La ragazza scomparsa

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Giovedì 2 Febbraio, 11,34

Giungiamo finalmente sul luogo del crimine, all'incrocio tra via Mazzini e via Domenico Ferri.
<<Oh, eccoti qua Pietro.>> un uomo sulla trentina, di bell'aspetto e con i capelli ricci va incontro all'investigatore, stringendogli la mano.
<<Buongiorno Commissario.>> Pietro ricambia il saluto, poi si gira verso di noi, indicandoci con un gesto della mano<<Mi sono permesso di portare due miei amici, è un problema?>> il Commissario ci squadra dalla testa ai piedi per qualche interminabile secondo, poi alza le spalle<<Come preferisci.>> l'uomo avanza con passo deciso verso di me, poi si presenta:<<Sono il Commissario Roncassaglia, il miglior Commissario di Molinella ed anche quello più in forma! Piacere di conoscerti.>> mi stringe la mano in maniera molto sbrigativa.
<<Piacere mio. Sono Matteo Borghe, ma può chiamarmi Borghe.>> Roncassaglia si presenta anche a Seba, poi torna da Pietro. L'investigatore è assorto ad ispezionare il luogo del crimine.
Il capo della polizia inizia a descrivere la ragazza scomparsa:<<Si chiama Erica Vaselli, ha 18 anni ed è una studentessa del Liceo Giordano Bruno di Budrio. Ed è anche molto attraente.>> fa una piccola pausa e dà un colpo di tosse.
<<Stavo dicendo... l'ultima volta è stata vista martedì 31 gennaio alle 15.45. Era in giro con alcune amiche, poi un suo conoscente l'ha avvicinata e da lì nessuno l'ha più vista.>>
Vaselli... dove ho già sentito questo nome? Possibile che la sua sia una famiglia importante?
<<Ormai sono passate circa 48 ore, sembra proprio che sia scomparsa.>> afferma Pietro, accarezzandosi il mento, senza distogliere lo sguardo dal marciapiede.
<<E per il momento non sono stati trovati indizi di nessun tipo: né cellulare, né portafoglio. Niente. Il rapitore o i rapitori non hanno neanche contattato la famiglia per chiedere un riscatto. Non vorrei tirare le somme, ma a quest'ora potrebbe essere già morta.>> il poliziotto non ha tutti i torti. Dopo un lasso di tempo così lungo, potrebbe non esserci più speranza.
<<Questa faccenda mi puzza. Rapire la figlia della famiglia più ricca della provincia e non chiedere un riscatto? Il rapitore è per caso un'imbecille?>> ragiona il detective a voce alta.
Mi ricordavo bene! Quel nome mi è famigliare perché avevo letto sul giornale qualche settimana fa che i Vaselli si erano trasferiti in una villa poco distante dal centro di Molinella.
<<Signor Commissario, ho trovato qualcosa!>> grida uno degli agenti di polizia che stava ispezionando la zona insieme a Pietro, alzando un oggetto bianco. Quando ci avviciniamo, Pietro lo strappa dalle mani dell'agente e lo osserva attentamente.
<<Sembra un fazzoletto di carta bagnato>>, avvicina il naso al pezzo di carta poi si scosta immediatamente.
<<È strano, sembra quasi dolce!>>
Dopo l'affermazione di Pietro, Seba sbarra gli occhi, esclamando:<<Allontanati subito!>> e il mio amico strappa a sua volta il fazzoletto dall'investigatore.
<<Ehi, mollalo! Potrebbe essere un'indizio!>> il Commissario prova a riprendersi il pezzo di carta ma l'investigatore interviene:<<Aspetti, lo lasci fare, è uno studente di chimica, potrebbe dirci qualcosa!>>
Dopo averlo annusato accuratamente, Seba afferma:<<Come sospettavo, questo è Cloroformio, una sostanza tossica che viene spesso impiegata come anestetico. É stato sicuramente usato per il rapimento.>> dichiara Seba, seguito da commenti di approvazione.
<<Il tuo amico è in gamba.>> sottolinea il Commissario. Seba però non ha ancora mollato il fazzoletto e sta continuando a studiarlo. Ha l'aria confusa.
<<Tutto bene?>> chiedo al mio amico.
<<Sì, però c'è qualcosa di strano. L'odore è ancora molto forte, nonostante siano passate quasi 48 ore dal rapimento. Inoltre è ancora molto umido!>> spiega, consegnando l'indizio al Commissario.
<<Interessante, non me l'aspettavo.>> Roncassaglia mette al sicuro il pezzo di carta, poi fa cenno ai suoi subordinati di andare in macchina ad aspettarlo.
<<Noi adesso andiamo ad interrogare le amiche che erano con Erica al momento della scomparsa. Pietro, tu e i tuoi amici volete venire?>> il detective fa i salti di gioia dall'emozione.
<<Sarebbe bellissimo! Finalmente parteciperò ad un vero interrogatorio!>> poi torna a fissare me e Seba con atteggiamento minaccioso, puntandoci un dito contro:<<Voi venite, vero?>>
Alziamo le spalle e rispondiamo, in coro:<<Tanto non abbiamo nulla da fare!>>

