Capitolo 9

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Martina's pov

Mi asciugai le lacrime, entrai in bagno e rimisi la biancheria, poi uscii. Vidi Charlie muoversi da un angolo all'altro della stanza alla ricerca dei vestiti, che raccattava in una palla e posava nella valigia. Io presi una maglietta, la piegai e la sistemai nella valigia, era una cosa che mi calmava, poi raccolsi tutto il coraggio che avevo in corpo e cercai di parlarle.

-"Come mai non lo sapevo?"

"Volevo usare fino all'ultimo secondo che mi rimaneva per cercare di 'avvicinarmi' a te.."-Perchè? Perchè è così dolce? Perchè me ne sono innamorata? Perchè se ne deve andare"-la mia vocina, come al solito mi faceva sentire ancora più confusa. Appena finì di raccattare roba mi avvicinai a lei.

-"Non lasciarmi..ti prego..ho bisogno di te.." stavo per piangere, feci uno sforzo, non dovevo e non potevo, l'avrei solo fatta stare male.

"Non dipende da me...io resterei qui con gli altri e con te..volevo dirtelo ieri al mare, ma poi...sai cos'è successo e sai cosa provo per te..non sai quanto mi dispiace. A Natale sarò a Milano, possiamo rivederci, se ancora conterò qualcosa per te.." Sentii un dolore al petto, come se qualcosa si fosse rotto..scoppiai in lacrime, non potevo neanche pensare che non l'avrei vista per cinque mesi.

-"No..ti prego..no.." mi abbracciò.

"Scusa.." Sentiamo bussare alla porta, ancora una volta veniamo interrotte.

"CHARLIE, SEI PRONTA?"

"SI, ARRIVO SUBITO" Volevo accompagnarla anch'io.

-"Posso venire?"

"Va bene, tieni, metti questi, veloce" mi diede una sua maglietta e un paio di pantaloni, li infilai più velocemente possibile, presi la borsa, lei la valigia e uscimmo. Per ogni passo in più che facevamo realizzavo cosa stesse per succedere.

"Veloci, il volo è tra 20 minuti!" iniziammo a correre verso la macchina, entrammo e Alice partì. Passai tutto il viaggio a guardare Charlie e i suoi occhi lucidi.

Appeni arrivati all'aeroporto la aiuto a scaricare le valigie e avanziamo verso l'edificio. Non ero per niente pronta ad affrontare tutte quelle emozioni nello stesso momento, ma la accompagnai dentro.

Dopo dieci minuti la reseption annuncia il suo volo, il mio cuore inizia a battere come la batteria di un batterista impazzito.

"Bene..allora..allora io..vado.." Mi abbraccia. Il mio pianto non fa a meno di risuonare nelle sue orecchie ancora una volta. Non avevo neanche la forza di stringerla, mi limitai a posare le mani sulla sua schiena. Quel contatto questa volta fece male, molto, come se mi stesse scottando la pelle.

"Il volo 105 è in partenza" Le lacrime scendevano come fossero gocce di una cascata. Mi lasciò e inizio ad andare. Io corsi verso di lei e la baciai, poi Alice mi tirò. Charlie corse verso la coda, senza voltarsi. Io mi accovacciai a terra e mi chiusi nelle mie braccia.

Charlie's pov

Mi rivestii in fretta e furia e iniziai a raccattare tutti i miei vestiti posandoli nella valigia. Intanto vidi Marty uscire dal bagno con addosso solo la biancheria. Si avvicinò al letto, dov'era posata la valigia e inizio a piegare tutti i miei vestiti.

"Come mai non lo sapevo?"

-"Volevo usare fino all'ultimo secondo che mi rimaneva per cercare di 'avvicinarmi' a te.."

-"Non lasciarmi..ti prego..ho bisogno di te.."

-"Non dipende da me...io resterei qui con gli altri e con te..volevo dirtelo ieri al mare, ma poi...sai cos'è successo e sai cosa provo per te..non sai quanto mi dispiace. A Natale sarò a Milano, possiamo rivederci, se ancora conterò qualcosa per te.."Non sapevo cosa dirle, cosa fare..

"No..ti prego..no.." scoppiò in lacrime. Il 'crack' del mio cuore fermò per un attimo il tempo. Si poteva sentire il nostro dolore galleggiare in aria. Mi sentivo uno schifo. Odiavo vederla così.

"CHARLIE, SEI PRONTA?"

-"SI, ARRIVO SUBITO" Quanto può essere inopportuna a volte Alice?

"Posso venire?"

-"Va bene, tieni, metti questi, veloce" le diedi i miei vestiti, prendemmo le valige e uscimmo.

Camminavamo a passo spedito e mi sentivo sempre più lontana da lei. In macchina non disse una parola. Cercai di non piangere ma sembrava essere un'impresa impossibile.

Arrivate Marty mi aiutò a scaricare le valigie e mi accompagnò dentro. L'attesa era straziante.

Appena la reception nominò il mio volo il cuore mi si fermò. Presi un respiro e la salutai.

-"Bene..allora..allora io..vado.." Non facemmo a meno di piangere, ma cercai di essere forte, la abbracciai. Quel contatto fu quasi nocivo, come se mi stessero iniettando del veleno nelle vene. Avrei voluto rimanere là, ma al secondo avviso la lasciai e camminai verso la coda. Lei mi rincorre e mi bacia. Cavolo se in quel momento sarei voluta restare, ma Alice la tira via e io corro verso quell'aereo..


Kemoon - Two Halves Join TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora