L'oceano

98 9 10
                                    

N/A:

mi sento malissimo per non essere riuscita ad aggiornare ma è un periodo un po' così e ho tantissimo da studiare!

Ringrazio tutte le persone che leggeranno il capitolo! <3

Then:

"è tuo?" mi chiede Shawn dopo un'ora di continuo studio. "che cosa?"

"quel libro" dice e lo prende in mano. "si. Me l'ha regalato mio padre"

"tuo padre ha buon gusto"

"già." dico e subito il mio pensiero va a mio padre. Un padre che non era quasi mai a casa, un padre del tutto assente ma che non poteva farci niente. Un padre di cui non avevo mai notizie se non da mia madre ogni tanto e solo quando glielo domandavo. Dopo poco sento una lacrima rigarmi il volto ma non so perché le mie mani non trovano la forza di andare ad asciugarla.

Shawn se ne accorge e subito mi abbraccia. Mi cinge le braccia intorno al corpo e il suo profumo invade le mie narici, i suoi capelli mi solleticano la guancia e le sue mani stringono forte. Piango contro la sua spalla e non riesco a fermarmi, come se in quel momento stessi abbracciando mio padre e non Shawn.

"shh non fare così" dice accarezzandomi la nuca in modo dolce e stringendomi più forte, come se volesse farmi sapere che lui era lì con me, per me.

Io inizio a singhiozzare, segno che sto smettendo di piangere e lui piano piano molla la presa. Quando siamo faccia a faccia mi asciuga le lacrime e mi sorride. Io cerco di fare del mio meglio per sorridergli ma non ci riesco.

"ho detto qualcosa di sbagliato?" dice dolcemente e prendendomi la mano come per darmi forza.

"no. E' solo che mi manca mio padre. Non lo vedo da mesi, non sento la sua voce da mesi e quel libro è l'unica cosa che ho sua"

"mi dispiace"

"non dispiacerti per qualcosa che non dipende da te" dico subito ma il mio tono di voce è freddo. "scusa non volevo risponderti male"

"tranquilla. Non deve essere facile avere un genitore assente"

"non lo è. Ma non è colpa di mio padre se non può essere qui con me. Lui lo sta facendo per me"

Lui annuisce e si alza. "ti va se andiamo a fare una passeggiata? Andiamo a vedere l'oceano. A quest'ora è bellissimo" dice porgendomi la mano.

"okay" rispondo e dopo pochi minuti siamo fuori casa.

"e siccome non mi piace vederti triste ora ti porto a prendere una cioccolata. Ti farà sentire meglio"

"Shawn non devi far..."

"shh. Lo faccio perché ho voglia" mi dice e io gli sorrido. Lui si avvicina, mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia.

Io avvampo e lui sorride nel vedermi tutta rossa in faccia così gli tiro uno schiaffetto sulla spalla e ci dirigiamo verso la spiaggia.

C'è un vento gelido in questo periodo dell'anno a Toronto e sulla spiaggia lo si sente ancora di più. E' un vento freddo che ti fa venire i brividi e porta tutte le coppiette ad abbracciarsi forte per non morire congelati.

Io amo il vento di Toronto. Ho sempre sognato di potermi sedere sulla spiaggia con il mio ragazzo e sentire quella sensazione così confortevole di essere riscaldata dal suo corpo.

Ma non penso accadrà mai.

Shawn e io ci sediamo sulla spiaggia e rimaniamo in silenzio per qualche minuti ad ascoltare il rumore del mare, ad occhi chiusi. Sentire il rumore del mare, delle onde infrangersi mi ha sempre rilassata. Quando riapro gli occhi vedo Shawn che mi fissa.

"che c'è?"

"niente. E' che sei bella"

"ma smettila"

"è la verità. Sei bellissima." dice e si avvicina, forse anche troppo.

"non sono così bella.. Quindi smettila" gli dico ma lui continua ad avvicinarsi. Sento il suo respiro sulle mie labbra e il suo viso avvicinarsi sempre di più. "shawn" dico io cercando di fermarlo. Shawn non poteva davvero essere interessato a me.

E proprio quando mi sta per baciare mi scanso e sento una palla di sabbia colpirmi sulla schiena.

Mi giro e vedo dei bambini che stanno giocando a lanciarsi la sabbia addosso.

"Scusa" dice uno nella mia direzione e io gli sorrido come a dire che non importa.

"Allora ti va una cioccolata?"

Io annuisco e insieme ci alziamo per andare in una bar li vicino. Ci sediamo e ordiniamo due cioccolate.

"Allora raccontami qualcosa di te" mi dice Shawn.

"Non c'è molto da sapere. Sono una ragazza tranquilla, che non ama il caos, che ama i libri. Tu invece?"

"Un ragazzo che gioca a football e poco di più"

"Abbia una vita interessante"

"Già" dice ridendo e in quel momento arrivano le cioccolate.

Passiamo tutto il pomeriggio lì, uno dei pomeriggi più belli del mondo.

THEN•Shawn Mendes•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora