Leaving

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Il buio regnava sovrano in quel luogo.
Le tenebre lo circondavano, ma lui non se ne preoccupò.
Avanzava lentamente, come trattenuto da un filo, sottile, invisibile ma resistente.

"Thorin..." udì una voce profonda e conosciuta chiamarlo.
"Padre..." mormorò il giovane, scorgendo il vago spirito di suo padre nell'ombra.
"Devi tornare indietro. Tu sei nato per essere re, figlio mio. C'è chi ti aspetta..."

Sul viso di Thorin comparve un barlume di sorriso.

"Sono molto fiero di te, dannatamente fiero..."
"Padre!"
"Vai! Ora!" e si dissolse davanti ai suoi mimando con le labbra le parole "ti voglio bene".

Thorin cercò di afferrare suo padre, ma quello svanì velocemente in un fil di fumo grigio.
Provò a gridare ma non ci riuscì, si sentiva soffocare, come se tutta l'aria fosse sparita insieme a suo padre.
Si sentiva svenire, e guardandosi le mani soffocò un grido.

Stava sparendo.
Si stava svegliando.

*

"Thorin...Thorin..." lo chiamò una voce bassa e implorante.

Il Nano aprì lentamente gli occhi, incrociando subito quelli acquosi di suo cugino, che gli puliva una profonda ferita alla mano.

"Balin..."
"Non speravamo più...Quando i ragazzi ti hanno riportato, sembravi..."
"Sembravo?"
"Morto..."

Thorin rimase un momento sospeso.
Quello che aveva visto, era forse morto davvero, anche se solo per un istante?

"Dwalin?"
"Lui e Bombur sono corsi a cercare guaritori elfici e Gandalf, per Kili..."
"Che cos'ha?" e Balin gli indicò la branda non lontano, dove giaceva il giovane, occhi chiusi.

Thorin mugulò nel vedere il caro nipote ferito così gravemente. Non era la prima volta, in quel viaggio, che il giovane rischiava la pelle.

"Gli altri stanno tutti bene, chi più chi meno, ma ehi, siamo ancora vivi, tutti noi!"
"Dwalin sta bene?"
"Thorin...me lo hai già chiesto"
"Ti ho chiesto dov'era, ora ti chiedo se sta bene"

Balin lo fissò per un istante: come mai tutto quell'interesse per suo fratello?
Scosse la testa e poi sorrise.

"Come sta...sta bene Thorin, le solite cose, lo conosci, ci vuole più di qualche Orco per ucciderlo. Ci ha salvati tutti sai? Ci ha tirati fuori tutti dai pasticci, mi ha trovato sotto una pila di orchi morti, se non mi trovava probabilmente sarei morto lì"
"E' sempre stato così...anche da piccolo era così"

Balin sorrise, Thorin aveva ragione.
Dwalin era sempre stato così. Si preoccupava e si era sempre preoccupato prima degli altri, spesso a scapito di se stesso, cosa assai strana per un Nano.

"Thorin!!" la voce acuta e stanca di Bilbo sorprese sia Balin sia lo stesso Thorin.
"Bilbo! Dov'eri? Eravamo preoccupati!"
"Sotto un mucchio di corpi. Mi hanno colpito alla testa, e non ricordo nulla da quel momento, finché Gandalf non mi ha trovato..."
"Dov'è...dov'è Gandalf?" chiese Thorin, agitandosi non riuscendo a vederlo.
"Non ti agitare, è con tuo nipote" cercò di tranquillizzarlo Balin, asciugandogli il sudore e pulendogli le ferite superficiali con rimedi preparati di Oin.

Thorin mise giù la testa e cadde in una sorta di dormiveglia; era il dolore a tenerlo vigile.

*

"Thorin...Thorin svegliati" lo scosse una voce calma e profonda.

Inconfondibile.

Aprì gli occhi, incontrando subito quelli grigi di Dwalin.
Il nano stava seduto su una specie di sgabello, apparentemente sano e salvo; sotto gli occhi, tuttavia, si notavano i segni della stanchezza e della battaglia.

"Dwalin, dovresti riposare. Sei esausto..."
"Dormirò quando tutto sarà finito"
"Ma è tutto finito...la battaglia è vinta, Bolg è morto e così quasi tutto il suo esercito, abbiamo riconquistato Erebor, scacciato Smaug..."
"Riposerò, se è quello che desidera il mio Re"

Thorin lo scrutò con irritazione, la sua caparbietà era risaputa.

"Testone! Vai a riposare!"
"Me lo ordina il Re?"
"Te lo chiede il tuo amico d'infanzia..."
"Oh, allora andrò..."
"Bene"

Si alzò lentamente, come se tutta la stanchezza gli fosse piombata addosso tutta insieme.

"Thorin..."
"Uhm?" e lo guardò, ricambiato da occhi grigi e lucidi.
"Sono felice che tu sia vivo..." rispose Dwalin, la voce contratta.

Thorin allungò la mano a scostargli una treccina dal viso.

"Anche io...per te..."
"Ora ti lascio riposare, così vado anch'io...a dopo"

Il nano disteso annuì e si rilassò nel suo giaciglio, chiudendo gli occhi con un mezzo sorriso leggero sulle labbra.
Dwalin lo guardò per un po', poi si voltò e si diresse lesto e invisibile all'uscita della tenda sparendo nella luce del tramonto, gli occhi pieni di lacrime amare.

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