5 capitolo
We are all living the same way
We are escaping the same way
We are a part of the same play
We think we're making our own way
Pov's Rossana
"Quindi tu mi stai dicendo che un perfetto sconosciuto, per giunta mascherato, ti ha baciata?" disse Katie con il suo solito tono di voce troppo elevato.
"Si ma... abbassa la voce, non credo che la gente in libreria voglia sentire i dettagli sulla mia vita."
Io e Katie ci eravamo conosciute al liceo, la nostra storia era un po' strana: all'inizio ci odiavamo perché avevamo la cotta per lo stesso ragazzo, il solito quaterback senza cervello della squadra di football. Dopo quasi un anno che ci andavamo dietro senza ottenere risultati e farci cattiverie a vicenda, lasciammo perdere il bello impossibile e iniziammo a frequentarci. Piano piano scoprimmo di avere molte cose in comune come la passione per i viaggi e per i libri, per la musica country e per le scarpe, per la letteratura e per gli animali. Diventammo così amiche e decidemmo di andare al college insieme e frequentare la stessa facoltà. Finito il college ci comprammo un cane, un pick-up e una casa al centro di Chicago, dopo poco coronammo il nostro sogno di aprirci una libreria.
Certo, a trentacinque anni vivere con un golden retriever e la propria migliore amica non era il massimo per gli altri, ma d'altronde io ero felice così. Al contrario mio, Katie aveva un fidanzato di nome Joe. Stavano insieme da circa quattro mesi, ma a causa del suo lavoro da manager non si vedevano quasi mai. Ogni sera ero costretta a sentire le loro discussioni bipolari al telefono. La prima mezz'ora la passavano a dirsi cose sdolcinate, poi passavano quasi tutto il resto della telefonata a gridare e Katie gli rinfacciava come per colpa sua stava perdendo il suo tempo e cose del genere, infine l'ultima parte della telefonata ritornava come l'iniziale, con il solito amore sdolcinato.
"Alle cinque vengono Maia e Phoebe a darci il cambio, dopo andiamo a prendere qualcosa in caffetteria?" mi propose Katie.
"Okay, possiamo andare alla caffetteria dove mi ha portato mio fratello ieri?" le chiesi.
"Si certo, andiamo dove vuoi! Però dopo mi spiegherai meglio quel fatto del tizio mascherato tesoro." rise e io dopo poco la seguii annuendo.
Pov's Zayn
Oggi avevo sostenuto un esame molto impegnativo di storia dell'arte, infatti ero a dir poco sfinito. Stamattina avevo preso circa quattro caffè per essere del tutto sveglio. Ieri notte dopo esser tornato dal lavoro mi misi a studiare, cosa che mi venne difficilissima perché ripensavo sempre al sapore delle labbra sottili di quella ragazza. Fatto sta che me la dovevo togliere dalla testa perché avevo ancora un intero pomeriggio di lavoro in caffetteria.
Pov's Rossana
"Carino questo posto! Hai detto che ci sei venuta con Liam, giusto?" chiese Katie.
"Si, siamo venuti ieri." risposi.
"Chiamo il cameriere"
Annuii.
"Scusi!" gridò Katie verso il cameriere .
"Ditemi ragazze, cosa vi posso port..." ad un certo punto il cameriere si bloccò.
Distolsi lo sguardo dal menù e lo guardai per capire il perché si fosse bloccato così di colpo.
"C'è qualcosa che non va'?" gli domandò Katie.
"Zayn?" non sapevo nemmeno perché ricordavo il suo nome.
"Vi conoscete?" chiese Katie sconvolta.
"Si, cioè no... non proprio!" balbettò come al solito lui.
"In un certo senso. Ieri ci siamo conosciuti mentre serviva me e Liam." presi in mano la situazione e cercai di spiegare la cosa alla mia migliore amica.
"Okay," ancora ci guardava stranita "comunque io vorrei una cioccolata calda e una fetta di torta al cocco."
Come al solito Katie prese delle cose ipercaloriche, quanto la invidiavo. Nonostante lei mangiasse un sacco di dolci non ingrassava mai, fortunata lei ad essere nata con questa costituzione.
"Io invece prendo un the verde e i biscotti all'avena." sorrisi e porsi i menù a Zayn.
"Okay, arrivano subito. Eh scusami ancora..." disse indicandomi.
Lo guardai sconvolta, forse voleva che gli dicessi il mio nome.
"Rossana"
"Oh Rossana... Comunque scusami ancora Rossana, di solito non faccio queste brutte figure tutte in una volta." disse mortificato, a me sembrava così tenero.
Dopodiché si dileguò.
"Secondo me gli piaci!" disse Katie facendo l'occhiolino.
"Ma a chi?" ero un po' sopra pensiero quindi non capii di chi stesse parlando.
"A quel ragazzo. Come si chiamava Zac..Zan..."
Appena sentii quel nome mi irrigidii e dei brividi mi percossero la schiena, dopodiché udii il suono di alcune tazzine rompersi.
Pov's Zayn
Zac. Zac. Zac.
Appena sentii quel nome non capii più niente, mi bloccai e feci cadere il vassoio per terra.
"Tutto bene?" mi venne incontro Jamie.
"Si... anzi no, ti dispiace se per oggi me ne vado? Credo di non sentirmi tanto bene!" le chiesi agitandomi.
"Okay, tranquillo vai!"
La ringraziai, dopo chiamai subito Harry e mi feci venire a prendere.
Angolo autrice numero cinque✌️
Dovevo pubblicare questo capitolo domenica ma per il troppo studio non ho potuto. Finalmente mi sono tolta tutte le interrogazioni e tutti i compiti del primo quadrimestre, ora speriamo che la pagella sarà soddisfacente.
Comunque parliamo un po' del capitolo. Allora per la prima volta ho usato due punti di vista diversi dei personaggi, spero solo che non vi è risultata confusionaria la cosa. Abbiamo scoperto anche qualcosa in più sulla nostra Rossana, abbiamo conosciuto anche la sua migliore amica. Personalmente immagino Katie come l'attrice Amy Adams. Per scrivere questo capitolo mi sono ispirata alla canzone Round and Round degli Imagine Dragons, ho usato anche la prima strofa come introduzione del capitolo. Mi piacerebbe ricevere qualche commento o consiglio per sapere se la mia storia vi interessa realmente.
A presto,
moonshjne.
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Chicago
FanfictionZayn Malik un ventiquattrenne che studia arte moderna all'università di Chicago. Per pagarsi gli studi fa due lavori: la mattina è un semplice cameriere, la sera diventa l'oggetto di divertimento di molte donne adulte. Questo tipo di lavoro lo porte...