Was it all in my fantasy?

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Era da più di un'ora che guidavo in silenzio, ripensando a quello che avevo visto prima del bosco.

Ripensavo a Colin, alla sua vita spezzata in un modo così crudele, anche se non lo conoscevo sapevo che non se lo meritava.

E poi c'era la Caccia Selvaggia, del quale ancora non sapevo nulla dato che Meredith si era chiusa in sé stessa da quando aveva detto quel nome.

"Siamo quasi arrivati, vuoi che ti porto a casa tua?"

Meredith aveva lo sguardo fisso verso la strada, e sembrava piuttosto pallida.

"Meredith?" Le toccai leggermente il braccio, e la vidi fare un balzo per staccarsi da me, tenendo gli occhi sgranati come se fosse sorpresa dall'avermi al suo fianco.

"Mary, tutto bene?" Chiesi, notando la sua espressione con la coda dell'occhio.

Lei si mise più comoda sul sedile, tirandosi indietro i capelli con le mani e annuendo.

Sapevo che mentiva, e se lo stava facendo voleva dire che ciò che nascondeva doveva essere davvero pericoloso.

"Non voglio che resti da sola sta notte."

Sentii il suo sguardo su di me "A casa ci sono Cara e Mason."

Scossi le spalle "Fa lo stesso, dormi da me."

Sentivo che non potevo abbandonarla, che dovevo prendermi cura di lei in quel momento così fragile.

Lei non disse più nulla fino a quando non fummo in camera mia, dove si sedette sul letto guardandomi "Se vuoi posso dormire io sul divano."

Scossi il viso, togliendomi la felpa e restando in maglietta "Non ti preoccupare, vado io."

Meredith mi afferrò il braccio, costringendomi ad avvicinarmi a lei.

I suoi occhi erano così grandi che avrei potuto leggerle l'anima, se solo me l'avesse concesso.

"Resta con me, Stiles."

Non dissi nulla, stendendomi al suo fianco sotto le coperte.

Lei si era rannicchiata in posizione fetale, e sembrava una bambina che aveva appena fatto un brutto sogno.

Io la guardavo e vedevo finalmente parte della sua corazza vacillare, e quello che c'era dietro era ancora tutto da scoprire.

Le scostai qualche ciocca dal viso, e lo sentii freddo per colpa della nottata passata nel bosco "Che cos'è la Caccia Selvaggia, Mary?"

Capii dai suoi occhi che era la domanda più sbagliata da fare, e subito mi corressi "Tranquilla, posso aspettare."

Lei si mise più calma, stringendo a se le coperte come un orsetto.

Sentivo i suoi piedi a contatto con i miei, e avevo iniziato ad accarezzarli con la punta del pollice.

"Ho paura, Stiles." Disse, e io non feci altre domande, la presi semplicemente tra le mie braccia, avvolgendo le mie gambe con le sue.

Lei iniziò a piangere, e io le accarezzavo i capelli mentre aumentavo la presa sul suo corpo.

Volevo che sapesse che non era sola, che c'era qualcuno a proteggerla.

Meredith continuò a piangere e singhiozzare per una decina di minuti, fino a quando non iniziò a calmarsi e addormentarsi con ancora le mani strette saldamente alla mia maglietta.

Io non riuscivo a muovermi, e neanche lo volevo, e continuai ad accarezzarle i capelli e il viso fino a quando il corpo di Meredith non tornò caldo e la sua espressione più serena.

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