7 capitolo
I love to be the underdog, that sounds like my luck.
Pov's Rossana
Il tragitto per andare a casa di Zayn fu abbastanza silenzioso e imbarazzante, d'altronde per quello che intuivo, lui non era un ragazzo molto loquace. Forse era meglio che non accettavo l'invito, non lo conoscevo nemmeno così tanto. Di lui sapevo solo il nome e che lavorava in una caffetteria. Però dalla prima volta che lo vidi mi incuriosì molto come persona, non solo dal punto di vista esteriore, perché era innegabile, Zayn era un bellissimo ragazzo; ma bensì i suoi modi di fare, il modo in cui aggrottava le sopracciglia quando scriveva l'ordinazione sul blocchetto, il modo in cui teneva il vassoio con cura per far si che non cadesse, il modo in cui si passò una mano fra i suoi capelli, con fare imbarazzato, quando mio fratello gli disse di non guardarmi. I capelli di Zayn mi ricordavano tanto quelli di una persona, Zac. I due non avevano niente in comune, soltanto la prima lettera del loro nome. Se Zayn era un ragazzo impacciato, premuroso e dolce, Zac era tutto l'opposto, spigliato, arrogante ma fottutamente sexy. Quel bacio con Zac, non potevo negarlo, è stato molto bello ma altrettanto sbagliato. Non potevo infatuarmi di un ragazzo con una maschera che si faceva chiamare Zac, che in realtà, non era neanche il suo vero nome. Però c'era qualcosa in lui che mi spingeva a ritornare in quel motel e magari iniziare qualcosa che già desideravo dal primo nostro incontro.
"Siamo arrivati!" disse Zayn interrompendo le mie strane riflessioni.
Avevo pensato così tanto che non mi ero accorta neanche di aver preso la metropolitana e che in questo momento stavo davanti la porta di casa di Zayn.
Pov's Zayn
Per tutto il tragitto Rossana mi è parsa assente, volevo cercare di iniziare un discorso però avevo paura di essere troppo invadente.
"Siamo arrivati!" le dissi mentre mettevo la chiave nella serratura per aprire la porta.
Appena entrammo vidi tutti e cinque i miei amici seduti sul divano immersi in un'interessante conversazione che però interuppero vedendo me e la mia ospite.
"Zayn, amico non mi avedi detto di frequentare qualcuno!" esclamò Harry con la sua solita nonchalance.
"Harry!" lo ripresero Maia e Jamie, mentre Niall e Carson ridevano alla battuta del riccio.
Ecco forse era meglio se non la portavo a casa, dovevo considerare che come coinquilino avevo Harry Styles.
"Per la cronaca, fra me e Zayn non c'è assolutamente niente, comunque io sono Rossana." disse lei, capendo sicuramente il mio imbarazzo.
"Io sono Maia"
"Piacere Niall"
"Il mio nome è Jamie e questo è il fidanzato Carson"
"Harry" disse lui sempliciemente.
"Ragazzi, penso proprio che ci possiamo accomadare a tavola" gridò Maia, dai suoi occhi potevo capire che era molto soddisfatta di ciò che aveva cucinato.
Il brunch passò fantasticamente fra risa e chiacchere. Rossana raccontò un po' della sua vita e dei suoi studi, inizialmente era rimasta un po' impressionata che l'età di tutti noi era compresa fra i ventidue e i ventiquattro anni, però come disse lei alcune volte è bello passare del tempo con gente giovane e fresca.
Mentre parlavamo delle rispettive università che frequentavamo e i rispettivi lavori che facevamo, Rossana fu stupita dal fatto di sapere che Harry non facesse niente.
"Quindi Harry mi stai dicendo che non studi o lavori? Si vede che non hai preso niente da tua cugina Maia!" scherzò lei.
"Tu lo stai dicendo bionda." ammicò lui "Io faccio divertire la gente" continuò, non lasciando intendere di quale tipo di divertimento parlasse.
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Chicago
FanfictionZayn Malik un ventiquattrenne che studia arte moderna all'università di Chicago. Per pagarsi gli studi fa due lavori: la mattina è un semplice cameriere, la sera diventa l'oggetto di divertimento di molte donne adulte. Questo tipo di lavoro lo porte...