Wells voleva tornare a cercare l'acqua e, nonostante concordassi che era una priorità, non aveva senso che sforzasse la caviglia: la vita non sarebbe stata facile d'ora in avanti e doveva rimettersi in sesto.
Quindi concordammo che sarebbe rimasto vicino alla nave, mentre io tornavo a fare un giro. Di nuovo fui felice delle ricerche extra che avevo fatto, perché non mi ci volle molto. Cercai le piante che sapevo avevano bisogno di molta umidità ed alla fine trovai ciò che cercavo, nascosta in una piccola macchia di arbusti.
Era un posto bellissimo: da una roccia molto alta, scorreva ininterrotta una piccola cascata di acqua gorgogliante che finiva in una pozza larga un paio di metri ed abbastanza profonda al centro; poi l'acqua continuava il suo percorso allontanandosi in un rigagnolo trasparente. Bellissimo. L'acqua era perfetta, anche se molto fredda; ma decisi comunque di farmi un bagno prima di rivelare a tutti l'esistenza di quel posto: sarebbe sicuramente diventato troppo affollato per i miei gusti!
Dopo un breve ma rinfrescante bagno, cercai di asciugarmi come meglio potevo col muschio prima di rivestirmi.
Mentre tornavo alla nave ero più rilassata e calma; i capelli legati gocciolavano, bagnando la maglietta che mi si era appiccicata sulla schiena; ma non avevo freddo.
Quando mi avvicinai alla meta cominciai a sentire urla e risate... Erano eccitati per qualcosa
"Chi è il prossimo?"
Oh no... La voce di Bellamy... Cosa stava succedendo ora?
"Che diavolo state facendo?!?" Oh, no!!! Questo era Wells... Quella giornata sarebbe mai finita?
Finalmente arrivai abbastanza vicina e quasi mi aspettavo quello che vidi: bracciali a terra. Li stava convincendo a toglierli. Cominciai ad arrabbiarmi: era ovvio che lo stava facendo per salvarsi, altrimenti cosa gliene sarebbe importato?!
"Ci stiamo liberando!" Disse Bellamy avvicinandosi a Wells "a te cosa sembra?"
Dovevo ammettere che era incredibile quanto facilmente aveva preso il comando: ogni parola che diceva, ogni gesto, lo rendevano solo più giusto agli occhi dei cento; che, senza neanche accorgersene, lo seguivano in ogni sua mossa... Anche se non era la cosa migliore per la collettività, Bellamy avrebbe ottenuto quello che voleva: era un leader nato.
La stessa cosa non si poteva dire di Wells: poteva avere le capacità, ma certo non il carisma o, ancora più fondamentale, quell'aria che lo faceva assomigliare ad uno di noi.
"A me sembra che tu stia cercando di ucciderci tutti!" Rispose il ragazzo esasperato "Le comunicazioni sono andate." Continuò zoppicando verso gli altri ragazzi "questi bracciali sono tutto quello che abbiamo. Toglieteli e crederanno che non sia sicuro seguirci!"
"Ma è questo il punto, Cancelliere!" Bellamy sorrideva e sembrava molto più forte, mentre si muoveva senza zoppicare "possiamo pensare a noi stessi, non è vero?"
Un ruggito di approvazione si sollevò dalla folla
"Pensate che sia un gioco?!" Mi feci avanti, affiancando Wells "non ci sono solo i nostri amici ed i nostri genitori lassù. Ci sono i nostri agricoltori, i nostri dottori, i nostri ingegneri! Non mi interessa quello che vi dice: non sopravviveremo quaggiù da soli! ...e poi visto che è sicuro, perché non dovreste volere che la nostra gente ci segua?"
Bellamy mi guardava serio, le braccia incrociate davanti al petto... Mi ero appena fatta un nuovo nemico
"La mia gente è già qui" disse calmo, e poi alzando la voce ed indirizzandosi ai cento "QUELLA gente, ha rinchiuso la mia gente. QUELLA gente ha ucciso mia madre per aver avuto un secondo figlio. Tuo padre l'ha fatto" aggiunse indicando Wells
"Mio padre non ha scritto le leggi" si difese l'altro
"No, le ha fatte rispettare. Ma non qui!" Ancora una volta gridò agli altri ragazzi "qui non ci sono leggi!"
Oh mamma... Lo sapeva che c'erano degli assassini tra quei ragazzi?
"Qui facciamo tutto quello che diavolo vogliamo, quando diavolo vogliamo!! Non ti deve piacere Wells" cominciò ad avvicinarsi a noi "puoi cercare di fermarlo o cambiarlo, uccidermi! E lo sai perché?" Aspettò qualche secondo per dare più effetto "Quello che diavolo vogliamo!"
Dopo poco tutti ripetevano come un tormentone quelle parole; Wells stava praticamente fumando, mentre Bellamy ci guardava con un ghigno, sapendo di avere il favore della maggioranza.
"Pioggia!!" Urlò qualcuno in lontananza.
Sollevai il volto verso l'alto e sentii le gocce che cadevano e mi bagnavano la pelle.
"Sta piovendo!!" I ragazzi cominciarono ad impazzire.
Chiusi gli occhi e sorrisi, mio malgrado: era una sensazione bellissima.
"Dobbiamo raccoglierla!" Scattò subito Wells... Era proprio un soldatino! Poteva almeno godersi il momento...
"Non credo ci sia bisogno" lo interruppe Bellamy, poi lanciò un'occhiata fredda nella mia direzione "Beth ha trovato l'acqua"
Wells si girò verso di me, in attesa di conferma
"Come fai a saperlo?" Chiesi a Bellamy, anche io con tono freddo: ora che aveva capito che non mi sarei tolta il bracciale, la mia amicizia non gli interessava più... Che rabbia che mi faceva venire!
"Hai la schiena bagnata" rispose voltandosi e prendendo a camminare nella direzione della nave
"Che stronzo..." Sibilai
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The100 - L'eccezione alla regola
FanfictionBeth è l'eccezione alla regola; lo è sempre stata. Ed è una prigioniera sull'Arca, la stazione spaziale su cui sopravvive il genere umano dopo una guerra nucleare che ha reso la Terra un inferno radioattivo. Quando una volta compiti 18 anni però, ne...