6 capitolo
Il destino spesso lo si incontra proprio sulla strada presa per evitarlo.
A svegliarmi quella mattina fu l'odore invitante proveniente dalla cucina, non ci misi tanto a pensare che Maia stava preparando il solito brunch della domenica.
Controllai la sveglia, erano le 9.30, meno male che oggi non avrei fatto nessun tipo di lavoro.Decisi di alzarmi dal letto e dopo mi diressi subito in bagno per fare una doccia. Finito di fare la doccia avvolsi la parte inferiore del mio corpo con una morbida asciugamano bianca, rimanendo con il petto scoperto, dopodiché andai in cucina.
"Buongiorno Maia!" la salutai e le diedi un bacio sulla guancia.
"Buongiorno Zayn!" arrossì e ricambiò il mio saluto.
"C'è del caffè pronto?" le chiesi.
"Oh si certo, aspetta che te ne verso un po' in una tazza." mi rispose con la sua solita gentilezza.
"Grazie." ricambiai il sorriso "Quel coglione di tuo cugino ancora dorme, vero?"
"Lo sai com'è fatto. Prima di mezzogiorno non si sveglierà mai!" disse lei ridendo e alzando gli occhi al cielo.
"Vado a prepararmi, tra un po' esco per andare a fare un giro. Il brunch sarà pronto sempre per il solito orario?"
"Certo,che domande! Ti informo che ho invitato anche Niall,Carson e Jamie !"
"Magnifico! È da tanto tempo che non passiamo del tempo tutti insieme."
Dissi ciò, ricordando i vecchi tempi, quando ancora non facevo quel lavoro notturno e avevo più tempo per uscire il venerdì con i miei amici.Uscito di casa mi diressi verso la metropolitana per raggiungere il centro di Chicago.
Di solito la domenica quando stavo a Bradford la passavo a casa di mia zia con i miei cugini. Da tre anni a questa parte non ho visto più nessuno della mia famiglia, tranne mia sorella e mia madre che sono venute a farmi visita l'anno scorso per il mio compleanno. Stare lontano dalla propria famiglia è dura, però dovevo proprio andare via da quella città. A Bradford non c'era futuro, soprattutto nel quartiere degradato dove vivevo io. Mi sono sempre sentito bloccato là, perché non potevo seguire la mia passione più grande, l'arte.
L'arte è l'unica cosa che abbia mai amato, ma quella che amo io è molto diversa dalla classica. Amo l'arte di strada, quella che vedevo fare ai giovani teppistelli del mio quartiere sui muri della scuola, per andare contro le regole. Molte persone non definiscono questo tipo di arte come tale, ma semplicemente come un modo di andare contro le regole e rovinare dei beni pubblici. In fin dei conti non hanno tutti torti, però dicono ciò perché non capiscono il vero senso delle figure astratte e delle scritte colorate che si raffigurano. I graffiti sono un modo diverso per esprimersi, senza fare uso di parole ma solo di bombolette colorate e molta fantasia.
Camminando mi ritrovai davanti una libreria molto carina. Aveva un'insegna colorata con su scritto "Love,Tea,Book", un nome un po' strano per i miei gusti. Fu così strano che decisi di entrate e magari cercare qualche fumetto interessante.
Quando vi entrai non vidi nessuno dietro il bancone dove era posizionata la cassa.
"Scusate, c'è qualcuno?" gridai.
"Un attimo!" mi risposero due voci provenienti dal retrobottega.
Pov's Rossana
"Come sarebbe a dire che devi andare?" chiesi alla mia migliore amica.
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Chicago
FanfictionZayn Malik un ventiquattrenne che studia arte moderna all'università di Chicago. Per pagarsi gli studi fa due lavori: la mattina è un semplice cameriere, la sera diventa l'oggetto di divertimento di molte donne adulte. Questo tipo di lavoro lo porte...