molto graziosa » l'ultima parte la disse a bassa voce avvicinandosi al mio orecchio così da non farsi sentire da Marinette.
«Già, Alyà è molto carina » disse ella invece (evidentemente Nino non aveva usato un tono di voce abbastanza basso)
Detta quella frase uscì dalla stanza ridacchiando leggermente, lasciando il povero Nino paonazzo. Iniziai a ridere anche io, ma venni fermato da una piccola gomitata scherzosa del mio amico
Arrivammo a casa dei Burgeois in orario. Guardai Marinette e notai che uno dei quattro nastrini con cui si era legata i capelli si stava sciogliendo.
Le presi la mano e me la avvicinai, poi passai a sfiorarle i capelli per stringerle il nastrino allentato. Le rivolsi un sorrido dolce, rassicurante.
«Tranquilli » disse Nino suonando il campanello.
In pochi secondi ci ritrovammo nel salotto da thè e subito, senza degnare di uno sguardo gli altri ospiti, Chloè si catapultò verso di me abbracciandomi e strillando il mio nome...facendomi quasi perdere l'udito
«Non vedevo l'ora che arrivassi Adrienuccio! » la scostai leggermente, e mi ricomposi con atteggiamento freddo e formale.
«Si si, è sempre un piacere vederti Chloè> la liquidai in fretta.
«Bene, tu e Nino vi conoscete già e lei invece è Marinette, la mia ospite » mi girai di lato e vidi che non era più al mio fianco, ma si era nascosta dietro di me; le misi una mano dietro la schiena così da spostarla in avanti, di nuovo accanto a me.
Lo sguardo di Chloè era indescrivibile, verde d'invidia per la raggiante bellezza vagamente asiatica dell'altra, e ribollente di rabbia perché viveva sotto il mio stesso tetto e sotto la mia protezione.
Ricomponendosi squadrò Marinette dall'alto verso il basso, come per studiare la sua avversaria e subito dopo si rivolse a me e Nino
«Voi ragazzi accomodatevi nel salottino privato di mio padre, che vorrebbe tanto parlarvi di...politica, o delle altre cose noiose di cui parlate voi maschi... io mi occuperò di presentare Marinette anche alle altre ospiti » e così dicendo ci indicò il salottino e accompagnò la mia piccola amica nel salotto di fronte al nostro.
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Capinera- miraculous, Marinette e Adrien
Любовные романы!La storia può anche essere decontastualizzata dall'animazione! Ispirata dalle parole della vecchia canzone di Claudio Villa " La capinera" e la serie animata "Miraculous Ladybug & ChatNoir". Queste sono le memorie di Adrien Agreste, un giovane fac...