Finalmente!! Mi sedetti sulla scatola di metallo davanti allo schermo che Raven aveva creato quasi dal niente. Avevo aspettato un po', ma finalmente era il mio turno! Avrei parlato con mia madre!! Mi veniva da piangere per l'emozione.
Ripensai al suo sorriso, al modo in cui i suoi occhi brillavano... Feci un paio di grosso sospiri per calmarmi.
Finalmente la sedia nello schermo si mosse, ma non ci si sedette mia madre
"...Consigliere Kane?" Scossi la testa, incredula. Mi piaceva Kane. Tutti lo criticavano perché era inflessibile ma io credevo che fosse un comportamento giusto. Inoltre aveva votato contro la mia carcerazione. Si ricordava di me "Ciao Beth" sorrise stancamente. Non volevo essere scortese e quindi sorrisi a mia volta, nonostante la mia impazienza; ma poi notai qualcosa nel suo sguardo che mi fece rivoltare lo stomaco.
Pietà.
"Cosa...?" Ma poi capii. Capii tutto "Dov'è mia madre?" Chiesi allarmata
"Beth..."Mi lasciai andare. Ero appoggiata alla parete di metallo della nave, in un punto poco visibile, sepolta dalle felci. Davanti a me giaceva il mio bracciale, a pezzi. Lo guardai con disprezzo. Osservai il mio polso. Il sangue era fuoriuscito dai buchetti che avevano lasciato gli aghi, ed era tutto sparso sulla mia pelle.
Avevo tenuto quella cosa per tutto quel tempo... A cosa era servito?
Non c'era nessuno sull'Arca a cui interessasse...
"Beth" Clarke era in piedi davanti a me. Guardò un secondo a terra i resti del bracciale, ma tornò velocemente su di me.
Sapeva.
"Si?"
"Ho saputo di tua madre... mi dispiace" mormorò, avvicinandosi di qualche passo. Non le risposi.
Non sapevo che cosa provavo. Non avevo pianto, mi sembrava fosse una cosa superflua: mia madre non c'era più. Ero sola al mondo.
Non potevo essere anche vulnerabile. Clarke mi osservò un secondo prima di farsi avanti "Mi daresti una mano?"
"Con cosa?" Chiesi piatta. In realtà non ero interessata
"Bellamy non si farà vedere da Jaha e..."
"E tu vuoi qualcuno che ti affianchi mentre fai la tua prima comparsa ufficiale come leader dei Cento" la interruppi.
Avevo capito subito cosa voleva.
Lei me lo avrebbe spiegato facendo tremila giri di parole.
Così risparmiavo tempo ad entrambe. Clarke rimase stupita per qualche secondo, prima di riprendersi dalla sorpresa, scuotendo la testa "Non c'è nessun..."
"Piantala" la interruppi di nuovo "è ovvio che ci siano dei leader. Ed uno sei sicuramente tu"
Voleva provare di nuovo a fare la falsa modesta, ma capì che non ero dell'umore giusto "Verresti?"
Sospirai, guardando ancora i resti del bracciale "Non ho niente da fare..."
Solo quando mi ritrovai davanti allo schermo mi ricordai che ci sarebbe stato Jaha seduto sulla poltrona dall'altra parte. Riuscii a trattenermi dall'urlare solo a stento.
Per tutto il tempo stetti in piedi dietro Clarke, in silenzio, fissando un angolo scucito della tenda.
Ma sentii tutto. Clarke mi propose di andare con lei a cercare il deposito di cui ci aveva informato il cancelliere, ma scossi la testa stancamente "Non credo di esserne in grado al momento"
Sembrò un po' delusa, ma capì e non insistette. Lo apprezzai. Clarke mi piaceva."Ehi!" Monty e Jasper guardarono nella mia direzione quando li chiamai. Mi fecero sorridere. Per un istante. Poi rimisi gli angoli della mia bocca al loro posto. Non era giusto che sorridessi. Non lo avrei più fatto "Avete visto Daks?"
"No" Jasper si fece saltare in bocca un paio di noci. Stavano impacchettando le razioni. Monty gli tirò una gomitata, poi mi rispose gentile "Laggiù col gruppo"
Eccolo. Lo sguardo di pietà. Mi allontanai nella direzione che mi aveva indicatoStava scuoiando una lepre. Non ci feci quasi caso "Daks" chiamai. Lui si voltò verso di me "Ehi" mi salutò mentre metteva via la pelle e cominciava e sezionare l'animale "È il tuo turno" lo informai piatta. Lui mise via tutto e si lavò le mani nella tinozza che tenevano lì vicino "Accompagnami"
Facemmo qualche passo in silenzio. Sentivo i suoi occhi d'argento su di me "Mi dispiace per tua madre"
Ecco lo aveva detto. Ci fermammo davanti alla tenda e mi voltai verso di lui. Feci un sospiro e poi alzai il viso per guardarlo. Era serio. Non aveva quell'aria di pietà che avevano gli altri. Aveva il potere di tranquillizzarmi solo con lo sguardo. Mi faceva sentire... Serena "Davvero" mi strinse il braccio, delicatamente "...se ne vuoi parlare..."
"Non voglio" lo interruppi scuotendo la testa
"Ma se volessi..."
"Lo so" lo interruppi di nuovo. Questa volta un mezzo sorriso si formò sulla mia bocca. Mi prese la mano ed io la strinsi forte. Alla mamma, Daks non sarebbe piaciuto... Sorrisi di nuovo.
Daks mi attirò verso di sé e lasciò che seppellissi il volto nel suo petto mentre mi stringeva forte. Appoggiò il mento sopra la mia testa "Vuoi conoscere mia madre?" Chiese dopo qualche secondo
"Perché?" Ridacchiai mentre mi staccavo dall'abbraccio. Lui si strinse nelle spalle "Così.." Rispose. Scossi la testa, facendo qualche passo indietro "Grazie Daks, ma penso che andrò a riposarmi un po'... dovrei dare una mano ma..."
"Nessuno ti giudicherà" mi assicurò lui, annuendo comprensivo. Feci un altro sospiro "A dopo" mormorai mentre mi giravo e camminavo nella direzione della nave
"A dopo Beth"
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The100 - L'eccezione alla regola
FanfictionBeth è l'eccezione alla regola; lo è sempre stata. Ed è una prigioniera sull'Arca, la stazione spaziale su cui sopravvive il genere umano dopo una guerra nucleare che ha reso la Terra un inferno radioattivo. Quando una volta compiti 18 anni però, ne...