11. La saggezza dei piccoli

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Giove e Giunone si guardarono negli occhi per lunghi istanti, finché il padre degli dei non prese la parola.

" A volte non mi capacito di come Louis sia cambiato in questi anni "

" Harry l'ha cambiato " sussurrò Giunone " l'ha reso umano, se così si può dire "

Giove osservò il suo trono dorato e vide accanto ad esso il copricapo, i sandali e il bastone di Mercurio.

" Non ha torto, Giunone, io non ho mai amato Mercurio " disse con serietà.

" Lo so, come so benissimo di essere stata un mostro con quel povero bambino. Quando è arrivato sull'Olimpo cercava solo di farsi prendere in braccio da me e io sono stata solo capace di mandarlo via.
Ho fatto tante prediche a Louis quando Harry aspettava Cupido, ma io mi sono comportata cento volte peggio.
Mercurio non aveva nessuna colpa..." sussurrò Giunone.

Giove annuì e, stava per parlare, quando vide entrare nella sala del trono Cupido, Iris e Pan.

I due demoni e il piccolo satiro  si tenevano per mano e procedevano con la loro tipica andatura trotterellante seguiti da Larry.

Si fermarono davanti a Giove e a Giunone e li guardarono senza sorridere.

" Me io credere che voi essere buoni, me io no sapere che voi no avere dato amore a Mircurio " disse serio Cupido.

" Mircurio essere dolce e buono e fare sempre ridere noi e avere bisogno solo di qualcuno che dare lui amore " aggiunse Iris.

" Papà Louis volere bene a me io anche se no essere figlio di lui perché suo cuore buono e capace di amare "

" E tutti i dui papà di me io " aggiunse Iris " volere bene a me io anche se no essere bimbina di loro e venire da pilude e anche fratelli volere bene anche se io no essere sorella di loro "

" Io sono metà uomo e metà capra, ma i miei genitori non mi hanno respinto quando mi hanno trovato, anzi mi vogliono bene come fossi loro figlio " esclamò Pan.

" Voi no avere cuore buono, nonni di me io " disse Cupido " Mircurio bimbino volere solo essere amato e Mircurio idulto volere la stessa cosa, nulla di più "

Detto questo, i tre bambini si voltarono e uscirono.

Giunone e Giove rimasero senza parole di fronte a quanto Cupido, Iris e Pan avevano detto loro.

Si guardarono in viso e si resero conto, davvero, di quanto crudeli fossero stati con Mercurio.

Giove sospirò, non solo non aveva mai voluto bene a quel suo figlio non desiderato, ma l'aveva sottoposto alla più grande umiliazione per un dio, quella di perdere i propri poteri.

Mercurio ( Saga di Cupido libro 16)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora