"Non hai freddo?"
Hitori sorrise. Se le avessero chiesto di scegliere la cosa più carina che caratterizzava Hajime, avrebbe risposto 'la sua iper-protettività'. Era sempre protettivo nei suoi confronti. Aveva paura che lei si facesse male, odiava vederla piangere e cercava di sostenerla in ogni occasione. Faceva parte del suo carattere ed Hitori la trovava una cosa davvero tenera.
Erano minuti, no, forse ore che lei stava lì, sotto la pioggia, che teneva quell'ombrello azzurro stretto tra le mani e che osservava le gocce scendere rapide e schiantarsi contro l'asfalto. La rilassava. Era bello sentire la pioggia sfiorare le vetrine dei negozi, provocando un rumore secco.
"No, stai tranquillo" lo tranquillizzò la ragazza, girandosi appena verso di lui.
"Non capisco come mai tu sia uscita con questa pioggia" borbottò Hajime, sull'orlo di una crisi di nervi per tutte le preoccupazioni che gli dava Hitori. "Sarebbe stato meglio restare a casa, non credi?"
La ragazza scosse la testa, mettendo la mano libera sul fianco. Hajime non capiva quanto lei amasse la pioggia e, se lo aveva capito, semplicemente non voleva accettarlo.
"Mi piace la pioggia" affermò semplicemente Hitori.
"Non capisco come faccia a piacerti. Io proprio non ti capisco"
"E io non capisco come faccia a non piacerti. Sul serio, come fa a non piacerti l'odore della pioggia, il suo rumore, o semplicemente la pioggia in generale?"
Hajime la guardò col broncio, poggiato contro il muro. Anche a lui la pioggia piaceva, ma gli piaceva quando lui era in casa al caldo, a bere cioccolata calda con una coperta addosso.
"Spiegami perché ti piace tanto e magari ti lascerò in pace"
Hitori sorrise e chiuse l'ombrello azzurro sotto lo sguardo sorpreso e preoccupato dell'amico. A quel punto gli prese entrambe le mani, delicatamente, senza movimenti bruschi e appoggiò l'ombrello contro il muro.
"Smettila di ripararti e mettiti qui, dove la pioggia può colpirti. Ti farò vedere come è bella"
Hajime, in risposta, borbottò qualcosa sottovoce e strinse le mani di Hitori, senza accennare alcun sorriso. La ragazza iniziò a girare in tondo, trascinando anche il ragazzo nelle sue giravolte bizzarre, che per lei costituivano un ballo. A lei bastava quello; non servivano passi complicati o coreografie stupefacenti.
"Allora? Lo vedi che la pioggia non è così male?" chiese Hitori. "Non può impedirci di ballare. Anzi, ballare diventa anche più divertente, sotto la pioggia"
Hajime non rispose, preso anche lui da quelle giravolte, preso dal divertimento, preso dalla bellezza di Hitori mentre rideva come una bambina nel periodo di Natale.
"Allora?" chiese ancora una volta Hitori.
"Credo che tu abbia ragione"
"Come al solito, aggiungerei!" si atteggiò la ragazza, alzando leggermente la testa con fare superiore. Hajime rise.
"Posso fare una cosa che mi farà amare ancora di più la pioggia?"
Hitori inclinò la testa di lato, incuriosendosi sempre di più quando il ragazzo si avvicinò a lei.
"Scusami... è un po' un cliché" sussurrò il ragazzo, diminuendo un po' di più la distanza tra loro e facendo sfiorare i loro nasi.
"Sì..." Hitori sorrise. "È vero, i baci sotto la pioggia sono un cliché. Ma ti perdono"
Hajime sorrise e poggiò le sue labbra sopra quelle della ragazza, sentendo la pioggia schiantarsi contro il suo viso. Si staccò quasi subito dal bacio, ma non smise di osservare Hitori.
Forse la pioggia non era così male.
Writer's corner. ☔💧
Ok, fermi tutti. Lo so che il capitolo non è venuto molto bene. L'idea mi è venuta per strada, stava piovendo e quando sono tornata a casa sono stata dieci minuti a fissare il foglio perché non mi veniva nient'altro in mente da scrivere. Poi ieri sera, all'improvviso, mi è venuta un'idea ed ecco qui il capitolo.
Comunque... adoro l'Almiashipping. Ho già scritto un capitolo su questa coppia, ma è incompleto e probabilmente pieno di errori. Ok, non ho più niente da dire._justgaia.