Festa

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ecco il nuovo capitolo. Aggiorno due giorni di fila e spero di riuscire a scriverne un altro questo pomeriggio così da non lasciare tre settimane senza aggiornamento.

Grazie per aver letto il capitolo precedente e questo.

-lau

Then:

Dopo esserci guardate per la milionesima volta allo specchio, io e Faith usciamo di casa per andare alla festa.

Fuori c'è un vento freddo e io inizio a sentire i brividi ma non credo che sia del tutto dovuto al vento.

"dai Aria sbrigati o faremo tardi" mi rimprovera Faith per la mia lentezza. Io alzo gli occhi al cielo e aumento il passo.

"secondo te ci sarà tanta gente?" le chiedo quando sono di fianco a lei.

"secondo me si. Spero non troppa perché voglio poter ballare e divertirmi" esclama lei tutta esaltata.

Quando finalmente arriviamo a casa di Kristine noto che c'è un giardino enorme, con anche una piscina, ed è pieno di ragazzi che bevono, fumano o giocano a birra pong.

Entriamo nella casa di Kristine e subito un'ondata di aria calda ci invade. Cerchiamo di farci spazio fra i corpi sudati e andiamo a sederci su un divano che,non si sa bene come, è ancora libero.

Il salotto è enorme. Tutti i divani sono stati spostati ai lati della stanza così da poter avere più spazio per ballare, i quadri sono stati tolti per evitare che si rompessero e lo stesso vale per tv e altri apparecchi elettronici che non mi posso permettere.

"io vado a prendere qualcosa da bere vieni?" mi dice Faith mentre si alza in piedi. Io annuisco e la seguo verso la cucina dove moltissime persone si versano una bevanda giallastra che dovrebbe essere birra ma l'odore dice tutt'altro.

Faith riempie il suo bicchiere con quella bevanda, assaggia e subito fa una faccia schifata.

"è birra corretta e calda. Fa venire il voltastomaco. Non so come gli altri facciano a berla" dice arricciando la bocca e buttando il suo bicchiere.

"credo che a loro basti il fatto che sia alcol. Non deve essere buono per forza"

"bha io non li capisco proprio. Dai forza torniamocene in salotto e cerchiamo di farci spazio fra tutti quei corpi sudati" dice dirigendosi verso il salotto con la faccia ancora schifata a causa della birra e io la seguo.

"non so cosa ci trovino in queste feste. Non stanno neanche ballando. Saltellano con il loro bicchiere pieno di quella roba schifosa" esclama Faith acida.

Faith ha un carattere un po' particolare. Se viene delusa da qualcosa si arrabbia con il mondo. E oggi è stata delusa dalla festa.

"no dai Aria guarda non venirmi a dire che saltellare come un coniglio pazzo è divertente!"

"no non lo è Faith. Andiamo in bagno?"

Lei annuisce e io tiro un respiro di sollievo. Ho bisogno di una boccata d'aria e Faith di calmarsi.

Saliamo al piano di sopra per andare in bagno ma appena cerchiamo di aprire la porta notiamo che è bloccata così ci sediamo per terra ad aspettare.

"era meglio il film scusami Aria" dice con tono triste e io le metto una mano sulla spalla.

"tranquilla non preoccuparti. Vedrai che alla fine ci divertiremo" dico cercando di convincerla ma la verità è che nemmeno io sono convita di ciò che sto dicendo.

Le feste non hanno mai fatto per me l'ho sempre detto. Esattamente come Faith non ci trovo niente di divertente nel saltare a caso, con la musica che ti spacca i timpani, il buio quasi totale e una marea di gente che ti opprime.

"speriamo" dice Faith sconsolata e in quell'istante la porta in fondo al corridoio si apre.

Mi giro in quella direzione ma me ne pento subito.

Ci sono due ragazzi, o meglio un ragazzo e una ragazza, entrambi con i capelli scompigliati, segno che non erano dentro a chiacchierare.

Le lacrime iniziano a salire verso gli occhi ma non devo piangere, non posso piangere. Sono forte, o almeno devo sembrare forte.  

I due ragazzi si baciano in modo appassionato e lui non riesce a toglierle le mani di dosso.

Mi alzo e vedo con la coda dell'occhio Faith che mi segue urlando il mio nome ma io non voglio stare a sentirla. Ho solo bisogno di uscire.

Passo davanti ai due ragazzi e mi giro a guardarli. Non so spiegare il motivo, forse per rendermi conto di quanto stupida e imbecille fossi.

Il ragazzo mi nota e subito cerca di staccarsi dalla ragazza ma lei lo tiene stretto a sé e continua a baciarlo ma lui non la bacia più.

Continuo a camminare fino a uscire dalla casa e andare in giardino ma non riesco a fermarmi.

"Aria fermati!" urla Faith ma non ci riesco. Non riesco a fermare le mie gambe. "Aria per favore finirai per farti male!" urla ma è come se il mio cervello non capisse ciò che mi sta urlando.

Sento la mano di qualcuno afferrarmi il braccio. La stessa stretta di quella mattina di qualche settimana prima ai campi di atletica. La nostra prima conversazione.

Era il ragazzo di prima, Shawn.

"Aria posso spiegare" dice ma io non lo ascolto e continuo per la mia strada. Lui molla la presa ma sento i suoi passi dietro di me così cammino più veloce nel tentativo di seminarlo.

"Aria ti prego. Per me non significa nulla!"

"esattamente come me"

"non è vero Aria. Dai fermati e parliamone"

"no. Io con te non ci parlo più"

Non riesco a vedere quasi nulla a causa delle lacrime agli occhi.

E poi non vidi più nulla.

THEN•Shawn Mendes•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora