Il pranzo si svolse in un clima di allegria e anche Mercurio sembrò dimenticare i suoi problemi in compagnia di Harry, Louis e i piccoli demoni.Nel tardo pomeriggio gli ospiti tornarono a casa e il dio e il centauro rimasero soli.
Chirone si avvicinò a Mercurio e gli accarezzò dolcemente i capelli.
" Mi hai baciato perché ti faccio pena?" chiese il dio.
" No " rispose accalorato il centauro " ti ho baciato perché volevo farlo e, se devo essere sincero, lo volevo fare da un po'.
Mi sei sempre piaciuto, solo che non avevo il coraggio di dirtelo...tu sei così bello, mentre io sono solo un cavallo a metà "" Non è vero " esclamò Mercurio, alzandosi sulle punte dei piedi per abbracciarlo " tu sei bellissimo e il tuo carattere è fantastico e in grado di far sorridere chiunque "
Chirone lo prese in braccio senza alcuna difficoltà e lo fece sedere sul tavolo.
" Sei più bello dell'asso di cuori in una partita a briscola, lo sai ?" disse emozionato.
Mercurio divenne rosso sulle guance e si gettò sulle labbra del centauro coinvolgendolo in un bacio dolce e appassionato.
Lentamente il clima si surriscaldò e Chirone infilò le mani sotto la tunica del dio accarezzando tutto il suo corpo.
Mercurio si privò velocemente della veste e attirò il compagno più vicino a sè, toccandogli i muscoli del petto e delle braccia e graffiandoli con le unghie corte delle mani.
Chirone avvolse poi con la bocca il membro del dio e cominciò a succhiarlo, suscitando gemiti e ansimi nel ragazzo sdraiato sul tavolo.
" Ti voglio....ti voglio....dentro..." sussurrò quest'ultimo.
Il centauro si staccò e lo guardò con occhi tristi, dicendo:
" Ti farei male, piccolo, anche non volendolo...io...insomma..lì sotto sono piuttosto grosso "
Il dio scosse la testa, si mise seduto, cinse con le mani il volto di Chirone e sussurrò :
" Tu non mi farai male e io ti voglio...."
Il centauro allora annuì, fece scendere il compagno dal tavolo e lo fece piegare sulla sua superficie.
Non avendo nulla sottomano per prepararlo, si inginocchiò e, senza alcuna vergogna, cominciò a leccargli l'apertura, cercando di allargarla il più possibile.
Quando reputò che Mercurio fosse pronto salì con le zampe superiori sul tavolo e con la massima delicatezza possibile lo penetrò.
Il dio sentì un male terribile, ma lo sopportò con coraggio, anche perché si accorse subito che quello che si diceva dei centauri era vero...erano amanti eccezionali.
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Mercurio ( Saga di Cupido libro 16)
FanfictionUn concilio degli dei convocato da Giove, nuovi incarichi, una grande delusione e la nascita di un grande amore e di una nuova vita. Questa storia non è di dominio pubblico