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Jane
Mi svegliai su un comodo letto, non avevo idea di quanto avessi dormito e di dove mi trovavo.
Feci per alzarmi ma un qualcosa Tipo una piovra caldissima mi attirò a sé stringendomi.
Wow! Sono cosí calde le piovre?
All'improvviso sento qualcosa che si appoggia sul mio seno destro e sentii russare, esattamente russare!
Guardai verso il mio seno e notai un braccio tatuato con una data incisa 06 Gennaio mancava l'anno, poi notai un altro tatuaggio, un po sbiadito ma comunque curato e visibile a occhio nudo, il tatuaggio era "M+J=❤"
Sembrava una scritta che si faceva quando eravamo piccoli per indicare una persona con cui stai insieme, io per esempio scrivevo "Jane+Michael=❤" ovunque potessi oppure una J e una M...o mio Dio!
Non era una piovra, era Michael!
Ma, cosa ci facevo io li e come ci ero finita?
Ah gia, l'ho fatto per salvare mio padre e i miei fratelli.
<<Buongiorno piccolina>> sentii dire alle mie spalle.
La sua voce un tempo da ragazzino è diventata una voce da uomo, roca e seducente.
<< Non toccarmi Michael!>>
Lui rise, aveva una bella risata lo devo ammettere.
Mi prese e mi girò a pancia in su e lui si mise sopra di me tenendomi i polsi in alto con le sue mani.
Mi guardò negli occhi e io mi ci persi come quando ero una ragazzina.
<<Io ti tocco quando mi pare, dove voglio e sopprattutto come voglio. Sabato ci sposeremo e tu sarai mia per sempre, ti ho gia marchiato tempo fa amore caro e so che oltre me non hai mai avuto nessuno e va benissimo cosí. Avrei ucciso chiunque ti avesse solo sfiorata.>> Disse guardandomi negli occhi.
<<Tu non mi tocchi hai capito!? Io non sarò mai tua ficcatelo in testa>> risposi io.
Mi guardò con un espressione seria per dopo chinarsi fino al mio collo per poi baciarlo. I brividi si espansero in tutto il mio corpo e una sensazione che non sentivo da anni si fece spazio in me.
<<Ti ricordi quando ci siamo conosciuti la prima volta e ci siamo guardati negli occhi? Ecco, eri gia mia.>> Mi baciò la mascella.
Ricordo come ci siamo conosciuti
Quel giorno pioveva, vi era un forte vento r io ero arrivata da due settimane. Stavo cercando di finire il percorso in 40secondi, faceva freddo ed ero sudata a morte, era il 6 gennaio e le temperature erano a -8 e io ero fuori con short un top, scaldamuscoli e a piedi nudi. All'improvviso sentii afferrarmi per la vita, mi fermai e girandomi vidi due pozze verdi di un ragazzo bellissimo, aveva 8 anni, lo sapevo perchè faceva allenamento con loro. Mi persi dentro a quel castello di giada, era cosí bello.
<<Vai dentro o ti prendi un malanno, principessa>> la sua voce era perfetta.
<<Oh, non posso...scusami em...>>
<<Michael, tu invece sei?>> Chiese
<<Jane, mi chiamo Jane...>>
Ero immersa nei miei pensieri quando
<<JANE!>> Urlò. Sobbalzai, mi ritrovai col vestito alzato fino a sotto i seni con lui che mi guardava furioso. Vidi la scottatura che Jonas mi aveva fatto quando lui se ne era andato, era per punirmi per aver fatto andare via lui, uno dei migliori.
<<Che cè?>> Chiesi
<<Chi ti ha fatto quella scottatura?>> Domandò con voce seria e ferma.
<<Jonas, quando tu te ne sei andato. Quindi sparisci subito!>> Urlai a mia volta.
Mi prese il mento delicatamente per poi attirarmi a se per baciarmi, oddio, le sue labbra erano cosí morbide e mi erano mancate tantissimo.
Stavo per ricambiare quando la porta si aprí e un uomo vestito di nero entrò, Mike si staccò e lo guardò.
<<È una bella puttana quella la, me la passi quando hai finito?>> Sorrise lui.
Ma come cazzo si permette?!?!?
Stavo per dirgliene quattro quando uno sparo mi fermò. Il corpo dell'uomo cadde a terra privo di vita, il foro del proiettile non si vedeva minimamente, sembrava dormisse.
<<Dimmi che non lo hai fatto sul serio, dimmi che era un sonnifero e basta>> dissi sconvolta. Non può averlo ucciso solo per come mi aveva chiamata.
<<Nessuno deve offenderti o guardarti, sei solo mia e basta.>> Sussurrò al mio orecchio.
<<Ora, dove si trova Jonas?>>
<<Io non lo so, non so dove si tro...>> Mi suonò il telefono e sfortunatamente era Jonas.
<<Bene bene, ora rispondo io amore>>
Prese il mio telefono e rispose mettendo il vivavoce
-pronto Jane?
-ohhh, Jonas come va?
-tu, Michael! Dove cazzo la porti?!?
-lontano da te e vicino a me. Problemi?
-si! Tu nin la devi toccare altrimenti la uccido
-prova ad avvicinarti a lei e sei morto, anzi no, sei gia morto. Addio.
Riataccò e guardandomi neglio occhi si avvicinò a me baciandomi la fronte e poi se ne andò chiudendomi dentro.
Cazzo!

Pov. Michael
La chiusi in camera e andai a prendere la colazione nella cucina del jet.
Era veramente bellissima, cazzo ed era mia.
<<Brutto stronzo! Apri questa cazzo di porta!>> La sentii urlare.
<<Vorrei aprirti io in un altra maniera>> dissi malizioso.
<<Non provarci brutto stronzo!>>
<<O micetta, mi ecciti di piú cosí! Comunque ora ti apro per fare colazione ma tu devi fare la brava okay?>> Dissi.
<<Okay, solo perchè ho fame!>> Replicò.
Ruotai gli occhi al cielo, non era cambiata la principessa.
Andai ad aprirla e la presi in un abbraccio, inalai piú profumo che potevo. Sapeva di vita, la mia.
<<Non annusarmi! Mi da fastidio! Anche Josh lo faceva>> disse col tono duro.
<<Beh non lo fará piú. Dove ti piacerebbe vivere amore tra Messico e America Meridionale?>> Domandai staccandomi.
<< In Inghilterra, a Londra ma sopprattutto a casa mia.>>
<< E Messico sia!>> Ridacchiai.
<<Cavernicolo.>>
<<Cosí mi offendi patatina, ma se devo essere sincero mi piace esserlo>>
<<E allora perchè ti offendi idiota?>> Sbuffò lei.
<< La smetti di offendere?>> Domandai irritato dandole i pancake.
<<Da quanto cucini?>> Domandò guardando con occhi splendenti la nutella che le mettevo davanti.
<<Da quando cercano di uccidermi>>
<<Perchè mi vuoi? Ce ne sono moltissime in giro per il mondo>>
<<Hai ragione ce ne sono a bizzeffe la fuori, ma..>> mi avvicinai al suo viso.
<<Ma?>> Chiese quando ero a un centimetro dalle sue labbra.
<<Non sono te>> detto questo la baciai.

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