13. Un buon padre

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La sera del giorno dopo il giardino della casa di Harry e Louis era addobbato per le grandi occasioni.

La tavola era imbandita e palloncini colorati erano appesi ai rami degli alberi.

Gli ospiti erano tutti presenti...Aurelio, Anna, Fobos e Deimos con le loro famiglie, Armonia, Macaone e Dafne e perfino Ade, oltre, ovviamente, a Harry, Louis e a tutti i loro figli.

Mercurio e Chirone, non appena giunsero, ricevettero le congratulazioni da parte di tutti, ma al dio non sfuggì il fatto che mancavano Giove e Giunone.

La cena si svolse in un clima di allegria e di serenità, anche se tutti notarono gli occhi di Mercurio, sempre velati da una sottile malinconia.

Gli invitati stavano mangiando il dolce, quando, improvvisamente, apparvero in una nuvola di fumo Giove e Giunone.

Nessuno li salutò con particolare calore, ad eccezione di Harry, che cercò comunque di comportarsi come un perfetto padrone di casa.

Giove, però, non accettò l'invito a sedersi che gli venne rivolto, ma si avvicinò a Mercurio, allungò una mano sopra di lui e il dio si ritrovò addosso tutti gli ornamenti del suo potere.

Il messaggero degli dei toccò incredulo il copricapo che aveva in testa, si guardò i sandali alati e strinse il suo bastone, il caduceo.

" Scusami " disse Giove " scusami non solo per averti umiliato davanti a tutti, ma scusami soprattutto per non essere stato un padre per te e per non averti mai voluto bene. Ti ho tolto i poteri, non perché tu svolgessi i tuoi incarichi in modo peggiore rispetto ad altri, ma semplicemente per cattiveria, perché non ho un cuore buono.
Dovrei amare tutti i miei figli allo stesso modo, questo dovrebbe fare un buon padre "

" Non si può volere bene a comando, non fa niente, non preoccuparti, io sto bene " sussurrò Mercurio, chinando il volto a terra.

Il padre degli dei scosse la testa, allungò una mano e gli sollevò il mento con due dita.

" Ogni padre dovrebbe amare i propri figli, chi non lo fa sbaglia e io ho sbagliato.
Non so se riuscirai mai a perdonarmi, ma, se riuscirai a farlo, sappi che proverò a rimediare al male che ti ho fatto "

Mercurio sorrise, si alzò, guardò il padre e  lo abbracciò.

Giove rimase fermo per alcuni istanti, poi, però, sorrise a sua volta e strinse a sè il figlio sotto gli occhi commossi di tutti i presenti.

Louis si sentì felice anche se, con la coda dell'occhio, aveva notato che sua madre Giunone aveva un'espressione seria e priva di commozione.

Mercurio ( Saga di Cupido libro 16)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora