Rientro a casa con una sensazione di tristezza e di sconforto addosso. La casa è fredda, il camino è spento e mia madre è uscita per andare al lavoro già da ore.
Sono contenta che non ci sia, vedermi in queste condizioni probabilmente l'avrebbe preoccupata inutilmente.
Sto bene, me lo ripeto mentalmente da quando ho lasciato casa di Chris, anche se il mio stomaco non vuole saperne.
C'è un dolore che preme fastidiosamente all'interno, poco sopra all'ombelico. E' incessante, sembra quasi una fitta.
Premo forte lì dove il dolore è più intenso, mi accascio al muro aspettando che mi passi, ma questo aumenta.
Riesco a malapena a correre in bagno, prima che la sensazione di vomito scaturisca altre fitte allo stomaco.
Rimetto incessantemente per alcuni minuti, inginocchiata davanti al water con le lacrime agli occhi.
Non sono ubriaca, non è a causa dell'alcol.
Sono le parole a volte a ferirti di più e quelle del padre di Chris mi hanno lacerato lo stomaco.
Vomito, mentre il suo sguardo schifato mi ricompare nella testa.
Vomito, mentre le sue parole dure risuonano nelle orecchie.
Vomito, mentre gli occhi tristi di Chris mi ritornano nella mente.
Mi rialzo solo quando ormai non ho più forze nel corpo, mi trascino fino al lavandino aiutandomi a sollevarmi in piedi.
Le ossa sono indolenzite e le gambe faticano a reggermi. Ho bisogno di una doccia calda per rimettermi in forma e per schiarire la confusione nella mia testa.
Non ricordo niente della notte precedente, mi sono ritrovata a casa di Christoffer senza nemmeno sapere come io ci sia arrivata e quando forse ero riuscita a convincerlo a spiegarmi ciò che era successo, è arrivato il padre a interromperci e a sconvolgergli totalmente l'umore.
Ed ora mi ritrovo a casa, dopo che Chris mi ha lasciata qui senza nemmeno salutare, con migliaia di domande che mi tormentano il cervello e una sensazione di solitudine che mi fa venire voglia di piangere.
Sono una persona fin troppo fragile, anche se voglio apparire dura e sicura di me stessa, la verità è che spesso mi ritrovo a dover fare i conti con la solitudine che mi attanaglia.
Mia madre è sempre fuori per lavoro e mio padre semplicemente non c'è.
Adoro le mie amiche, ma a volte non riescono nemmeno loro a colmare il mio vuoto.
Forse nessuno sarà mai in grado.
O forse sto ancora sognando una storia d'amore come quella nelle favole.
Dopo Jonas non sono più stata con nessuno, non ho più avuto un fidanzato e forse una figura maschile vicino mi manca.
Ed è per questo che spesso tendo ad isolarmi, anche dalle persone che mi vogliono bene.
Vedere Noora e William vivere una bellissima storia d'amore mi fa capire che ho anche io la necessità di condividere la mia vita con qualcuno, di sognare per un po'.
Ma fino ad ora nessuno è stato in grado di conquistare il mio cuore, nessuno ha fatto scattare una scintilla ed io mi sento sola più che mai.
E ripenso anche a Chris. Quello sguardo triste mentre il padre sputava parole cattive non me lo scorderò mai.
Chris dall'apparenza così dura e menefreghista, nasconde in realtà una fragilità immensa, nonostante si ostini ad apparire forte ho capito che c'è qualcosa di più in lui. Quella lite col padre gli ha stravolto l'umore e non parlo solo di rabbia, vedevo anche tristezza e dispiacere nei suoi occhi.
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One more fight - Chriseva
FanficChris ha diciotto anni, è popolare nella sua scuola e ha tanti amici. Conosce tantissime ragazze che sarebbero disposte a tutto pur di avere un suo bacio. Ma Chris non conosce l'amore. Nessuna di loro ha mai conquistato il suo cuore. Nessuna ha mai...