Remember, remember

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"Zio..."
"Fili..."
"Sei preoccupato?"
"Si nota tanto?"

Il giovane annuì.

"Dwalin...non c'è...nessuno l'ha visto entrare a Erebor dopo la battaglia..."
"Dove pensi che sia?"

Thorin scosse la testa, non aveva la minima idea né di dove fosse né del motivo per cui non era presente.

"Fili...c'è una cosa che devo dirti"

Il giovane lo guardò. Sapeva già tutto.

"Zio...lo so. Ecco, anche io...anche io devo dirti una cosa" e arrossì vivamente.
"So di te e Kili da quando avevate sedici e dodici anni"

Il biondo nano lo fissò sbigottito, arrossendo di più.

"Zio...noi..." e si morse le labbra, il nano sembrava arrabbiato.
"Fili, possiamo parlarne un'altra volta? Te ne prego..." e si prese la testa tra le mani, chiudendo gli occhi.
"Vi fa male la testa, mio signore?"

Thorin riaprì gli occhi di scatto: suo nipote non era mai stato ossequioso, lo aveva sempre idolatrato vero, ma lo aveva anche sempre chiamato per nome, pochissime volte zio, mai in quel modo.

"Fili, perché mi dai del voi?"
"Siete il mio re ora, zio. Il rispetto..."
"Non cambiare mai, Fili. Non lasciare che eventi indipendenti da te ti cambino. Resta sempre il giovane nano scavezzacollo che sei ora" -pausa- "E non chiamarmi Signore, io per te sono solo Thorin, al massimo zio..." e sorrise, notando i lucciconi agli occhi del maggiore dei suoi nipoti.

Lo tirò a sé, stringendolo forte tra le braccia.

"Tuo padre sarebbe fiero, io lo sono di te Fili, del nano che sei diventato. Sarai un buon re"
"Nessun re sarà mai migliore o più grande di te, zio!" rispose il giovane principe tra le lacrime, stringendo il re e padre putativo.

Si staccarono dopo un po' e Thorin asciugò le guance di Fili, dandogli un buffetto sul mento.

"Vedrai che tornerà Thorin...lui tornerà, lui torna sempre" e si alzò, chinando lievemente la testa in segno di rispetto e allontanandosi, raggiungendo il suo posto al tavolo del Re, accanto a suo fratello, ai suoi amici e agli ospiti del Re.

Thorin restò solo a riflettere, estraniandosi così tanto a non vedere e non sentire nessuno.
E si perse nei ricordi.

                                                                   #flashback#

Dunland, 2772 T. E.

"Balin, stai fermo per favore!" sbottò Fundin, cercando di far stare tranquillo il figlio maggiore, 9 anni, che giocava vicino al fiume bonariamente seguito da suo zio Groin.

In piedi vicino a Fundin c'era suo cugino Thrain e, accanto a lui, il figlio maggiore Thorin, un bel giovane nano di ventisei anni, intento a tenere in equilibrio con due dita un pugnale.

"Cugino, sei nervoso?"
"Posso non esserlo?"
"E' il tuo secondo figlio, coraggio!" e gli batté una pacca sulla spalla.
"Lo so...tu come hai fatto, ne hai tre..."
"A dir il vero non so come ho fatto!" e risero insieme, proprio mentre un nano guaritore correva verso di loro.

Chinò la testa al figlio del re e si schiarì la voce, ansimando per la corsa.

"E' nato!!"

Subito tutti si precipitarono verso la grotta, dove la moglie di Fundin ora riposava, spossata, assistita da tre nane e due guaritori.

"Gilif!" esclamò Fundin, raggiungendo il giaciglio e prendendole la mano con gentilezza.
"E' maschio?" sussurrò lei, gli occhi lucidi di febbre.

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