<<Quando è stata l'ultima volta che avete visto Erica Vaselli?>> chiede Roncassaglia.
<<Era il 31 gennaio e stavamo facendo una passeggiata dopo scuola...>> inizia Anna, una delle due amiche di Erica, con le lacrime agli occhi.
<<Avevamo già superato il Leon d'Oro e stavamo per girare a sinistra, quando... quando...>> la ragazzina scoppia in lacrime, l'altra, Caterina, riprende il discorso:<<Quando Erica riceve la telefonata da un amico, dicendo che era dietro l'angolo e che voleva salutarla.>>
io, Pietro e Seba siamo fuori dalla stanza dell'interrogatorio ad osservare la scena da un vetro antiriflesso.
<<Perché non avete chiamato subito la polizia?>>
<<Pensavamo fosse andata via col suo amico. Ci è sembrato strano che fosse andata via senza avvisarci, ma non volevamo preoccuparci troppo. Però, quando il giorno dopo non l'abbiamo vista a scuola e, chiamando i suoi genitori, abbiamo scoperto che non era neanche tornata a casa, abbiamo chiamato la polizia.>> conclude Anna, cercando di trattenere le lacrime.
<<Dopo aver denunciato la scomparsa di Erica, abbiamo chiamato anche la sua migliore amica: Martina Numa. Le abbiamo spiegato la situazione e lei ci ha urlato contro, ritenendoci responsabili della scomparsa di Erica>>, aggiunge Caterina,<<Ma non è stata colpa nostra!>>
<<Capisco, non preoccupatevi.>> il Commissario congiunge le mani e si sporge in avanti<<Ditemi una cosa. Dopo che vi siete accorte che Erica non tornava siete andate a vedere se era con il suo amico?>>
<<Sì, certamente.>> risponde Anna.
<<E avete per caso notato un fazzoletto simile, per terra?>> Roncassaglia fa vedere il pezzo di carta con il cloroformio e le studentesse fanno una faccia confusa.
<<No, non c'era niente del genere.>> dichiara Caterina.
<<Interessante...>> sussurra il capo della polizia, poi aggiunge:<<Lo abbiamo ritrovato un'ora fa sul luogo del rapimento.>>
Caterina sbarra gli occhi<<Un'ora fa? Ma io sono passata di lì anche stamattina, verso le otto, e non c'era niente!>>
il caso si fa sempre più misterioso. Come faceva il fazzoletto ad essere sul luogo del crimine alle undici e mezza ma non alle otto?
Il Commissario guarda Caterina, incredulo, poi si alza per accompagnare le studentesse all'uscita.
<<Grazie per il vostro contributo. Lasciatemi il vostro numero di telefono, così se avrò bisogno di contattarvi non avrò problemi.>>
Roncassaglia apre la porta per farle uscire,<<Ah, un'ultima cosa. Siete single?>>
Le ragazzine si scambiano uno sguardo confuso e blaterano qualche parola a caso, colte di sorpresa.
<<Accidenti, è vero che siete ancora minorenni! Fa niente, andate pure, buona giornata!>>
il Commissario le fa uscire dalla stanza e indica loro l'uscita dalla centrale, ma Pietro le ferma prima che possano uscire.
<<Scusatemi ragazze ma ho assolutamente bisogno di sapere una cosa.>>
<<E tu chi sei?>> domanda Anna, aggrottando le sopracciglia.
<<Ciao, sono Pietro! Molto piacere>> stringe velocemente la mano ad entrambe le studentesse, poi continua:<<Per favore rispondete a questa domanda: Qual'è il supereroe preferito di Erica?>>
<<Ma questo cosa c'entra con...>>
<<Rispondete e basta, per favore.>>
<<Credo Wonder Woman, ma non ne sono troppo sicura.>> risponde Anna. Pietro sembra soddisfatto della risposta e le lascia andare via.
<<Credevo volessi anche tu il loro numero.>> scherza Seba, dando al detective un colpetto sulle spalle.
<<Macché! Mi avete scambiato per il Commissario?>> controbatte l'investigatore, provocando Roncassaglia.
<<Attento a come parli, altrimenti ti tolgo dal caso!>> minaccia lui e Pietro alza le mani in segno di resa. Io e Seba iniziamo a ridere ma veniamo interrotti dall'arrivo di uno dei funzionari di polizia.
<<Capo, potrebbe essere interessante! È stato trovato un oggetto che forse è collegato alla ragazza scomparsa, dia un'occhiata!>>
Il giovane poliziotto consegna nelle mani del Commissario quelle che sembrano essere delle mutandine colorate.
<<C'è un simbolo.>> afferma Roncassaglia, poi si rivolge a noi<<Qualcuno lo riconosce? Fate qualche ricerca, su!>> ordina, eccitato dalla possibilità che possa essere un altro indizio. Mi avvicino alle mutandine per vedere il simbolo e cercare di capire di cosa si tratti. La grande "W" è inconfondibile.
<<Lo conosco!>> grido, felice di tornare utile. Tutti gli anni spesi a leggere fumetti sono serviti a qualcosa, finalmente.
<<È il simbolo di Wonder Woman!>>



Ciao ragazzi! Ecco qua la terza parte come vi avevo promesso! Fatemi sapere cosa ne pensate! 😁

Il Misterioso Caso delle Mutandine di Wonder Woman-#wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora