Chirone rimase spiazzato dalla sparizione di Mercurio e si pentì subito di averlo baciato.Osservò il suo campo di cipolle, ma i suoi amati ortaggi non gli fecero passare la malinconia che sentiva nel proprio cuore.
Quando l'alba spuntò, il giorno dopo, il centauro era ancora seduto nella stessa posizione della sera prima, senza aver chiuso occhio per tutta la notte.
Così lo trovò Louis, nel momento in cui comparve nella sua casa per parlare con lui.
Si sedette accanto a lui e disse:
" Mi dispiace per Mercurio, so quanto siete amici e mi dispiace anche per non averlo mai saputo trattare come un fratello "
" Ti è mai capitato, amico mio, di sentirti strano, di sentirti come se le tue certezze non avessero più un senso ?" chiese Chirone di punto in bianco.
Louis corrugò la fronte e rispose:
" Mi sono sentito così nel momento in cui ho capito di essermi innamorato di Harry, cosa nuova per me, dato che, prima di lui, non avevo mai amato nessuno "
Il centauro annuì e borbottò tra sè:
" Io mi sento così, senza più certezze. Non so nemmeno più chi sono, cosa voglio, se nella pasta all' amatriciana ci vada la pancetta o il guanciale..."
Il dio della guerra strabuzzò gli occhi, non riuscendo a cogliere il significato dell'ultima affermazione di Chirone, ma rendendosi conto che il centauro era stato scosso da qualcosa che l'aveva colpito profondamente.
Louis rimase ancora un po' con Chirone, poi, però, capì che il suo amico non aveva voglia di parlare, così si alzò e si congedò da lui.
Il centauro rimase seduto nella stessa posizione per tutto il giorno, senza fare nulla e senza mettere nulla sotto i denti.
Alla fine ebbe un'illuminazione, si alzò di scatto e sparì in una nuvola di fumo.
Passò un po' di tempo da Macaone e, quando il medico degli dei ebbe risolto il problema del centauro, quest'ultimo scomparve nuovamente.
Si sedette nel prato davanti alla casa di Mercurio e attese che il dio si facesse vedere.
Passarono diverse ore, ma alla fine quello che era una volta il messaggero degli dei, uscì dalla propria casa a prendere una boccata d'aria.
Si fermò sulla soglia, quando vide Chirone seduto in mezzo al prato con un sorriso smagliante e un mazzo di cipolle in mano.
Si avvicinò a lui e chiese:
" I tuoi denti, cosa hai fatto?"
" Me li sono fatti sistemare da Macaone...così magari ti piaccio un po' e non scappi più " rispose incerto Chirone.
Mercurio sorrise con le lacrime agli occhi e, senza pensarci due volte, gettò le braccia al collo del centauro e si fece baciare.
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Mercurio ( Saga di Cupido libro 16)
FanfictionUn concilio degli dei convocato da Giove, nuovi incarichi, una grande delusione e la nascita di un grande amore e di una nuova vita. Questa storia non è di dominio pubblico